PALERMO – C’è differenza tra i dati dell’Azienda e quelli dei sindacati anche se di pochi punti di percentuale, ma il dato certo è che lo sciopero ha veramente creato tanti disagi ai cittadini palermitani, specialmente agli studenti che hanno raggiunto le proprie abitazioni con notevole ritardo.
“La percentuale delle adesioni alla sciopero di oggi è di quasi il 60%. In particolar modo hanno partecipato gli autisti e a seguire le officine, ma pochi dal comparto amministrativo. Sono rientrate circa 117 vetture su 190, 200 che erano in servizio”. Ha dichiarato a Giornale Cittadino Press Ferdinando Carollo direttore della divisione esercizio dell’Amat, in merito allo sciopero dei lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico urbano, che si è svolto oggi dalle 11.30 alle 15.30, proclamato da Cobas e Ugl. Questa mattina i disagi non sono mancati: pochi gli autobus in circolazione, a cui si è giunto anche il blocco di tre linee tram.
“Questo sciopero – ha detto Corrado Di Maria Segretario provinciale dell’Ugl – non è stato indetto perché i lavoratori chiedono soldi, ma perché da più di quattro anni, da quando l’amministrazione ha preso le redini dell’azienda, gli introiti vanno sempre scendendo. Un servizio di 370 vetture è stato ridotto a 200. Non abbiamo più incassi da biglietti, abbonamenti e zone blu. Cerchiamo, dunque, di incentivare la ripresa di questa azienda. Tra i tanti problemi c’è anche da valutare che essendo state tagliate la maggior parte delle linee periferiche, è diminuita notevolmente l’utenza. Chi viene dalla periferia, infatti, arrivando in città con la propria vettura non ha motivo di prendere l’autobus. Ne consegue un danno sia come servizio sia come numero di utenza. Noi siamo arrivati allo sciopero per via del malcontento dei lavoratori e dei tanti disagi esternati dai cittadini e ci auguriamo che , dopo questa significativa manifestazione, il Sindaco intervenga. Noi e i lavoratori siamo disposti ad arrivare alle otto e poi alle ventiquattro ore, al fine di aprire finalmente un tavolo di trattativa”.
“La percentuale allo sciopero è stata più del 70%. – ha ribadito Antonino La Barbera dei Cobas – Abbiamo avuto modo di constatare sul luogo il rientro delle vetture: dalla rimessa sono uscite 179 vetture e ne sono rientrate 130. Alla manifestazione hanno preso parte un numero considerevole di autisti, con il contributo anche dell’officina e dell’area amministrativa. Inoltre le tre linee del tram 2, 3 e 4 sono state totalmente ferme. Questi sono risultati evidenti ed incontrovertibili. Chiediamo un intervento sull’azienda, affinché cambi rotta: le cose non vanno affatto bene e il servizio ormai è diventato per la cittadinanza inesistente. Dovrebbero essere date delle garanzie e, soprattutto, rispettato il diritto alla mobilità dei cittadini, che con 170/180 vetture al giorno, non pare proprio che venga mantenuto. Il tram – ha aggiunto – nel modo in cui è stato strutturato, non può, da solo, dare un input di miglioramento”.
Aggiornamento 26.02.2016 h. 20,00
L’Amat, con un comunicato, ha reso noto:
“A seguito dello sciopero odierno di quattro ore proclamato da Cobas e Ugl, dalle 11.30 alle 15.30, l’Amat comunica che la percentuale di adesione allo sciopero del personale in servizio è stata del 9%, al netto dei riposi, ferie e malattie.
In particolare, riguardo al Tram, l’azienda evidenzia che le linee 2,3 e 4 sono rimaste ferme dalle 11,30 alle 13,30, quindi per due ore, per poi riprendere regolare servizio. “
Naturalmente le organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero, con altri dati, molto diversi, contestano l’azienda dei trasporti palermitana.