mercoledì, 20 Novembre 2024
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Sciopero AMAT – La Barbera (Cobas) e Di Maria (Ugl): “Bilancio positivo, pronti al blocco totale”

PALERMO.  Per i Cobas e Ugl  oggi ha aderito la stragrande maggioranza degli autisti che hanno portato  il 70% dei bus Amat, che effettuano il servizio di trasporto pubblico urbano a Palermo, a fermarsi in occasione dello sciopero di otto ore, proclamato dai loro sindacati. Questo è  quanto si legge in una nota.   “Su 169 vetture uscite stamattina dal deposito, ne sono rientrate 100. Altri 20 bus sono rimasti ai nodi “su disposizione dell’azienda che ha impedito, con veri e propri picchettaggi, che gli autisti facessero ritorno in rimessa”, dicono Antonino La Barbera e Corrado Di Maria, rispettivamente segretario regionale dei Cobas del Lavoro Privato e segretario provinciale Ugl-Autoferrotranvieri, secondo cui “nonostante l’azienda abbia ‘sguinzagliato’ alcuni funzionari di fiducia, guarda caso anche dirigenti sindacali delle sigle non scioperanti, la protesta ha registrato un notevole successo”.
Nel bilancio dello sciopero anche 7 tram fermi su 9 “che hanno comportato il blocco totale di due linee su tre”, aggiungono La Barbera e Di Maria, con riferimento alle linee 2, 3 e 4. L’astensione dal lavoro è stata trasversale ed ha riguardato anche il personale amministrativo e gli operai dell’officina, compresi i part-time. “Sfidiamo adesso i vertici dell’Amat a smentire i dati di bus e tram rimasti fermi – sottolineano i segretari di Cobas e Ugl – perché la fonte è la stessa azienda. I maldestri tentativi, vecchi e recenti, di gettare ‘fumo negli occhi’ a lavoratori e cittadini sono miseramente falliti. La nuova turnazione, istituita di pari passo alla riorganizzazione delle linee, ha fatto piombare il servizio nel caos. Oggi abbiamo manifestato nell’interesse di tutti – azienda, lavoratori e cittadini – affinché si accendano i riflettori su una gestione che sta portando l’Amat in un vicolo cieco”.
“Di fronte alla condotta dei vertici dell’Amat e alla sordità dell’amministrazione comunale – concludono La Barbera e Di Maria – siamo pronti ad arrivare al blocco totale, ovvero ad uno sciopero di 24 ore”.

Da parte sua l’azienda nel proprio sito comunica “

A seguito dello sciopero odierno di otto ore proclamato da Cobas e Ugl, dalle 9.30 alle 17.30, l’Amat comunica che alle 14 (picco massimo), la percentuale di adesione allo sciopero di tutto il personale in servizio è stata del 13%, al netto dei riposi, ferie e malattie.
Con riguardo alle corse del Tram, tutti gli otto treni della la linea 1 sono stati regolari, mentre nelle linee 2,3 e 4 sono rientrati sei treni e il servizio è stato mantenuto con un treno su ogni linea. Dalle 14 il Tram è tornato a viaggiare sull’intera rete “.

Nel vertenza si inserisce anche Angelo Figuccia con un comunicato che riportiamo:

“Il grande successo dello sciopero di oggi degli autisti dell’Amat è un chiaro segnale per l’Amat e il sindaco: cambiamo subito marcia o altrimenti sarà il baratro”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “I primi provvisori dati sulla massiccia partecipazione allo sciopero di oggi, 120 autobus rientrati in rimessa sui 169 usciti stamane e ben 7 tram su 9 in circolazione, dimostrano chiaramente come il clima all’interno dell’azienda non sia tranquillo, tutt’altro. E dire che questo clamoroso risultato è stato ottenuto da due piccole sigle sindacali, l’Ugl e i Cobas, che nonostante i pochi iscritti, hanno saputo intercettare il grande malcontento che circola tra i dipendenti di via Roccazzo, mentre le altre sigle sindacali evidentemente hanno scelto una politica consociativista con dell’amministrazione.La decisione di Orlando di legare a stretto giro la sorte dell’Amat con la Ztl si è rilevata pessima, tanto che adesso l’azienda, dopo la bocciatura del Tar, rischia seriamente di finire a gambe all’aria”.

Quindi anche se i dati dei sindacati sono discordanti da quelli Amat,  intanto si può notare, nelle cifre comunicate dall’azienda, un aumento del 4% ( 13% contro il 9% dello sciopero del 26 Febbraio scorso), ma tuttavia AMAT non chiarisce il tipo di personale che ha aderito, facendo effettivamente ritenere che il dato, pur essendo veritiero, non rappresenta il “disagio arrecato”. In fin dei conti, l’AMAT è nota per gli autobus e il tram non certo per gli impiegati negli uffici che pur essendo funzionali e necessari all’azienda, in questi casi incidono poco. Quindi se oggi non ha funzionato il servizio di trasporto per tutte le corse mancanti o saltate e se il bus e il tram non c’erano è questo il dato che viene considerato dai viaggiatori lavoratori e studenti che sicuramente hanno vissuto un’altra giornata da dimenticare o come ci hanno detto alcuni lettori, da delirio!

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