venerdì, 20 Dicembre 2024
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Scuola. Il futuro dei libri: e-book in formato liquido per i diversi bisogni educativi

I più recenti formati di e-book consento numerosi adattamenti, rispondenti alle diverse esigenze educative, eppure sono ancora poco usati a scuola Quando sono nati i libri digitali in molti hanno creduto che in breve tempo essi avrebbero sostituito i modelli cartacei. Questo in realtà non è accaduto ed anzi, fino alla più recente diffusione di ebook reader e tablet, il cui aspetto ha maggiormente favorito la lettura nel formato elettronico, i libri digitali hanno stentato a diffondersi. La lettura tramite utilizzo dello schermo del computer, infatti, era poco agevole; al contrario, oggi, i dispositivi più maneggevoli stanno incrementando velocemente la lettura in formato elettronico.

In merito al loro utilizzo nella didattica permangono i timori di chi ritiene che i libri digitali implichino l’esposizione ai distrattori della rete, che potrebbero rendere la lettura più lenta, faticosa o superficiale. Di contro, però, occorre sottolineare che essi possono consentire un apprendimento costruttivo, collaborativo, interattivo ed attivo, offrendo la possibilità di effettuare approfondimenti, ricerche e condivisione dei percorsi.

Il loro uso nell’azione didattica, infatti, consente di usufruire di complesse e diversificate possibilità, di proporre plurime attività stimolanti e innovative, che possono ben rispondere ai differenti stili di apprendimento o alle difficoltà ad essi connesse. Numerose possono essere infatti le suggestioni derivanti dall’universo digitale: la possibilità di lettura composita di testo ed immagine, l’utilizzo di diversi font e di diverse grandezze per la lettura, l’uso immediato di vocabolario o traduzione, ad esempio, possono essere un valido supporto nelle differenti situazioni di disturbo dell’apprendimento, di disabilità o nei casi di alunni di recente immigrazione.

Un aspetto importante di questi strumenti, infatti, sono i formati liquidi, cioè quelli che consentono al testo di adattarsi allo schermo e ai desideri o preferenze di chi legge. Nell’editoria digitale, infatti, si distingue tra formati liquidi e formati solidi. I primi sono quelli adattabili ai diversi devices e vengono per questo chiamati e-pub, le cui più recenti versioni consentono l’inserimento di elementi multimediali, audio, video ecc. Il formato solido è invece il più classico Pdf, che ormai tutti conosciamo.

Molte case di editoria scolastica hanno a lungo proposto cataloghi in semplice Pdf, mentre le più evidenti potenzialità, di cui sopra, sono invece quelle offerte dai formati liquidi. Questi ultimi consentono, ad esempio, di favorire la lettura delle persone ipovedenti, o di trasformare l’e-book in audiolibro, per i non vedenti.

In Italia esistono diverse librerie digitali, come il Kindle Store di Amazon, il Kobo Store di Mondadori, il sito diIBS  o di Feltrinelli. Tuttavia, nonostante i progressi suindicati, che hanno consentito una più comoda fruizione dei libri digitali e pur nella consapevolezza dei molteplici stimoli che essi possono offrire all’azione didattica, al momento gli e-book costituiscono una quota ancora molto bassa del mercato della lettura e sono ancora poco usati nelle scuole.

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