mercoledì, 25 Dicembre 2024
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Sociale, a Palermo arriva la Rete Disabili Italiana

Finalmente anche a Palermo, tra ritardi ed impedimenti logistici, arriva la Rete Disabili Italiana. Inaugurata nei giorni scorsi la sede della quinta città d’Italia, quindi nel territorio di pertinenza di Palermo e provincia. Al timone della nuova realtà, fortemente voluta dal presidente nazionale Domenico Sommella e dalla responsabile regionale Sabina Scaravaggi, troviamo Gabriele Montera già presidente nazionale di unalottaxlavita onlus e impegnato nell’Isola per la difesa dei disabili ed il rispetto
dei loro diritti.

Un nuovo punto d’incontro per i disabili e le loro famiglie nonchè presidio di legalità dove incontrarsi, confrontarsi e crescere insieme.

La mission sarà quella di far progredire competenze, conoscenze ed esperienze in
tutte le dimensioni dell’evoluzione e del benessere a lungo termine. La valorizzazione della creatività del disabile come massimo fattore di crescita sociale, il miglioramento della qualità di vita dei singoli come auspicio di riuscita, il vedersi protagonista del proprio presente come finalità raggiungibile.

La rete disabili italiana anche a Palermo attiverà tutte le forme possibili di tutela del disabile per tramite di tutti gli istituti disciplinari previsti dalla vigente disposizione legislativa. All’ interno della rete, oltre al personale amministrativo, troviamo medici, infermieri, fisioterapisti ed Oss oltre ad un’ampia forza lavoro di assistenza e cura anche domiciliare con la possibilità per le fasce meno abbienti di trasporti in ambulanza o con macchina medicale.

Così, il neo nominato Montera, da subito all’opera: “ringrazio chi mi ha voluto, spero di essere all’altezza del compito affidatomi. Palermo meritava una sede della Rete Disabili Italiana essendo la quinta città d’Italia, e soprattutto per il suo tessuto sociale piuttosto difficile. Qui sono in tanti i disabili che necessitano di assistenza, sono tante le famiglie che non sanno cosa fare o dove rivolgersi per il riconoscimento di un
diritto negato. Tutti mai ascoltati dalle classe dirigenti sorde ed impreparate. Abbiamo deciso di ascoltare il loro grido silenzioso e di metterci a loro servizio in cerca di un futuro migliore. Siamo fortemente convinti che una nuova alba per i diversamente abili di Palermo e provincia sia ancora possibile”.

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