Continuano con successo i concerti al Jazz Village, all’interno del Sicilia Jazz Festival, lungo le vie del centro storico di Palermo. Decine di concerti in contemporanea ogni giorno dalle 18.00 al Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, Real Teatro Santa Cecilia e Complesso Monumentale Santa Anna.
Protagonisti assoluti dell’evento, all’interno del Festival, i giovani musicisti dei Conservatori e gli artisti jazz residenti nel territorio siciliano. Fitto il programma di tutta la settimana sino a domenica 19 settembre.
Il Village coinvolge una vasta area del centro storico di Palermo che circonda il Complesso Monumentale di Santa Maria dello Spasimo, il Real Teatro Santa Cecilia, unico teatro pubblico storico che esiste al mondo destinato al Jazz, entrambe sedi della Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group ed il Complesso Monumentale Sant’Anna. Inoltre, il Sicilia Jazz Festival crede molto alle figure artistiche ed ai musicisti residenti, tant’è che vi saranno diversi concerti di artisti del territorio siciliano. Info programma completo siciliajazzfestival@live.it, info biglietteria bluetickets.it
Mario Biondi e l’Orchestra Jazz Siciliana con arrangiamenti inediti e direzione del Maestro Pino Jodice
“Sono felice di essere presente al Sicilia Jazz Festival, con nomi così importanti e con particolare attenzione anche alla musica italiana. Questo è quello che ci vuole per una bella ripartenza dopo un periodo appena trascorso veramente angosciante”. Con queste parole Mario Biondi parla del Sicilia Jazz Festival. La particolare esibizione di Mario Biondi al Sicilia Jazz Festival risulta essere tra gli elementi qualificanti che rendono esclusivo il programma di questa prima edizione con prime nazionali.
In scena dunque mercoledì 16 settembre alle ore 21.30 al Teatro di Verdura con l’Orchestra Jazz Siciliana che, oltre ai brani orchestrati e arrangiati da Pino Jodice per il progetto su Al Jarreau, proporrà brani appositamente scritti per questo concerto in chiave del tutto originale.
Mario Biondi, nativo di Catania (città che da sempre ha un rapporto speciale con la musica italiana), voce calda e pastosa, affinata in tanti anni di live, che ha reso inevitabili i paragoni con Teddy Pendergrass, Isaac Hayes e Barry White, tre delle più belle voci black di sempre. This is what you are entra a far parte di numerose compilation dance, ma il salto di qualità avviene quando il brano entra nella top ten dei brani più trasmessi da Norman Jay nel suo programma cult in onda sulla BBC Radio. La canzone fa da traino a Handful of soul, realizzato insieme a The High Five Quintet, cocktail ben riuscito di rhythm & blues, soul, swing e jazz, in cui si alternano brani originali e cover del repertorio soul americano meno inflazionato. Nel 2007 esce I love you more, un doppio cd live con le canzoni di Handful of soul più altre perle come Just the way you are nella versione di Barry White e Close to you di Burt Bacharach. Con quest’ultimo si crea immediatamente un feeling professionale, tanto che il leggendario compositore americano scrive apposta per Biondi Something that was beautiful, una splendida ballad che diventa uno dei pezzi forti di If. Il disco, pubblicato dalla Tattica Records, vende oltre 200.000 copie, un risultato straordinario se si considera il genere musicale. Biondi è una delle realtà più interessanti del panorama nazionale, basti ascoltare il singolo Be lonely, un tripudio di ritmo e di archi in puro stile Anni Settanta, o la sensuale ballad Ecstasy. Persino Claudio Baglioni in Juke box e Renato Zero in Non smetterei più si avvalgono dell’inconfondibile voce baritonale del crooner siciliano, le cui quotazioni sono in costante ascesa. L’album della definitiva consacrazione a livello internazionale è Sun del 2013, il primo pubblicato da una major, con il quale il cantante si è imposto anche nel mercato internazionale. Per raggiungere l’obiettivo ha chiamato a raccolta una all star di artisti come Al Jarreau, James Taylor Quartet, Omar, Leon Ware e Chaka Khan. Bluey degli Incognito ha conferito all’album la sua inconfondibile impronta, che si traduce in un sound fresco, pulsante, moderno e al tempo stesso piacevolmente vintage. Beyond del 2015 è una dichiarazione programmatica del desiderio di Mario Biondi di sparigliare le carte e di presentarsi con un nuovo sound. Delle morbide ballad jazz del passato è rimasta la sola All I want is you, scritta con Dee Dee Bridgewater presente anche al Sicilia Jazz Festival. Grande attesa dunque per il crooner siciliano al Sicilia Jazz Festival! Info programma completo siciliajazzfestival@live.it, info biglietteria bluetickets.it.
Il programma del Jazz Village del 16 settembre
Teatro Santa Cecilia
Ore 18.00
“La musica che gira in camper” è una esperienza viva e itinerante dove il camper nasce come mezzo di trasporto e diviene un nuovo approccio al mondo e alla musica, in cui la natura e il contatto con l’altro diventano una nuova fonte di ispirazione. Così in un rovesciamento e ampliamento dell’immagine che soltanto la magia del teatro rende possibile, il camper si fa palco, camerino, luogo di incontro e casa viaggiante.
