Santa Rosalia a Palermo: pupi, cunti e triunfi per il 400esimo anniversario del Festino è il titolo del progetto, supportato dal Comune di Palermo, ideato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS.
Fino al 2 luglio, è previsto un ricco programma di spettacoli e incontri didattici che interesseranno i tre quartieri palermitani della Zona Espansione Nord – ZEN; Brancaccio-Ciaculli e Settecannoli, il quartiere di Sferracavallo e i comuni di Cefalà Diana e Bolognetta.
Venerdì 21 giugno toccherà al borgo di Cefalà Diana (piazza Umberto I), dove, alle 18, si terrà l’Incontro con il puparo; alle 19, spazio allo spettacolo di opera dei pupi La vita di Rosalia, della Compagnia Brigliadoro.
Stavolta sarà proprio Nofrio, personaggio caratteristico della farsa, a raccontare, in una taverna, la vita della Santuzza: Fusiddu, altro personaggio del popolo, non ne ha mai sentito parlare.
Inizia allora un’appassionata narrazione che porterà lo spettatore a Palazzo Reale, a grandi battute di caccia, al rifiuto della giovane Rosalia di andare in sposa a chiunque non sia Cristo, decisione che la porterà all’eremitaggio e alla preghiera.
È così che Nofrio termina il racconto sulla vita di Rosalia. Ma prima che il sipario si chiuda rievoca la vicenda di una vecchia, di nome Geronima La Gattuta, alla quale alcuni secoli dopo, apparve un giorno la Madonna. Dopo averla guarita dalla malaria, la Vergine chiese di andare al monte Pellegrino: avrebbe trovato le ossa di Rosalia Sinibaldi e avrebbe dovuto consegnarle al cardinale Giannettino Doria. Da quelle ossa portate in processione, Palermo inizierà il cammino di liberazione dalla peste.