mercoledì, 25 Dicembre 2024
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Scontro sull’età per l’obbligo delle vaccinazioni a scuola, per Lorenzin fino 10 anni

E’ scontro sull’età per l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola: il ministro della Salute Lorenzin chiede che l’obbligatorietà sia estesa da 0 a 10 anni, includendo nidi, materne e scuole elementari. Posizione contestata dal ministro Fedeli che invece, secondo quanto si apprende, chiede che l’obbligo di vaccinazione sia solo da 0 a 6 anni, ovvero per i nidi e le materne. E’ il nodo del quale si sta discutendo al preconsiglio dei ministri, cui partecipano i tecnici. Domani, questo punto cruciale sarà discusso in Cdm.

L’Accademia dei Lincei ha espresso “parere favorevole rispetto all’obbligatorietà delle vaccinazioni per accedere a scuola, a salvaguardia del diritto all’istruzione e alla vita di relazione anche dei bimbi più fragili”. La posizione è contenuta in un Rapporto approvato all’unanimità intitolato ‘I Vaccini’, su efficacia e sicurezza delle vaccinazioni. Favorevoli anche tutte le societa’ scientifiche della pediatria e l’Ordine dei medici.

Il documento è stato realizzato da un gruppo di esperti costituito da Guido Forni, Alberto Mantovani, Lorenzo Moretta e Giovanni Rezza. Il Rapporto, spiega una nota dell’Accademia, “ribadisce l’importanza di questo fondamentale strumento di prevenzione per la salute dell’individuo e della comunità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i vaccini salvano 2,5 milioni di vite all’anno: 5 vite ogni minuto. Eppure i vaccini sono stati e continuano ad essere oggetto di notizie false: tra i falsi miti che più fanno paura alle persone, tenendole lontane dalle vaccinazioni, l’associazione tra vaccini e autismo”.

L’Accademia dei Lincei sottolinea anche “come il nostro Paese abbia dato un contributo straordinario dal punto di vista della ricerca scientifica nel settore dell’immunologia e dei vaccini, della produzione industriale e della implementazione di politiche vaccinali efficaci su scala nazionale e globale”. Proprio per questo il documento dell’Accademia “si rivolge anche ai problemi di salute dei Paesi più poveri, documentando come, nonostante i progressi fatti e l’impegno del nostro Paese, ancora muoiano nel mondo 1,5 milioni di bambini perché non hanno accesso ai vaccini più elementari”.

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