sabato, 21 Dicembre 2024
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Sbarco migranti. Orlando: “Accogliamo questi disperati, vittime di una legislazione europea fatta di egoismo”

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme con l’assessore alla Cittadinanza sociale, Agnese Ciulla, il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha, e alcuni consiglieri della Consulta, questa mattina, si è recato al porto per accogliere i 700 migranti, tutti sub-sahariani, arrivati a Palermo a bordo del mercantile norvegese “Siem Pilot”.

“Oggi la Siem Pilot torna a Palermo per la seconda volta portando un nuovo carico di vite umane salvate – ha dichiarato il sindaco Orlando -. Sempre con grande efficienza e umanità accogliamo questi disperati, vittime di una legislazione europea fatta di egoismo. Garantiremo loro tutto quanto è necessario e li smisteremo nei diversi centri opportunamente organizzati. Voglio ringraziare tutti coloro che sono presenti al porto insieme a me per testimoniare che Palermo è la città dell’accoglienza, nonostante tanti non abbiano ancora compreso che siamo in presenza di un vero e proprio genocidio, del quale noi palermitani non vogliamo essere chiamati responsabili. In particolar modo, – ha concluso Orlando – ringrazio la Prefettura, con la quale lavoriamo in piena intesa e stiamo predisponendo ulteriori forme di intervento che vanno oltre questo che per noi è ordinaria accoglienza”.

Al porto erano presenti anche gli operatori dei servizi sociali e della protezione civile del Comune, cui spetta il compito di assistere le operazioni di sbarco e di eventuale presa in carico dei minori
stranieri non accompagnati, e numerosi volontari, tra cui quelli dell’associazione Le ali. Fino ad ora, mentre sono ancora in corso le ordinarie procedure di identificazione e i numeri non sono definitivi, i minori sono circa un’ottantina.

“La situazione è complessa, siamo nel mese di marzo e il numero di migranti che sbarca sulle nostre coste è aumentato – ha dichiarato l’assessore Ciulla -. Per fortuna c’è una forte collaborazione tra istituzioni, privato sociale e servizi che ci consente di garantire a tutti la giusta accoglienza e un’adeguata sistemazione”.

“Come Consulta delle Culture – ha detto Darawsha – chiediamo ancora una volta l’abolizione del permesso di soggiorno e ci auguriamo che presto venga riconosciuto il diritto di tutti alla mobilità, in maniera tale che tutti possano integrarsi e vivere dove vogliono”.

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