lunedì, 23 Dicembre 2024
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Salute. Torna a Palermo la Cardiochirurgia pediatrica

Dopo il sì della giunta della Regione Sicilia alla proposta dell’Assessore alla Salute Baldo Gucciardi, sembra in dirittura d’arrivo il trasferimento della Cardiochirurgia pediatrica da Taormina a Palermo.

Era il 2010 quando, l’allora assessore regionale, Massimo Russo decideva di chiudere il reparto palermitano di Cardiochirurgia pediatrica, diretto da Marcelletti, e trasferiva il centro al San Vincenzo di Taormina. La decisione di Russo suscitava proteste e polemiche politiche ma per l’assessore lo spostamento era un atto propedeutico alla creazione di un nuovo polo pediatrico nel capoluogo regionale.

Un tira e molla protratto nel tempo, fino a quando, due mesi fa, arrivava la dichiarazione del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, durante un convegno ISMETT: “La Cardiochirurgia pediatrica è stata rubata a Palermo. Stiamo lavorando per riportarla in città“. L’affermazione di Crocetta aveva suscitato non poche proteste da parte delle famiglie dei bambini ricoverati al San Vincenzo, che, per tutta risposta, avevano raccolto oltre seimila firme per opporsi al trasferimento.

Nonostante il parere della giunta, il trasferimento non è poi così vicino. Bisognerà garantire la continuità assistenziale e quindi, fino al prossimo anno, in attesa che venga allestita la nuova struttura nel capoluogo, grazie al rinnovo della convenzione tra San Vincenzo e Bambin Gesù di Roma, i piccoli pazienti affetti da problemi cardiologici continueranno a ricevere il trattamento nell’ospedale taorminese.

Ad esprimere soddisfazione, per il sì della giunta regionale, è Fabrizio Artale, coordinatore del Movimento per la Salute Giovani, da anni impegnato per la riapertura del centro di Cardiochirurgia pediatrica a Palermo, che raggiunto dal GCPress ha detto: “Siamo felici per la notizia. A Taormina hanno svolto un lavoro eccellente ma è impensabile che un ospedale che ospita il centro di Cardiochirurgia pediatrica non abbia altri reparti pediatrici a sostegno di tutte le attività. Adesso ci sarà il lavoro più duro: dovranno creare a Palermo una equipe di medici specializzati e aggiornati che possano dare vita a un polo di eccellenza. Per quanto riguarda la sede del centro, molti prospettano che sarà l’ospedale dei Bambini ‘Di Gristina’; da parte nostra, come avevamo suggerito anni fa, l’Ismett sarebbe la migliore sede per il centro. Inoltre, – ha continuato Artale – con la realizzazione della nuova unità, verrà anche allestito un centro per l’assistenza di terzo livello per i pazienti affetti da cardiopatia congenita in età adulta, conosciuti come GUCH – acronimo di Grown Ups with Congenital Heart defects ndr –. In Sicilia, a differenza della Lombardia, del Piemonte o dell’Emilia, non esiste un centro per la cura dei Guch costringendo i pazienti a spostarsi in altre regioni per effettuare esami invasivi e terapie salvavita. Per questi pazienti, nel corso degli anni, grazie alle nuove cure, la percentuale di sopravvivenza a lungo termine è giunta al 95%”.

Quindi, con l’arrivo previsto nei prossimi giorni del decreto Gucciardi, ultimo atto formale, il trasferimento del centro nel capoluogo siciliano, si dovrebbe concretizzare.

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