La Sicilia è sempre stata terra di conquista, dalle nostre parti sono passate,e qualcuno, se non tutti, vi hanno anche messo radici, diverse popolazioni: fenici, greci, romani, normanni, francesi, spagnoli, etc. etc.
Quindi di autoctoni, se ve ne erano, non ne sono rimasti, praticamente siamo l’impasto e/o l’amalgama di diversi dna.
Forse sarà per questo che noi isolani, in negativo, siamo incontentabili, irascibili e “incazzusi” (ovvero per i non siculi: arrabbiati), però di contro, in positivo, siamo accoglienti, tolleranti e babbi (ovvero, sempre per i non siculi: fessacchiotti).
Ma il difetto più grosso è quello di lamentarci sempre, di non essere mai contenti, in pratica non ci va bene quasi nulla.
Come mai, mi chiedo e vi chiedo?
Possibile che in questa terra meravigliosa non c’è una cosa che va bene?
Effettivamente di cose che non vanno bene ce ne sono tante, ma tante tante, assai direi, ma assai assai.
E dire che la Sicilia è una Regione a Statuto Speciale e quindi molte cose si potrebbero fare meglio e al meglio, ed invece niente o quasi. La classe politica che si è alternata nei vari governi regionali dal dopoguerra ad oggi, nel tempo si è dimostrata poco attenta, è stata attiva e solerte dello stipendificio ed in quello delle assunzioni allegre e ad iosa.
E’ anche una terra che respinge i propri figli, possibile mai che per trovare un lavoro degno di questo nome i nostri figli sono costretti ad emigrare?
Una volta emigravano i contadini, gli operai, ma adesso sono le cosiddette menti eccelse che sono costrette ad andare via, quindi c’è stato un cambio di classe.
Questa terra potrebbe dare molto, ma molto lavoro se sfruttasse al meglio le proprie potenzialità, il turismo e la cultura, ma niente, poca cosa si fa in merito.
E i siciliani che fanno? Si assuefanno, protestano, protestano, ma poi niente fanno di concreto, sono sempre alla ricerca della raccomandazione, anche nelle cose più piccole. I posti chiave spesso e volentieri sono occupati da figli, mogli, cognati e parenti stretti dei potenti di turno, loro sono una casta ben rodata.
Da qua il decadimento delle strutture, il fatto che non funziona nulla o quasi, tanto per fare un esempio: ospedali, uffici pubblici, viabilità, etc. Per non parlare delle continue emergenze: acqua , rifiuti, infrastrutture e servizi.
Possibile che non si è in grado di prevedere le emergenze e programmare per tempo affinché queste non si verifichino?
Evidentemente, visti i risultati, no!
Cosa augurarsi? Che venga l’ennesimo straniero a risolvere i problemi atavici di questa straordinaria ma martoriata e mortificata terra?
Si dice che quando Dio creò la terra, fece un’isola bellissima simile al paradiso, ma gli riuscì così bene che quasi quasi era venuta meglio dello stesso paradiso e quindi decise di metterci i siciliani, così pareggio i conti.
Dicerie certamente, ma chissà!
Quindi in conclusione, la Sicilia ed i siciliani sono irredimibili?
Credo assolutamente di no. I siciliani dovrebbero svegliarsi un pochino e darsi più da fare per migliorare le proprie condizioni, in primis per loro, poi per i propri figli e soprattutto per la loro terra.
Mettiamoci subito al lavoro e vediamo cosa succede, volere e potere.