Chiude i battenti la prima edizione del Sicilia Jazz Festival, dopo una intensa settimana fitta di concerti con big nazionali ed internazionali, con giovani talenti dei Conservatori siciliani e con artisti residenti, registrando costantemente il tutto esaurito e grande consenso del pubblico presente sia al Jazz Village che al Teatro di Verdura. Il concerto conclusivo del Sicilia Jazz Festival vede protagonista un omaggio a Franco Battiato con alcuni elementi dell’Orchestra Jazz Siciliana e della Brass Youth Jazz Orchestra diretti dal Maestro Vito Giordano. Sul palco del Teatro di Verdura, domenica 19 settembre alle ore 21.30, anche diversi solisti chiamati ad esibirsi dal Brass Group per rendere un tribute al cantautore catanese. Nel programma saranno presenti alcuni dei brani più famosi di Battiato, dall’Era del Cinghiale Bianco, primo lavoro con la EMI italiana, a Voglio vederti danzare, al Centro di gravità permanente alla Canzone degli amanti ed ancora La Cura. Per questo concerto, tutte le canzoni sono state trattate musicalmente non solo dal punto di vista vocale, nelle versioni originali, ma anche in quelle strumentali per le caratteristiche vere ed accentuate dell’anima di Battiato, che è un’anima cantautoriale.
L’ideatore ed il direttore del progetto musicale, il Maestro Giordano ha rivisitato così i vari brani in una versione più orchestrale. Il pubblico avrà modo di ascoltare brani interpretati dalla chitarra acustica di Francesco Buzzurro, ospite illustre così come Pietro Adragna con la sua fisarmonica che suonerà il brano in chiave strumentale Voglio vederti danzare. Altri solisti della serata, i Sei Ottavi che si esibiranno con dei brani a cappella. E a completare il gruppo di artisti, anche Lucy Garsia che canterà Oceano di Silenzio e La Canzone dei vecchi amanti e Lello Analfino che invece interpreterà due brani rappresentativi della produzione musicale del cantautore catanese, Cuccurucucù e La Stagione dell’amore.
Nella scaletta, anche l’esibizione di Ernesto Marciante che canterà dei brani da solista, la Cura e Povera Patria. La performance mette in scena anche un coro che completa così l’organico costituito da alcuni elementi dell’OJS e della BYJO. Gli elementi del coro Laura Vassallo, Manfredi Messina, Antonella Schirò, sono allievi del dipartimento Jazz del Conservatorio di Palermo Alessandro Scarlatti e della Scuola di Musica del Brass. Una vera e propria novità per un concerto in chiave jazz è costituita dall’intervento di Salvo Piparo che con il brano U Cunto del cantante siciliano recente scomparso, si esibirà partendo dal testo originale per poi trasmigrare ed inventare un suo di Cunto. Il momento finale del concerto vede tutti gli artisti insieme sul palco interpretando la famosa canzone Centro di gravità permanente. Gli arrangiamenti sono stati tutti trattati dal Maestro Giordano trasponendoli ad una rivisitazione più jazz ed orchestrale piuttosto che pop-cantautoriale, mantenendo comunque il contenuto melodico ed armonico dei vari brani.
Info programma completo siciliajazzfestival@live.it, info biglietteria bluetickets.it.
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Si conclude anche oggi il Sicilia Jazz Festival anche per i concerti inseriti nel cartellone del Jazz Village, che ha registrato, nell’arco della settimana, notevoli consensi da parte del numero pubblico presente in tutti i siti storici dedicati. Anche per l’ultimo giorno, le performances sono tantissime e vedono protagonisti sia i giovani talenti dei Conservatori siciliani accompagnati dai loro Maestri che gli artisti residenti. La giornata di domenica 19 settembre prevede concerti in contemporanea a partire dalle 18.00 al Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, Real Teatro Santa Cecilia e Complesso Monumentale Santa Anna.
