In una Sala Gialla di Palazzo dei Normanni gremita per l’occasione dai rappresentanti di tutto lo sport di vertice siciliano, si è concluso ieri il primo di una serie di incontri-dibattiti organizzati dal consorzio Sicilia Sport al Vertice che hanno come interlocutore principale la Regione Siciliana.
L’attenzione si è focalizzata sulla necessità di aggregarsi da parte delle società sportive siciliane, nata dalle difficoltà che si stanno affrontando in questi ultimi anni, con particolare riferimento alla carenza di risorse economiche.
In Sicilia, più che in altre regioni, si soffre ad esempio la penuria di sponsor. In questo contesto si inserisce anche la carenza di risorse finanziarie da parte degli enti locali, che prima erano un punto di forza delle società isolane che facevano sport, soprattutto, di vertice.
Sicuramente, il momento di conclamata e perdurante crisi determina questa minore attenzione nei confronti dello sport. Il problema di fondo, però, resta la scarsità delle risorse. Sino qualche anno fa, la Regione interveniva a favore soprattutto dello sport di vertice con due leggi, la numero 18/86 e la numero 31/84, in maniera importante. Successivamente, complice la crisi, il finanziamento è stato circoscritto in maniera marginale alla legge n. 8/78 che consiste in un intervento diretto e gestito dalle Federazioni e che va a coprire esigenze minime che riguardano tutte le società iscritte, a prescindere dalla categoria.
Per le società di vertice invece si è passati, dai 3.511.906 euro del 2000/2001 erogati dalla legge 31/84 ai 180.000 euro destinati nel 2014/2015. Allo stesso modo, dai 2.866.974 euro del 2000/2001 si è scesi fino ai 270.000 euro per l’art. 4 della legge 18/86.
Scopo della giornata è stato il confronto costruttivo con i gruppi politici e con i funzionari regionali per sensibilizzare la classe dirigente rispetto alla necessità di intervenire in maniera sostanziale a sostegno dello sport di vertice, ossia di quelle realtà sportive che esplicano la propria attività sul territorio nazionale, diffondendo immagini positive della nostra isola.
A livello regionale, il Consorzio Sicilia Sport al Vertice ha chiestoche vengano ripristinati quei capitoli di bilancio che in passato hanno permesso alle società di vertice di crescere a livello nazionale e internazionale.
Considerando che l’attività di vertice è indispensabile per poter prevedere l’attività di base, rispetto alla quale è stimolo, il Consorzio Sicilia Sport al Vertice auspica un intervento congiunto da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute e quello al Turismo, in quanto è necessario sensibilizzare alla reale importanza dello sport come fattore di prevenzione per la salute e di incidenza sul PIL, che genera un indotto prevalentemente – ma non solo – in ambito turistico.
In Italia lo sport coinvolge 61.988 società/associazioni sportive per 4.350.130 atleti. Ricordiamo che la pratica costante di attività sportiva riduce del 25/30% la mortalità, salvando 22.000 vite ogni anno e, come effetto indiretto, contribuendo a beneficio del PIL con 32 miliardi di euro. Inoltre, un altro effetto si nota sul sistema sanitario, con una riduzione dei costi del 25% nel caso degli adulti, che arriva a punte del 50% negli over 60.
L’attuale livello di diffusione della pratica sportiva garantisce una riduzione della spesa pubblica di 1,5 miliardi di euro, tanto che l’incremento dell’1% della popolazione attiva nella pratica dello sport determinerebbe una riduzione della spesa sanitaria a livello nazionale di 80 miliardi di euro ed un incremento del PIL di 1,7 miliardi di euro.
Investendo sulle società sportive, dunque, il ritorno sarebbe anche legato al risparmio sul sistema sanitario.
Il Consorzio Sicilia Sport al Vertice si augura che, anche grazie agli incontri-dibattiti di cui quello di ieri è stato il primo, si possa arrivare presto ad un rifinanziamento delle leggi che esistono già, ma al momento giacciono non finanziate, al fine di ottenere anche un ritorno economico e non soltanto di immagine per la Sicilia.
