Parte da oggi la riduzione del 30% per le infrazioni al Codice della Strada pagate entro 5 giorni dall’accertamento o dalla notifica. Qualcuno starà pensando che la stagione dei saldi, oltre che per l’abbigliamento, gli articoli sportivi o gli elettrodomestici, è finalmente arrivata anche per le multe. Sicuramente lo scopo del decreto è anche quello di alleggerire la morsa sanzionatoria sugli italiani ma soprattutto di incentivare il popolo dei contravventori a pagare la multa e non ricorrere al Giudice di Pace considerato che per avviare un ricorso bisogna pagare anticipatamente un contributo unificato di 37 euro, che equivale pressapoco all’importo di una infrazione come il divieto di sosta.
L’inserimento del contributo unificato ha ridotto il numero dei ricorsi ma nel contempo ha aumentato, di contro, il numero delle infrazioni non pagate con la conseguente diminuzione degli introiti nelle casse dei Comuni.
Il provvedimento punta a ridurre gli insoluti e nel contempo a far si che i Comuni, pur subendo una riduzione degli introiti, possano contare su pagamenti immediati da parte dei contravventori e quindi minori spese per il recupero dei crediti da sanzioni da Codice della Strada andando così, anche se parzialmente, a ridurre il minore introito.
Per quanto riguarda i Comuni appare difficile che abbiano potuto predisporre moduli aggiornati che informano i trasgressori della nuova normativa in quanto
la circolare del Ministero dell’Interno che annuncia l’entrata in vigore del decreto è pervenuta il 12 agosto, solo 9giorni fa, tempo piuttosto esiguo considerato il periodo di ferragosto del “siamo chiusi per ferie”.
Sulla maggior parte delle violazioni è ammesso il pagamento ribassato, fatta eccezione per quelle per le quali è prevista la sospensione della patente.
Ma attenzione al calcolo per il versamento dell’importo ridotto che dovrà essere effettuato al centesimo, al fine di non incorrere nella perdita dello sconto del 30%, del diritto al pagamento in misura ridotta per i versamenti effettuati entro 60 giorni dalla notifica, e nell’aggravio delle spese ed interessi della classica cartella esattoriale.
Maggiore attenzione al calcolo dovrà essere prestata per le notifiche, che consistono nella ricezione al domicilio del proprietario del veicolo di un verbale per una violazione commessa. In questo caso il calcolo della riduzione dovrà essere effettuata esclusivamente sull’importo della sanzione. Al risultato ottenuto dovrà essere, quindi, sommato l’importo delle spese di notifica.
Tutto più facile per le sanzione contestata, cioè quando il trasgressore viene fermato immediatamente dall’agente e portato a conoscenza dell’infrazione commessa. In questo caso il calcolo dovrà essere effettuato sull’importo indicato sul verbale di contestazione.
Coloro che troveranno l’avviso di violazione, il foglietto giallo, sul parabrezza dell’auto potranno recarsi entro 5 giorni presso gli uffici dell’ente accertatore (es. Comando di Polizia Municipale) e chiedere la notifica in modo da potere effettuare, sempre entro 5 giorni, il versamento dell’importo ridotto del 30% senza l’aggravio delle spese di notifica.
È necessario ricordare che una volta deciso di pagare la sanzione con lo sconto del 30%, non sarà più possibile presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.
Ninni Ricotta