sabato, 28 Dicembre 2024
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Rubrica Arte. Il fotografo Giovanni Artale si racconta

Abbiamo incontrato il fotografo Giovanni Artale e gli abbiamo chiesto di raccontare il suo amore per la fotografia:

ARTALE GIOVANNI
Giovanni Artale

Il mio viaggio all’interno del mondo fotografico è cominciato nell’età adolescenziale, come spesso accade in tutti gli uomini che fin da giovani e per il prosieguo della loro vita coltivano determinati hobby. La prima esperienza la feci durante la pausa estiva della scuola media inferiore, quando, affascinato da mia madre che con la sua Comet ci fotografava ai giardini, cominciai a collaborare all’interno di uno studio fotografico come aiutante. In seguito, dopo aver cominciato ad intraprendere la professione di rappresentante delle forze dell’ordine presso l’Arma dei Carabinieri, iniziai a comprendere che quella per la foto non era una semplice passione giovanile, in quanto presi parte nel 1980 ad un corso fotografico di tecniche di scatto, sviluppo e stampa fotografica organizzato dall’Arma. Nonostante un momentaneo allontanamento dovuto a problemi di lavoro, ho cercato di restare al passo coi tempi subendo, senza particolari traumi, il passaggio dall’analogico al digitale, facilitando quello che sarebbe stato un rientro nell’universo affascinante della fotografie. Il 2012 ha segnato la svolta della mia passione. Dopo essermi congedato dalla vita militare, ho riservato tutto il mio amore per questa forma d’arte che da adolescente mi aveva conquistato. Grazie alla teoria acquisita, alla pratica svolta in maniera continuativa ed alla frequenza di corsi specifici, c’è stata una ‘crescita’ che mi ha gratificato dei sacrifici sostenuti, raggiungendo così performance ‘soddisfacenti’. Il fotografo Maurizio Benigno, dello studio ‘Carpe Diem’ di Palermo, è stato la figura di riferimento che mi ha seguito nel rientro in questo mondo. Molto importanti per arrivare ad un livello sempre più elevato sono stati anche gli incontri con l’Architetto Luigi Mirto, fotografo di livello internazionale specializzato nel bianco e nero, il fotografo Vincenzo Montalbano, entrambi di Palermo, e la stretta amicizia che mi lega ad altri ottimi fotografi quali Pasquale Castronovo da Bagheria (PA) e David Petretti di Montefiascone (VT). Dopo varie partecipazioni a concorsi provinciali, regionali e nazionali, ho finalmente potuto ‘gustare’ la vittoria grazie al Concorso indetto dal CRAL della Regione Sicilia “Sicilianamente”. Un successo importante, sia per la fama del concorso che per gli stimoli che mi ha dato visto che ho conseguito il primo posto anche a Bagheria nel concorso “Bagheria da un obiettivo” nella sezione fotografica dedicata al bianco e nero, e la segnalazione come foto B&N nel 4° Trofeo Città di Luzzi, con la fotografia “Amori Eterni”. Con la stessa foto, ho anche ottenuto un secondo posto al 12° Memorial Lesevic di Genova, che come il Trofeo Città di Liuzzi era patrocinato dalla UIF. Durante questo percorso è emerso, in maniera evidente, come preferisca immortalare un momento attraverso la classicità del bianco e nero, così da far maggiormente risaltare la mia attitudine fotografica in tale ambito, pur non disdegnando il reportage e la paesaggistica.

Altra soddisfazione ottenuta è quella, che dal 12 Gennaio 2014, conduco, con grande onore, il ‘Circolo Fotografico Immagine’, con sede nella Parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù in Monreale, è associato alla UIF (Unione Italiana Fotoamatori), dove mi vanto di avere molte amicizie tra cui quella con il Presidente Nazionale Antonino Bellia. La mia consapevolezza è avere intrapreso un cammino, che non avrà mai fine, il cui obiettivo quotidiano è migliorare la qualità  delle mie opere.

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