domenica, 22 Dicembre 2024
spot_img
HomearteRubrica Arte - Francesca Currieri

Rubrica Arte – Francesca Currieri

Ecco la prima poetessa, scrittrice: FRANCESCA CURRIERI

BIOGRAFIA

Francesca Currieri è una scrittrice e poetessa siciliana, da anni impegnata nel sociale e nella vita politica, avvocato e anche giornalista, ha pubblicato nel 2007 il romanzo “Non farti rubare i tuoi diritti”; la sua poesia “Parole e speranza” è stata pubblicata nell’antologia Parlami d’amore dall’associazione Akkuaria di Vera Ambra; le sue poesie “Le ali mozzate e Preghiera di una madre” sono state pubblicate nell’antologia Donna semplicemente donna dall’associazione Akkuaria di Vera Ambra nel 2013; il suo racconto “Il pianto di una donna” nel 2013 è stata pubblicata nell’antologia 100 parole per raccontare dalla casa editrice Carta e Penna; nel 2013 la sua poesia “La maschera del tempo” è stata inserita nell’antologia Fuliggine dalla casa editrice Gli Occhi di Argo; nel 2013 si è classificata al 3° posto al Premio di poesia e letteratura “Città di San Giorgio a Cremano” patrocinato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; la sua poesia “Il profumo della solitudine” è sta pubblicata nel 2013 all’interno dell’antologia 1° concorso internazionale Città di Borgetto, di cui è stata anche organizzatrice e presentatrice; nel 2014 ha scritto la prefazione per la commedia teatrale “Ogni nodo viene al pettine” di Francesco Billeci & Dario Veca; nel 2014 ha pubblicato la raccolta antologica “Rarichi du passatu ” insieme al poeta Francesco Billeci; nel 2014 ha ricevuto il premio giornalistico dall’accademia Internazionale Il Convivio di Castiglione di Sicilia; nel 2014 ha ricevuto una menzione di merito dalla giuria del Premio Internazionale dell’Archivio Diaristico “La Lanterna Bianca” con il racconto “La carta è più paziente degli uomini”. nel 2014 ha scritto la prefazione per l’antologia I Concorso Nazionale di poesia “Agnese Borsellino I Edizione” ; nel 2014 ha pubblicato la poesia “A Giovanni e Paolo” all’interno dell’antologia I Concorso Nazionale di poesia “Agnese Borsellino I Edizione” di cui è stata anche organizzatrice e presentatrice dell’evento; La poesia “Meravigliosa estate” è stata pubblicata all’interno dell’antologia Summer 2014 pubblicata dalla Casa Editrice La Stella Cadente di Napoli.

Due poesie di Francesca Currieri:

“Ladrocinio d’innocenza”

 Non riconosco la tua età

dal viso traspare la tua adolescenza.

Sei un bambino soldato,

dietro i tuoi occhi si cela

odio, rabbia e violenza.

Un’infanzia rubata la tua,

costretto ad obbedir senza reagire,

combatti una guerra e non sai perché.

Addestramenti disumani e crudeli,

sai sparare ed uccidere

come fossi un adulto.

Piccolo guerriero senza ricordi

imbracci un fucile mitragliatore

combatti senza paura di morire,

per te non è il videogioco delle guerre stellari.

Diritti negati, calpestati,

sogni infranti e libertà mai concesse.

Un’infanzia ricca solo di paure e costrizioni

povera di serenità e affetti.

In mente non hai un passato felice da custodire

non hai un mondo nuovo da scoprire,

la lotta è il tuo unico destino.

In questi versi voglio racchiuder la speranza,

voglio pregar per te bambino del Congo,

affinché possa riprenderti la tua infanzia,

cercando di cancellar odio e violenza.

“Giovanni e Paolo”

 Ho sognato Giovanni e Paolo

avvolti da una nuvola bianca,

l’un accanto all’altro, conversavano serenamente.

Un tuffo nel passato e i ricordi prendevano forma lentamente.

La legalità e l’impegno

a servizio dello Stato e dell’onesta gente.

La fiamma del dovere Palermo rifulgeva.

Dei pentiti e dei mafiosi

loro ascoltavan la voce,

nell’organizzazione criminale

volevan tuffar le mani.

Carpir segreti, nomi, intenti e progettualità

nel loro lavoro, era la priorità.

Corposi atti e documenti per sdradicar mafia e mala gente.

Non si leggea odio nelle loro parole,

né angoscia e neppure risentimento,

ma solo compianto per l’agognata terra.

Con gli occhi scrutavan la Trinacria,

terra bella e martoriata,

terra di mare, sole, di arance e di mandorlo in fiore.

Dal tritolo dilaniati, con la vita hanno pagato,

nella magistratura un vuoto hanno lasciato.

Giovanni e Paolo non sono morti invano,

le loro idee, azioni e parole,

continuano ad echeggiar nei cuor dei Siciliani,

destando orgoglio, speranza e vanto.

CORRELATI

Ultimi inseriti