Nel frattempo, secondo il Consorzio le strade da percorrere sono due: o rifinanziare o rinnovare totalmente le leggi 31/84 e 18/86.
In questo contesto, il dialogo con le istituzioni sarà sempre lo stesso, indipendentemente da chi sarà in futuro l’interlocutore politico.
Nello Russo, Presidente Consorzio Sicilia Sport al Vertice: “La buona riuscita di questo evento ritengo sia la giusta ricompensa per quanto di buono abbiamo fatto in questi anni per tentare di far ‘sopravvivere’ lo sport siciliano di vertice. In breve siamo diventati squadra, una squadra cosciente di stare nel giusto e quindi idonea a ‘pretendere’ che anche gli altri facciano la loro parte. Saremo vigili e attenti a che non ci siano ulteriori ‘distrazioni’ a danno dei nostri club. Siamo per la collaborazione attiva e, quindi, grati e riconoscenti nei confronti di quanti comprenderanno i nostri problemi e vorranno darci una mano.”
Giorgio Locanto, Vicepresidente Consorzio Sicilia Sport al Vertice: “Alla luce dell’intenso dibattito che si è consumato con le più varie opinioni da parte delle componenti fondamentali – realtà sportive di vertice e le diverse rappresentanze politiche regionali – il mondo politico ha scoperto finalmente le enormi difficoltà che attraversano le società sportive siciliane, manifestando l’intenzione di intervenire per colmare il gap creatosi in circa 10 anni di quasi totale assenza del sostegno finanziario regionale. In questo contesto il Consorzio Sicilia Sport al Vertice auspica una reale e fattiva collaborazione con i settori regionali preposti alla Sanità, al Turismo e allo Sport, che sono imprescindibili l’uno dall’altro.”
Sono intervenuti:
On. Alice Anselmo, Capogruppo PD all’Ars: “I dati che emergono sono inquietanti e dimostrano che lo sport non è stato preso in considerazione dalla politica negli ultimi 15 anni. Essendo al termine della legislatura, ben poco si potrà fare.”
On. Salvatore Cordaro, Vicepresidente Commissione Antimafia all’Ars – Capogruppo Grande Sud-PID Cantiere Popolare verso Forza Italia: “Lo Sport muove grandi numeri; ha una funzione sociale, ma anche economica. Per questo, deve diventare a tutti gli effetti uno dei punti cardine dell’agenda politica”.
On. Giancarlo Cancelleri, Deputato Regionale M5S: “L’ultimo bilancio è stato da poco chiuso e in questi ultimi mesi della legislatura non si può fare nulla. Coinvolgendo lo Stato, si può ragionare in ottica di continuità territoriale, attraverso un fondo apposito che possa dare respiro alle società sportive. Come deputati del Movimento, inoltre, ci siamo decurtati lo stipendio e abbiamo deciso di mettere a disposizione dello sport 30.000 euro, con l’istituzione di borse di studio da 500 euro l’una per l’acquisto delle attrezzature per gli atleti diversamente abili.”
Alessandro Aricò, coordinamento regionale Diventerà Bellissima: “Il Consorzio, che vive sulla propria pelle tutte le difficoltà di fare sport in Sicilia, potrebbe scrivere un programma politico da condividere con noi. Questo progetto si potrebbe basare su tre punti: l’inserimento delle società sportive nel fondo regionale per la sanità, sarebbe uno 0,05% che non porterebbe disequilibrio nel bilancio; il finanziamento con fondi stanziati e programmati ogni 3 anni, che porterebbero ad aumentare il PIL; il riconoscimento dell’insularità, come previsto per le isole dell’UE, che agevolerebbe le società impegnate in onerose trasferte.”
Giuseppe Gini, Assessore allo Sport del Comune di Palermo: “Partendo dallo sport di base si arriva al vertice. Per questo, abbiamo istituito un rapporto sempre più diretto tra scuola e sport. A Palermo, con la collaborazione del Consorzio Palermo Sport al Vertice e del CONI, consulenti indiretti dell’amministrazione, abbiamo ottenuto risultati importanti, come ad esempio l’organizzazione delle palestre scolastiche.”