La giornata conclusiva, viene dedicata a Lelio Giannetto, l’artista compositore siciliano di recente scomparso. A lui è infatti omaggiato il concerto Ciao Lelio, che si svolgerà al Complesso Monumentale Sant’Anna alle ore 19.30 con l’Instant Composers Pool – Sicilian Improviser Orchestra, in collaborazione con Curva Minore.
L’ICP di Amsterdam costituisce quello che potremmo definire un’opera unica nel panorama della musica di oggi. È difficile inquadrare la sua opera dentro un genere musicale precostituito: probabilmente, a un primo ascolto, il riferimento principale potrebbe riferirsi all’ambito jazzistico, ma, a un ascolto più approfondito, ecco che ascoltiamo insorgere riferimenti a differenti altri idiomi e parametri afferenti da un lato alla sfera della musica colta, dall’altro alle musiche delle tradizioni culturali del mondo. Sicilian Improviser Orchestra si costituisce per eseguire musiche del nostro tempo, dalle forme espresse in notazione tradizionale a quelle più avanzate della composizione aleatoria e della composizione istantanea. Il suo organico è composto di musicisti provenienti da diversi ambiti musicali e generazionali. Coniugando musica, cultura e società, l’ensemble ha svolto una serie di residenze creative per l’esecuzione di nuove opere non soltanto legate a forme tradizionali di scrittura musicale. La S.I.O. è prodotta da Curva minore – associazione per la musica contemporanea di Palermo.
Info programma completo siciliajazzfestival@live.it, info biglietteria bluetickets.it.
Il programma del Jazz Village del 19 settembre
Teatro Santa Cecilia
Ore 18.00
Bernardo Viviano Quartet
Lo stile del gruppo è caratterizzato da un’interessante mescolanza di colori e generi musicali diversi. Repertorio di brani originali che rivela ispirazioni tratte dal jazz tradizionale, pur con riferimenti al sound anni ’80 di Pat Metheny e John Scofield, ma anche elementi che derivano dallo sconfinato mondo delle musiche mediterranee.
Formazione:
Bernardo Viviano – guitar & voice, Roberto Brusca – piano & synth bass, Rosolino Marinello – alto & tenor sax, Giuseppe Nuccio – drums
Ore 19.30
Alessandra Mirabella Quintet
Facendo leva sul profondo scavo espressivo e sul sentimento confidenziale Alessandra Mirabella, accompagnata da una nuova formazione, si abbandona alle note del jazz, dello swing e della bossa nova interpretando le musiche dei grandi compositori del ventesimo secolo e in particolare Irving Berlin, a cui è dedicato il suo primo disco da solista.
Formazione:
Alessandra Mirabella – voce, Giuseppe Preiti – piano, Francesco Patti – sax tenore, Giovanni Villafranca – bass, Gaetano Presti – drums
Ore 21.00
Frequenze Retrò
Quartetto acustico a corde che nasce nel 2007 a Palermo e affonda temi di ricerca nel jazz manouche, ma fa emergere la voglia di ricercare e sperimentare nuove soluzioni sonore: tra queste, l’introduzione della voce nel manouche e la rielaborazione di brani italiani ed internazionali di inizio secolo, a cui si aggiunge la scrittura di canzoni originali.
Formazione:
Valeria Graziani – voice, composer, Maurizio Crivello – guitar, Diego Tarantino – bass, Anthony Reina – drums.
Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo
Ore 18.00
Carla Restivo Quintet – Paula Project
Paula Project è un progetto dedicato alla nonna della sassofonista leader della band Carla Restivo. Il loro carattere è frizzante ed energico. Le composizioni, completamente originali, spaziano da ritmi latini a sonorità più contemporanee tra l’hip hop e il rock, sempre dentro le cornici sonore dal jazz moderno.
Formazione:
Carla Restivo – sax, Roberta Sava – voice, Valerio Dainotti – piano, Luca La Russa – bass, Piero Alessi – drums.
