Dopo la “benedizione” del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha preso corpo oggi la candidatura della provincia di Trapani al riconoscimento Unesco, lanciata dal commissario della Camera di commercio, Pino Pace, e dall’amministratore della Logos, Toti Piscopo, in collaborazione con Unioncamere Sicilia, per costruire un sistema integrato pubblico-privato capace di attrarre strutturalmente un turismo sostenibile 365 giorni l’anno.
A supporto del progetto, l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, e quella al Turismo, Elvira Amata (rappresentata da Ludovico Giambrone e dalla dirigente generale e commissaria del Libero consorzio metropolitano, Mariella Antinoro), daranno supporto al commissario Pace per favorire la nascita di un coordinamento a livello territoriale a sostegno della candidatura, che coinvolga tutte le istituzioni locali, le imprese e gli stakeholder.
I due assessorati metteranno, inoltre, a disposizione i prossimi bandi generali validi per tutte le imprese dell’Isola, ma valuteranno anche specifiche iniziative o singoli
progetti di sistema, a partire dalla stessa candidatura, per l’eventuale inserimento nelle prossime programmazioni e nel nuovo Piano di promozione. Tamajo, in più, intende attrarre gli investitori esteri utilizzando i benefici previsti dalla nuova Zes unica del Sud.
Ovviamente tutto questo non si potrà realizzare senza la partecipazione del territorio, ed è con questo spirito, per superare le difficoltà storiche e fare sinergia, che oggi hanno aderito al progetto della Camera di commercio anche Vito Pellegrino, presidente di Sicindustria
Trapani; Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo-Confesercenti; Antonio Marino, presidente di Federalberghi Trapani; e Rosalia D’Alì, presidente del Distretto turistico Sicilia occidentale. Giorgio Andrian, geografo ed esperto internazionale di
candidature Unesco, che visiterà il territorio trapanese per individuare il sito più idoneo, ha già anticipato che le Saline di Trapani rispondono ai requisiti minimi essenziali richiesti per una candidatura di successo, cioè unicità, sostenibilità ambientale e novità: infatti, nella lista italiana dei siti Unesco non ci sono ancora saline.
Claudio Dario, presidente del Seawater Hotel di Marsala, ha parlato della propria esperienza di successo quale struttura aperta tutto l’anno, caso raro nel Trapanese, in quanto impegnata con varie università a fare ricerca e innovazione attorno al sale come elemento
basico per la salute del corpo e il benessere.
I deputati dell’Ars Stefano Pellegrino (Forza Italia) e Dario Safina (Pd) hanno presentato insieme un emendamento alla Manovra per finanziare anche le candidature Unesco e proseguiranno su questo percorso per fare sì che il riconoscimento sia per il Trapanese solo un punto di partenza.
Incoraggiato dalle adesioni, il commissario Pino Pace ha concluso: “La Camera di commercio, che è la casa di tutte le imprese, farà la propria parte per rendere possibile l’allungamento della stagione turistica in un territorio dalle enormi potenzialità, proprio adesso che si stanno realizzando importanti investimenti infrastrutturali che renderanno
finalmente possibile ed efficiente la mobilità. Il prossimo passo sarà quello di mettere insieme il governo regionale, il Libero consorzio, tutti i sindaci e le imprese per mettere a punto un progetto complessivo con un’offerta turistica alternativa e completa che attragga i vettori aerei, gli armatori delle crociere e i turisti stranieri affascinati dalle fiction Tv e dalla cinematografia che sta raccontando al mondo le bellezze uniche di questo territorio”.