Un boom meditatico che, in pochi giorni, ha fatto letteralmente scattare la “Passione per Sambuca di Sicilia“: pare, infatti, che il paese agrigentino della Valle del Belice che nel 2016 ha conquistato il titolo di Borgo più bello d’Italia, sia stato “adocchiato” dalla CNN statunitense in merito alle case in vendita al valore simbolico di 1 euro.
Sono state oltre 40 mila le mail inviate da tutto il mondo al Comune di Sambuca di Sicilia per richiedere informazioni, in particolare dagli Stati Uniti. E’ bastato un servizio della Cnn con le immagini di Sambuca di Siciia, per fare scoppiare una vera e propria corsa alle case.
L’iniziativa, lanciata nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale per riqualificare il patrimonio urbanistico e architettonico del centro storico e impedirne lo spopolamento, è stata ripresa anche da altri importanti media internazionali quali la rubrica Cnn Travel e il quotidiano britannico “The Guardian“.
Il servizio televisivo dedicato a Sambuca di Sicilia, dal titolo “Italian town of Sambuca in Sicily sells homes for a dollar” (dall’inglese, “La città italiana di Sambuca di Sicilia vende case a un dollaro“), ha così scatenato una vera e propria caccia all’acquisto di case nell’antico borgo arabo dell’agrigentino.
Tanto successo ha indotto il sindaco Leo Ciaccio, a creare una sorta di task force, formata da un gruppo di dipendenti comunali, per rispondere alle migliaia di richieste giunte da tutto il mondo. Lo stesso, ha dichiarato al GCPress: «Anche grazie al servizio della CNN, tutto il mondo è interessato ad acquistare le case di Sambuca di Sicilia. Abbiamo ricevuto un centinaio di migliaia di richieste tramite e-mail, – ha precisato il Primo cittadino – tantissime telefonate e tanti si sono precipitati qui di persona: questo ci ha resi felicemente “incasinati” perché piacevolmente sorpresi da una situazione che non ci aspettavamo».
«Stiamo cercando di capire come accogliere al meglio queste persone – ha sottolineato Ciaccio – anche solo per fargli visitare la nostra bellissima città. Le richieste sono pervenute da tantissimi Paesi del mondo: Azerbaigian, Bangladesh, Giappone, Siberia, Australia, Italia, Canada, Olanda, Belgio, Francia, Germania, Libano e, soprattutto America».
Ma le case a disposizione, riescono a coprire tutta la richiesta? «È ancora presto per dirlo – ha risposto Ciaccio – perché molto dipenderà dall’offerta che gli interessati faranno secondo una base d’asta: chi offre di più, ottiene l’immobile. Questo è l’unico sistema che abbiamo ritenuto opportuno utilizzare data la possibile richiesta di più persone ad un singolo immobile. Attualmente le case a disposizione sono circa 50, ma contiamo di metterne a disposizione un centinaio al massimo. Scopo principale di questa opportunità, che speriamo di cogliere al meglio – ha concluso il Sindaco – è promuovere e far conoscere al mondo la bellezza della nostra città».
L’iniziativa simbolica, lanciata la prima volta nel 2010 a Salemi dal critico d’arte e allora sindaco della cittadina trapanese Vittorio Sgarbi, è stata successivamente adottata anche da altri comuni siciliani. Nonostante l’idea geniale, l’iniziativa fallì in quanto molti immobili erano troppo a rischio per essere dichiarati agibili e quindi si fu costretti ad abbandonare il progetto e Sgarbi diede le dimissioni.
Sempre in Sicilia, un paese la cui l’iniziativa, invece, ha davvero funzionato bene e ha portato ad assegnare ben cento case, è stata quella di Gangi, comune madonita in provincia di Palermo, che ha visto realizzare un sogno attraverso la ristrutturazione, ancora in corso, di tutte le case vendute.
Gli acquirenti delle case, hanno l’obbligo di creare un piano di ristrutturazione in un periodo di tempo che va dai sei mesi ai due anni: un’opzione che può risultare molto conveniente per le giovani coppie, e che permetto loro di accedere ai finanziamenti europei ai fini di ristrutturare una casa senza spendere tantissimo. Il tutto, in generale, avrebbe dei costi che si aggirerebbero intorno ai trentamila euro, oltre alle spese notarili e di registrazione.
L’amministrazione di Sambuca tiene, però, a precisare che ci sono delle regole ben precise da rispettare per ottenere gli immobili: bisogna versare un deposito cauzionale di 5 mila euro e impegnarsi a ristrutturare le dimore (che vanno dai 40 ai 150 metri quadri) per lavori il cui costo dovrà partire dai 15 mila euro.
Una volta completati i lavori, il deposito sarà restituito. Intanto, in attesa dei primi rogiti, la task force del Comune sta già cominciando a rispondere alle migliaia di richieste, invitando gli interessati a visitare direttamente sul posto gli immobili a disposizione.