Formazione:
Nathalie – voice, paino & guitar, Sara Romano – voice & guitar, Agnese Valle – voice-clarinet & piano.
Ore 19.30
“Minno Cafiero open band”. Da parecchi anni dedica i suoi progetti alla Sicilia, parlando di amore e sacrificio tra il tenero e l’amaro. La particolarità della sua musica è incentrata sull’esposizione di melodie attraverso giochi ritmici e poliritmici dai quali scaturiscono atmosfere accattivanti che offrono agli ascoltatori momenti imprevedibili, ricchi di mediterraneità, alla ricerca di nuovi linguaggi rispettosi delle tradizioni.
Formazione:
Alessandro Presi – trumpet, Francesco Patti – sax tenor, Giuseppe Mirabella – electric guitar, Sam Montellaro – piano, Stefano India electric bass, Mimmo Cafiero – drums.
Ore 21.00
Jumpin’up rispecchiano la classica formazione combo delle band anni 40 e 50, sezione ritmica, fiati, pianoforte, chitrra e voce. Lo show si svolge in pieno rispetto dello stile, nell’abbigliamento, nelle coreografie e nel modo di intendere lo spettacolo con la voglia di creare il sound dello swing e del jive che regnava sovrana nelle sale da ballo dell’epoca.
Formazione:
Tony Marino – voice, Carmelo Sacco – bariton sax, Michele Mazzola – bariton sax, Nicola Genualdi – trumpet, Giuseppe Vasapolli – piano, Giuseppe Montalbano – guitar, Andrea i Fiore – bass, Peppe Falzone – drums.
Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo
Ore 18.00
“Mario Caminita Urban J Quintet” è un progetto originale che si bilancia tra strumenti tradizionali ed elettronica. Un melting pot di atmosfere che spazionao liberamente tra soul e jazz, contemporary rnb e new soul, sempre con una connotazione ben distinita e riconoscibile, in parte ispirata ad un suono Acid jazz tipico degli anni 80 e 90. Tutto confluisce in un concetto sonoro raffinato e smooth tipicamente “Urban”.
Formazione:
Mario Caminita – electric piano, synth, Alexandra Manduca – voice, Marco Ardizzone – sax, Andrea Ardizzone – trumpet & flugelhom, Luca La Russa – bass, Federico Mordino – percussion.
Ore 19.30
Mauro Patti – Modern Afro Group
a cura dell’Istituto superiore di Studi Musicali “Arturo Toscanini” di Ribera. Modern Afro Group è una formazione composta da giovani musicisti siciliani, facente tutti parte dell’I.S.S.M. “Arturo Toscanini” di Ribera. Il sestetto propone un mix di arrangiamenti originali e composizioni inedite di Mauro Patti, ispirate alla musica etnica, orientale e africana, al folk siciliano, all’afro-beat, al rock/metal e al soul/funk, con linguaggi sonori riconducibili alla comune radice del jazz.
Mauro Patti – drums, percussion, compositor & arr, Marco Caterina – sax soprano, tenore, Vito La Paglia – sax contralto, Davide Lauricella – guitar, Rosario Montalbano – electric bass, Giuseppe Oliveri – percussion.
Ore 21.00
Swing Out nasce come band dall’unione di quattro musicisti fra i più attivi nel panorama jazzistico palermitano. Ciò che li unisce è proprio l’amore smisurato per lo swing e la voglia di portare musica raffinata, ma con un pizzico di ironia. Si propongono in una formazione essenziale con pochi strumenti, trasmettendo una incredibile energia. Out indica infatti una delle principali figure del Lindy Hop: un ballo afroamericano nato ad Harlem negli anni ’20/’30.
Formazione:
Leonardo Triassi – harmonic & voice, Salvo Agate – guitar, Giuseppe D’Amico – bass, Anthony Reina – drumsComplesso Monumentale Sant’Anna – G.A.M.
Ore 19.30
Trapani Rainbow Ensemble a cura del Conservatorio A. Scontrino di Trapani, nasce come un “large ensemble” composto da circa 11 musicisti tra docenti e studenti ed è formato da una sezione ritmica e una sezione fiati. L’organico è coordianto da Francesco Guaina e Nicola Gimmarinaro, con la partecipazione di Lucia Garsia, tutti docenti del Conservatorio Antonio Scontrino di Trapani e propone un repertorio di brani originali e dei docenti e standard tratti dal repertorio jazzisitco.
Formazione:
Lucia Garsia – voice, Nicola Giammarinaro – clarine & arrangiament, Salvatore Assenza – clarinet, Edoardo Donato – alto sax, Silvio Balisteri – alto sax, Marcoo Pizzo -tenor saz, Giovanni Balisteri – tenor sax, Alberto Anguzza – trumpet, Francesco Guaiana – guitar & arrangiament, Vito Vulpetti -bass, Vito Santaro – drums.