Ore 19.30
Omaggio a Michel Petrucciani – Alfonso Pace Trio Degree Project
La formazione vuole celebrare Michel Petrucciani, straordinario artista del jazz moderno, con un repertorio formato dai suoi più grandi successi, alcuni riproposti in versione fedele all’originale, altri riarrangiati nello stile del trio.
Formazione:
Alfonso Pace – piano, Sergio Morreale – bass, Mauro Patti – drums.
Ore 21.00
Santi Scarcella “Da Manhattan a Cefalù”
Il progetto “Da Manhattan a Cefalù” composto e orchestrato dallo stesso Scarcella, contiene brani che spaziano dal linguaggio americano fino ad arrivare all’amata Sicilia. Con il suo “Jazz Siciliano” dal respiro internazionale, ha firmato una collaborazione con Joe Lovano, uno tra i più grandi sassofonisti al mondo.
Formazione:
Santi Scarcella – composer, piano, voice
Complesso Monumentale Sant’Anna – G.A.M.
Ore 19.30
Ciao Lelio – omaggio a Lelio Giannetto
Instant composers pool – Sicilian improviser Orchestra in collaborazione con Curva Minore
I MUSICISTI:
Misha Mengelberg (1935-2017) (pianoforte, composizione)
Han Bennink (batteria)
Ab Baars (clarinetto, sassofono tenore)
Tobias Delius (clarinetto, sassofono tenore)
Ernst Glerum ha studiato contrabbasso classico al Conservatorio di Amsterdam.
Thomas Heberer (cornetta, tromba)
Nato nel New England, il violoncellista Tristan Honsinger ha studiato al Conservatorio Peabody di Baltimora.
La musica di Guus Janssen (pianoforte, organo)
Michael Moore (clarinetto, altosax)
Mary Oliver (violino, viola)
Wolter Wierbos (trombone).
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L’ “Installazione Urbana”
Le gigantografie con le immagini di musicisti jazz affisse all’esterno del Real Teatro Santa Cecilia e lungo il basamento di Palazzo Gangi: un colpo d’occhio immenso, grandioso che ha come protagonisti centinaia di artisti che si sono susseguiti nelle loro esibizioni in quasi cinquant’anni di storia di Jazz del Brass Group, già a partire dal 1974 quando Irio De Paula scelse di inaugurare lo scantinato di Via Duca della Verdura, sede storica del Brass.
Con questo maestoso allestimento è stata inaugurata la prima edizione del Sicilia Jazz Festival a Palermo, all’interno del Jazz Village, e di cui una parte risiede sul ponteggio del Palazzo Valguarnera Gangi su concessione della principessa Carine Vanni Calvello Mantegna. La Installazione è stata curata dalla Regione Siciliana – assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, e al suo interno, con la ideazione e progettazione dell’architetto Laura Galvano, che è riuscita con abilità e creatività innovative, in pochissimo tempo, appena un paio di mesi, a far rivivere di suoni e musica le facciate di due monumenti del centro storico di Palermo.
Una installazione davvero unica e con una resa eccezionale sia come scenografia che come rappresentazione della storia e della cultura jazz. Il contenuto e la grafica sono stati curati invece direttamente dalla Fondazione The Brass Group, in particolare i testi da Rosanna Minafò e da Domenico Cogliandro, le foto da Arturo di Vita e Luigi Giuliana e la grafica da Gianni La Rosa, per un totale di ben 110 fotografie, ognuna con un racconto ed un ricordo del Brass. Si respira storia di musica, di jazz camminando lungo le strade del centro storico, osservando così gli 8 totem trifacciali, alti 3 metri con ben 72 foto, 27 gigantografie da 3 x 3 metri ognuna per 81 metri lineari e 11 gigantografie da 4 metri per 3 arricchite da citazioni storiche appartenenti ai grandi del Jazz come Miles Davis, Dee Dee Bridgewater, Pat Metheny, Oscar Peterson, Charles Mingus, Frank Sinatra, Gil Evans, Herbie Hancock, Arturo Sandoval, Lionel Hampton, Chet Baker, David Miller, Michel Petrucciani, Sarah Vaughan, Milt Jackson, John McLaughlin, Dionne Warwick, Fabrizio Bosso, Darius Brubeck, Halie Loren, Joyce Moreno, Kyle Eastwood, Raul Midon, Roberta Gambarini, Tony Hadley, Richard Bona, Gonzalo Rubalcaba, Aziz Mustafa Zadeh, Pat Martino, giusto per citarne alcuni.
