sabato, 23 Novembre 2024
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Sicilia, Guida Michelin: tre nuovi chef stellati

Ancora soddisfazioni per la cucina siciliana. La sessantesima edizione della storica Guida Michelin, presentata oggi a Milano, ha conferito la stella a: “I pupi” di Tony Lo Coco a Bagheria, “Il Cappero”, di Crescenzo Scotti a Vulcano, “Il bavaglino” di Giuseppe Costa a Terrasini. Un riconoscimento di qualità, gusto e raffinatezza.
Oggi la Sicilia può celebrare i suoi tre neostellati. Chef molto diversi, tre differenti modi di interpretare la cucina, tutti col denominatore comune di una materia prima isolana d’eccellenza da esaltare.
Le nuove stelle Michelin siciliane – due su tre sono andate alla provincia di Palermo – hanno soprattutto il sapore del riscatto della Sicilia occidentale, per molti anni rimasta a guardar crescere la parte orientale dell’isola, già pluristellata.
Giuseppe Costa nasce nel 1982 chef siciliano e patron de Al Bavaglino, piccolo ristorante a Terrasini, provincia di Palermo. Giovanissimo si lancia in un’avventura imprenditoriale nella sua Sicilia, dopo esperienze che lo portano in cucine importanti come quella di Carlo Cracco a Milano, o di Heinz Beck e Pino Lavarra. Quando torna in Sicilia impara a conoscere di nuovo la sua terra, e soprattutto i suoi prodotti tipici, tutti di altissima qualità. I riconoscimenti non si fanno attendere: nel 2009 viene eletto migliore chef emergente del Sud. Nel suo menu street food, pesce trattato il meno possibile e tutto quello che di buono sa offrire una regione come la Sicilia.
Tony Lo Coco, classe 1974, dopo un passato da vetraio, ha deciso di scommettere sulla sua grande passione, la cucina, con una formazione prevalentemente da autodidatta. Ha letto, studiato, imparato, sperimentato, e dopo anni di sacrifici e sperimentazioni, è riuscito a conquistare con “I Pupi”, aperto nel 2009, il palato dei gourmet più esigenti.
Crescenzo Scotti, trentaseienne, ischitano di origini, siciliano di adozione dal 2011 è alla guida del sicilianissimo Cappero a Vulcano: una terrazza panoramica su due livelli a pochi metri dall’acqua, luce soffusa e arredi eoliani.
Confermata la stella per Bye Bye Blues a Palermo, Coria a Caltagirone (Ct), La Capinera a Taormina (Me), La Gazza Ladra di Modica (Rg), La Fenice (Rg). Due stelle per La Madia a Licata (Ag), Principe Cerami a Taormina (Me), Locanda Don Serafino (Rg), Duomo (Rg).

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