Una decisione che, nelle ore scorse, ha scatenato non poche polemiche tra cittadini ed esercenti quella del Comune di Palermo, che ha deciso di sfrattare le bancarelle dei librai in viale Libertà perché troppo vicine alle piste ciclabili e pericolose per i pedoni.
Il settore servizi alle città dell’assessorato alle Attività produttive ha chiesto ai titolari dei tre piccoli espositori verdi che si trovano lungo i marciapiedi di viale Libertà, tra via Torrearsa e piazza Francesco Crispi e tra via XII Gennaio e piazza Antonio Mordini, di trasferire le proprie attività altrove.
Secondo l’atto di diffida emesso dal servizio comunale, i librai dovranno presentare la documentazione necessaria per evitare l’avvio di un procedimento di revoca dell’autorizzazione commerciale. Gli stessi, avranno poi dieci giorni di tempo per presentare le loro osservazioni. Giunge dalle associazioni di categoria la loro relativa richiesta di sospensione di tale provvedimento e la necessità di fissare al più presto un incontro con il Comune.
Sospendere immediatamente il provvedimento inviato ai librai di via Libertà, a chiederlo il presidente della commissione attività produttive Ottavio Zacco: «Ho appreso che il settore ha inviato una diffida alle bancarelle dei librai in viale Libertà perché sono troppo vicine alle piste ciclabili e sono pericolose per i pedoni, chiedendo ai titolari dei tre manufatti che si trovano lungo i marciapiedi di viale Libertà, tra via Torrearsa e piazza Francesco Crispi e tra via XII Gennaio e piazza Antonio Mordini, di trasferire le attività in altro luogo. Una follia oltre ad una scorrettezza, visto che né la commissione competente né le associazioni di categoria sono state coinvolte, continua il Presidente Zacco, comunicando di aver chiesto all’assessore Marino di bloccare immediatamente il provvedimento e di valutare il problema in commissione con i diretti interessati. Abbiamo il dovere di garantire ed aiutare chi ancora con passione e sacrificio porta avanti la professione di libraio nonostante la grande crisi che vive il settore».
A seguito di tali polemiche, è arrivata nelle scorse ore la replica del vicesindaco e assessore comunale alle Attività Produttive, Sergio Marino, che ha precisato:
«Lo sfratto delle bancarelle dei librai? Nessuno mi ha avvertito e questo lo trovo perlomeno curioso. Domani mi farò sentire: ma si può già annunciare il rinvio dell’esecuzione del provvedimento. Della diffida, fatta da un servizio che afferisce al mio assessorato, non sapevo nulla – dice Marino – Mi sembra che ci siano casi più gravi di cui occuparsi. Sono molto perplesso e reputo che intanto bisogna intervenire con una sospensione del provvedimento, per capire dove dovremmo mettere queste bancarelle. Le esigenze dei ciclisti? Non lo so, qualcuno avrà sollevato il problema, magari c’è stata una nota dell’ufficio traffico. Ma io non sono stato informato e questo è un atto che non ha una portata secondaria. Voglio comprendere meglio e intendo farlo domani. Sì, mi farò sentire».