Oltre al palazzo Gangi, anche i fronti del teatro Santa Cecilia, prospicienti sulla piazza omonima e su Via canta Vespri, sono tutti interessati dall’installazione. In particolare, la nuova installazione intende riutilizzare i teli in rete di nylon, su cui si trovano già ancorati dei nastri di carta metallizzata di larghezza 6 cm e lunghezza mt 2. Ogni telo, di dimensione 4x4mt, contiene 650 nastri. In totale è previsto il riutilizzo di 130 reti, delle 200 originari, appartenenti all’installazione “Ciak…si torna a girare”, che sono a disposizione della Regione Siciliana.
Il riutilizzo del materiale, proveniente da altra installazione, ha lo scopo di non sottoporre l’Assessorato regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo ad ulteriori costi e al contempo promuovere la cultura del riciclo creativo, capace di ricavare da un materiale oramai di scarto un’opera ex novo. In tale occasione le reti non sono state appese, a coprire un’arteria urbana, piuttosto disposte in modo da rivestire il ponteggio esistente, con una inusuale nuova pelle. Il progetto intende fare una operazione di travisamento, ovvero rendere una nuova realtà, sebbene momentanea, diversa da quella in cui siamo abituati.
L’artificio artistico ha inizio dal teatro Santa Cecilia. L’installazione sembra così fuori uscire, leggiadra come una musica, da due finestre del secondo ordine del teatro e dopo aver attraversato, in quota, la Via canta Vespri, avvolge, come fosse un manto dorato, i fronti di Palazzo Gangi ed il vento fa muovere i nastri argentei e dorati e la luce produce riverberi e scintillii tali da rendere immateriale la percezione dei volumi rivestiti. Il colore oro e argento dei nastri metallizzati, che rivestiranno il ponteggio esterno, rimanda alla preziosità degli interni del settecentesco Palazzo Gangi. Il tutto è percepito come uno scrigno d’oro e d’argento che contiene e custodisce un gioiello dell’architettura siciliana.
Del palazzo Gangi sono interessati gli interi fronti prospicienti su Vicolo Valguarnera, su Piazza Croce dei Vespri e su Piazza Sant’Anna. E’ altresì rivestita una porzione, di lunghezza mt. 8,50, su Via canta Vespri ad angolo con il Vicolo Valguarnera. I singoli teli sono ancorati al ponteggio retrostante in almeno 12 punti in modo che non possano, in alcun modo, ondeggiare. La zona basamentale del ponteggio è trattata in modo differente. L’installazione prevede per il basamento la collocazione, fino ad un’altezza di mt. 4,00, di pannelli forex con la superficie, su un lato, a specchio. I pannelli sono graficizzati per mostrare e raccontare la storia del Brass Group. La superficie a specchio contribuirà a rendere immateriale il piede dell’edificio. Otto totem in forex graficizzati saranno collocati presso la Piazza Croce dei Vespri.
E’ già in programma – tra l’altro – di prevedere il posizionamento della stessa installazione in altri palazzi del centro cittadino nell’ottica di favorire una unitaria e significativa azione di promozione il più possibile estesa. Tale attività ha visto il pieno coinvolgimento del personale del Dipartimento e, in particolare, la collaborazione dell’arch. Laura Galvano, dipendente dello stesso Dipartimento, che ha curato ogni aspetto connesso alla ideazione e progettazione della installazione stessa , ma anche al supporto logistico in loco di ogni necessaria attività finalizzata alla migliore riuscita dell’iniziativa.