Arch. Maria Concetta Antinoro, Responsabile Servizio di Sostegno alle Attività Sportive dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia: “Con il Patto per la Sicilia siamo riusciti ad ottenere 30 milioni di euro che ci permetteranno di finanziare a breve 31 interventi su altrettanti impianti sportivi dislocati in tutta la regione.”
Dott. Francesco Sucato, Caposervizio tecnico dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia: “Auspico una importante collaborazione tra Assessorati Regionali: al Turismo, alla Salute e al Territorio, che solo insieme possono sostenere al meglio lo sport.”
Cesare Lapiana, consulente del Sindaco di Palermo: “Il Comune di Palermo in questi ultimi anni ha sostenuto economicamente le società sportive di vertice. Inoltre, con la collaborazione tecnica del Consorzio, abbiamo ottenuto un miglioramento delle principali strutture cittadine”.
Sergio Parisi, Vicepresidente CONI Sicilia e Presidente FIN: “La legge 8/78 permette alle Federazioni di gestire la distribuzione dei fondi. La migliore, però, resta la 31/84 che dovrebbe essere rifinanziata.”
Avv. Ottaviano Gueli, Presidente Comitato Regionale Federazione Italiana Canoa: “Lo Sport è un parametro di civiltà dei popoli, come ha ricordato la pluricampionessa olimpionica Josefa Idem. Vi ricordo solo che in occasione dei Mondiali di Canoa-Polo, svoltisi a Siracusa, a fronte di un anticipo da parte degli organizzatori di un 1 milione di euro, la Regione è intervenuta con un sostegno finanziario di 8.00 euro. Pertanto, propongo di scrivere una nuova legge per un vero sostegno delle attività sportive”.
Gaspare Ganci, Presidente Polisportiva Nuoto Alba Sport Paralimpico: “Nonostante i contributi, tra cui quello arrivato attraverso le borse di studio del M5S dedicate ai diversamente abili, i Campionati restano onerosi e non riusciamo a coprire tutte le spese, malgrado l’aiuto delle famiglie.”
Dott. Antonio Lo tronto ex Presidente Comitato Regionale Federazione Italiana Pallavolo: “Negli ultimi 8 anni il 35% delle società e delle associazioni sportive siciliane sono state costrette a chiudere i battenti. È una situazione critica che può portare all’estinzione dello sport siciliano se non correremo ai ripari al più presto.”
Dott. Andrea Vitale, Vice Presidente Nazionale FederCanottaggio: “C’è tanta voglia di sport in Sicilia. Le Federazioni devono incidere nella politica per ottenere i migliori risultati e vigilare sulla buona amministrazione”.
Manfredi Leone, Consigliere Nazionale FIDAF: “Negli USA, l’indotto del turismo è pari a 600 miliardi di dollari, di cui 240 milioni arrivano dallo sport. Se il turismo in Italia vale 35 miliardi di euro, si evince quali sono i vantaggi che si possono ricavare da una sana politica di crescita sportiva”.
Dott. Ignazio Pipitone Spanò, Consigliere Nazionale FIV: “Le Federazioni Nazionali non organizzano molti eventi in Sicilia a causa degli eccessivi costi delle trasferte. Un’idea potrebbe essere quella di utilizzare le strutture di accoglienza delle forze armate, ma in ogni caso non dobbiamo lasciarci sfuggire queste occasioni per mostrarci ambasciatori dello sport di vertice”.
Salvo Mirabella, Presidente Come Ginestre Sport Paralimpico: “Lo sport paralimpico ha le stesse difficoltà, ma aumentate: dalla difficoltà nel coinvolgere le famiglie ai costi per le trasferte. Spesso capita di scontrarsi con molta burocrazia per pochi soldi e tirando le somme non ne vale la pena.”
On. Sergio Tancredi, Deputato M5S all’Ars: “Una via da seguire per avvicinare il mondo imprenditoriale a quello sportivo potrebbe essere una maggiore defiscalizzazione, sempre più trasparente.”
On. Angela Foti, Portavoce del M5S all’Ars: “Oggi paghiamo le conseguenze di un’errata utilizzazione delle leggi a favore dello sport.”