Ieri insieme con un mio caro amico abbiamo discusso del conflitto in Ucraina, e lui mi ha fatto riflettere su certe posizioni cui io non avevo pensato.
Di cosa si trattava? La probabile vera ragione per cui il presidente della Russia Vladimir Putin abbia deciso, non si capisce se in autonomia o insieme con i suoi fedelissimi e ai suoi strateghi, di invadere un altro Stato sovrano, l’Ucraina.
Come affermano gli analisti del settore, lui pensava che la missione in Ucraina, per i suoi soldati potesse trattarsi di una “passaggiata di salute”. Infatti il conflitto non lo hanno chiamato con il suo vero nome: “Guerra”, ma “Operazione militare”. In effetti non è stata una guerra dichiarata ma una invasione bella e buona, con la scusante che i russi dovevano difendere le popolazioni russofone in quel paese vessate dal governo di Kiev. Ma è davvero così?
Il mio amico ha un grosso dubbio, “niente niente mister Putin sentiva il terreno sotto i piedi che stava cedendo? E quindi, si è inventato la scusante ucraina, per confondere le acque?” Questi suoi dubbi mi hanno fatto riflettere. Pensa e ripensa, mi sa che il mio caro amico ha ragione, certo noi piccolini possiamo soltanto ipotizzare, la certezza ce la daranno forse i posteri.
Una semi certezza, però, c’è l’abbiamo, anzi più che certezza è un grosso dubbio. In questi ultimi giorni ci sono state troppe morti sospette di oligarchi russi e oppositori, anche al di fuori dei confini dello Stato russo, troppi arresti e troppe censure.
Unica certezza è che chi contesta quello che molti definiscono lo “zar” di tutte le russie, viene privato della libertà. Il popolo russo deve stare allineato e coperto, e fidarsi di ciò che la propaganda fa passare come verità. I russi, del conflitto in Ucraina sanno poco e niente se non delle false verità.
In ogni guerra non ci sono vincitori e vinti, ma solo sconfitti. Gli sconfitti sono da entrambe le parti.
Noi occidentali vediamo e sentiamo quello che questo conflitto sta facendo: solo tante vittime innocenti, a cominciare dai bambini, una generazione sta scomparendo nelle aree interessate al conflitto. Già ci sono migliaia di sfollati anche nel nostro paese, donne, anziani e soprattutto bambini. Le loro città interamente distrutte. Non è facile comprendere dove può arrivare l’orrore. E’ incomprensibile assistere nel 21° secolo alle guerre soprattutto se avviate da nazioni che si definiscono civili. Ma civili de ché?
Oltre a piangere le vittime innocenti, penso ai militari dell’una e dell’altra parte con un distinguo, i russi mandati lì per che cosa, a quale scopo, solamente per conquistare dei territori di un paese sovrano, mentre quelli ucraini stanno difendendo le loro terre e i loro cari dall’invasore, quindi gli scopi sono diversi e diverse sono le motivazioni.
Molti delle trupe russe, sono dei poveri ragazzi che dovrebbero pensare ad altro, al lavoro, all’amore e a farsi una famiglia. Ma la guerra ha segnato per sempre la vita di questi ragazzi, e da questi orrori, siano spettatori che artefici, non si riprenderanno mai.
Il mio pensiero va indietro nel tempo, ai soldati americani che tornavano dalla guerra in Vietnam, altro conflitto inutile, con le loro vite rovinate per sempre. Molti, infatti, si sono suicidati, altri sono usciti di senno e tanti altri ancora sono diventati degli sbandati, le loro vite sono state segnate per sempre.
Tornando al conflitto russo-ucraino, molti di questi giovani soldati russi si stanno macchiando dei più efferati crimini, per adesso sono pervasi da forte carica di adrenalina, ma appena si fermeranno il loro equilibrio mentale sarà più quello di prima? Ho dei forti dubbi, questi ragazzi non si riprenderanno mai. I soldati ucraini invece sono pervasi da una carica piscologica alle stelle, vogliono difendere i propri territori, ma anche la loro identità, le loro donne e i loro bambini, e lo stanno facendo bene anche se i loro mezzi e il loro numero è molto inferiore agli invasori.
Penso alle mamme, che non rivedranno più i loro figli, o se li rivedranno non li riconosceranno più, etc. etc.
Perché, mi chiedo, perché, voglio gridare. “Ma picchì mister Putin unn’avevi avutru chiffari?” (Per i non siculu: ma perché mister Putin non avevi altro da fare?).
Se il vero motivo è quello che ipotizza il mio amico, caro presidente Putin, stai certo che prima o dopo il tuo stesso popolo ti defenestrerà, almeno lo spero. Stai facendo morire la meglio gioventù del tuo paese, una generazione salterà e quelli che rimarranno in vita, dopo gli orrori che hanno vissuto non saranno più gli stessi.
In ultimo ti dico, visto che ti piace tanto la guerra perché non vai tu di pissona, pissonalmente in prima linea? Così proveresti sulla tua pelle gli orrori della guerra. “Tempu e malu tempu, un dura sempri un tempu” dicevano gli antichi miei conterranei, ovvero sempre per i non siculi: “Bel tempo e cattivo tempo non durano tutto il tempo”.
Quindi, Putin, non ti conosco direttamente ma voglio dirti he non ti devi cullare della tua posizione, in qualsiasi momento potresti rovinare per terra e quindi rialzarti ti sarà difficile.
Quanta ignoranza, l’uomo non imparerà mai dai suoi errori. Dobbiamo studiare bene la storia, impararla a memoria e tramandarla alle nuove generazioni, per non compiere sempre gli stesi errori.
Spero dal più profondo del cuore che questo conflitto finisca al più presto e che i colpevoli vengano individuati e condannati a pene esemplari, che rimangano impresse nella mente di tutti degli uomini.
Se non si riuscirà a fermare per tempo questo individuo, sono troppo buono a definirlo individuo, rischiamo di trovarci, nostro malgrado, invischiati anche noi in un impensabile conflitto mondiale. Preghiamo il buon Dio affinché questo non avvenga mai. Dobbiamo stare attenti perché il male, che è sempre dietro l’angolo, non abbia il sopravvento sul bene.
PACE, PACE, PACE