Chi da piccolo non ha guardato, sognato e riso con un cartone animato? La risposta è semplice: Tutti! Questa settimana in occasione della lotta contro i tumori infantili è partita una nuova campagna di sensibilizzazione per prevenire questa terrificante malattia e Facebook, uno dei più famosi social network, sta dando il suo contributo.
Chi non si è accorto o chi non si è soffermato a leggere nel profilo di un amico il seguente stato: “Ho intenzione di riempire Facebook con personaggi Disney per la settimana del cancro infantile. Se metti mi piace ti assegnerò un personaggio”. Tutto ciò non è altro che uno strumento comunicativo che serve a coinvolgere ed informare un numero sempre più ingente di persone, perché una diagnosi precoce è l’unica strada che offre maggiori possibilità di guarigione definitiva.
Ogni anno in Europa 6mila bambini muoiono di cancro e due terzi di quanti sopravvivono soffrono spesso di effetti collaterali a lungo termine delle terapie. Sebbene negli ultimi decenni ci siano stati notevoli miglioramenti nella cura dei tumori e il numero di quanti guariscono è in costante crescita ( l’82% dei bambini e l’86% degli adolescenti è in vita cinque anni dopo la diagnosi di cancro), restano importanti problemi da risolvere.
La strada è però ancora lunga e non per tutti i tumori si sono raggiunti i risultati registrati, (come ad esempio nelle leucemie e linfomi, guaribili nell’80% dei casi), mentre rimangono ancora basse le possibilità di guarigione per altre patologie come i tumori cerebrali, neuroblastomi e osteosarcomi.
Queste conclusioni sono state raggiunte attraverso l’applicazione di un approccio diagnostico e terapeutico basato su protocolli comuni migliorati di anno in anno attraverso la raccolta e l’analisi dei dati su scala nazionale con il sistema informatico messo a disposizione dei centri e dei soci AIEOP (Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica) e AIRTUM (Associazione italiana registri tumori).
Il cambio di immagine del profilo o del nostro stato FB, di certo, non guarisce e non cura, ma se una foto di Peter Pan, della Bella Addormentata nel Bosco e di Cenerentola, riesce ad offrire un’opportunità, perché occasione di costruzione, di ideazione, di relazione, e perché sostiene la ricerca e potrebbe permettere a tanti bambini di vincere la battaglia contro questo terribile nemico, allora adoperiamoci e diffondiamo il messaggio. E poi è bello ritornare indietro con i ricordi della nostra infanzia e trovarci la nostra bacheca piena di colori e cartoni!! Forza cambiamo il nostro stato!