L’associazione studentesca RUN Palermo – Rete Universitaria Nazionale, da anni impegnata nella lotta e nella salvaguardia del diritto allo studio degli studenti, a seguito delle numerose segnalazioni ricevute da parte di questi ultimi che hanno partecipato al bando di concorso Ersu 2017/2018 per l’attribuzione di borse di studio e benefici, con una nota indirizzata congiuntamente al Presidente della Regione Sicilia, Musumeci, all’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Lagalla, al Rettore Unipa, Micari ed ai vertici Ersu di Palermo, hanno chiesto chiarimenti circa lo stato di erogazione delle borse di studio per l’anno accademico corrente e sui lavori di una nuova legge regionale per il diritto allo studio.
Nella nota firmata dal presidente della RUN Palermo, Domenico Salerno, e dal senatore accademico, Antonio Di Naro, si legge: “Ci ritroviamo, anche quest’anno, a lamentare e denunciare la scarsa efficienza da parte dell’Ersu di Palermo nell’erogazione dei benefici verso gli studenti meritevoli e privi di mezzi. In particolare – continua la nota -, in riferimento all’anno accademico corrente, su circa 8500 studenti che hanno partecipato al bando di concorso, la quota che hanno ottenuto la borsa di studio non supera il 30%. Il restante 70% non ha ancora notizia circa l’erogazione di eventuali benefici che, per molti studenti, rappresentano l’unico mezzo di sostentamento agli studi e del percorso di formazione universitaria”.
“Come se non bastasse – continuano Salermo e Di Naro -, l’Ersu di Palermo, ormai dall’aprile del 2016 si trova commissariato e privo di un Presidente e di un Consiglio di Amministrazione. Negli ultimi cinque anni, solo per un anno è stato permesso ai rappresentanti degli studenti di partecipare al CdA dell’Ersu di Palermo, lasciando la popolazione studentesca, priva di rappresentanza in seno all’organo decisionale dell’Ente”.
Con la nota, RUN Palermo, hanno chiesto:
all’ERSU di Palermo:
- il numero di borse di studio complessivamente assegnate e quelle effettivamente erogate per l’A.A 2017/18;
- la tipologia di fondi impiegati (tassa regionale – fondo di intervento integrativo statale – contributo di funzionamento regionale) ed il relativo ammontare;
- le somme ancora da riscuotere distinte per ognuna delle tipologie di entrata sopra indicate;
- lo stato del rimborso della tassa regionale per il diritto allo studio universitario;
- quale sia lo stato di salute dell’Ente dal punto di vista economico-finanziario;
all’Assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale:
- entro quale termine si procederà al rinnovo degli Organi di Governo degli Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario;
- a quanto ammonta la quota del Fondo Integrativo Statale 2017 assegnato alla Regione Sicilia e come verrà suddivisa tra i 4 Enti Regionali per il Diritto allo Studio;
- i tempi di esecuzione di quanto approvato dalla Commissione V dell’Assemblea Regionale Siciliana al punto 4 delll’o.d.g. in data 27/03/2017, avente ad oggetto la “ricostituzione dei Consigli di Amministrazione degli ERSU”;
- che nelle more della ricostituzione dei Consigli di Amministrazione degli E.R.S.U. siciliani, istituisca la Commissione regionale per il diritto allo studio universitario ai sensi dell’art. 5 della legge regionale n. 20/2002, così da coinvolgere la popolazione studentesca nel dibattito circa criticità e soluzioni nell’attuazione del diritto allo studio in Sicilia;
all’Amministrazione Universitaria:
- quanto incassato dal gettito della Tassa Regionale per il diritto allo studio all’atto delle iscrizioni correnti (circa 36.800 Studenti);
- quanto preveda ancora di incassare dal gettito della stessa in vista della chiusura delle iscrizioni all’A.A. 2017/18 fissata per la data del 30 aprile;
- entro quale termine provvederà all’erogazione del saldo della tassa regionale del diritto allo studio universitario;
al Governo Regionale:
- si impegni ad incrementare, a partire dall’anno corrente, la quota del contributo di funzionamento degli ERSU che negli anni è costantemente diminuito, passando dai circa 23 milioni di euro del 2011 ai 12,4 milioni del 2017, con evidenti ripercussioni nell’erogazione dei benefici a favore degli studenti meritevoli e privi di mezzi;
- intervenga nell’ambito del Diritto allo Studio, al più presto, con l’elaborazione di una nuova legge (al momento la Regione Sicilia è l’unica in Italia ad essere sprovvista di una legge regionale sul diritto allo studio) capace finalmente di mettere in primo piano le esigenze e le priorità di tutti gli studenti, manifestandone l’intenzione e l’eventuale linea programmatica in itinere.
“Ci aspettiamo, nel più breve tempo possibile – conclude la nota -, delle risposte concrete. Qualora non dovessimo ottenerle, valuteremo una seconda azione di protesta secondo i mezzi e le modalità che riterremo piu’ idonei”.