Shazam, l’applicazione che in pochi secondi riconosce un brano musicale ‘ascoltandolo’ con lo smartphone, presto potrà andare ben oltre il suo spazio principe. Secondo quanto riportato da diversi siti specializzati, l’app aiuterà presto gli utenti a conoscere anche gli oggetti fisici che hanno davanti, sfruttando probabilmente il riconoscimento ‘visuale’ oppure la lettura di codici a barre.
L’applicazione, che conta circa 100 milioni di utenti attivi al mese, finora permette di riconoscere la musica che si sta ascoltando dando all’utente non solo le specifiche del titolo e dell’autore ma offrendo collegamenti diretti con i negozi digitali per l’acquisto del brano in questione o per aggiungerlo alla playlist di servizi di musica in streaming come Spotify.
Parlando nei giorni scorsi al Mobile World Congress di Barcellona, spiega il sito The Next Web, il chief executive Rich Riley ha spiegato che l’applicazione diventerà una sorta di versione avanzata di Google Goggles, per inquadrare un oggetto con la fotocamera dello smartphone – oppure il suo codice a barre, non è ancora chiaro – e sapere cos’è. Presumibilmente indicando anche dove poterlo acquistare se si tratta di un bene in vendita. Un utilizzo che potrebbe spaziare dal cibo ai dvd.
Shazam a gennaio ha raccolto un finanziamento di 30 milioni di dollari, che saranno usati per siglare nuove collaborazioni con editori e fornitori di contenuti. Una cifra che si aggiunge ai 40 milioni di dollari raccolti dal miliardario messicano Carlos Slim nel 2013.