Una delle espressioni figurative più artistiche e complesse dell’immenso mondo scenografico darà vita al famoso film girato nella nostra terra che rievoca la storia ed il set del film girato in Sicilia. In scena la mostra di fotografie inedite del Maestro Nicola Scafidi “Il Gattopardo 1959-2019” inaugurata lunedì 9 dicembre, nella settecentesca Villa Butera, a Bagheria.
La mostra fotografica è organizzata dal Lions club bagherese. Le fotografie stampate tutte in bianco e nero, riprendono i sopralluoghi vissuti durante le riprese da Visconti nel 1962, raccontando attraverso gli scatti gli arrivi degli attori protagonisti, le scene del film (le riprese zona Kalsa, a Ciminna, il ballo a Palazzo Ganci), il backstage, il tempo libero degli attori in giro per Palermo e l’anteprima del film a Roma. Il set visto con l’occhio di Scafidi che ha immortalato, grazie alle sue immagini, momenti storici ed indimenticabili. Un percorso di vita artistica, di creatività ed emozione.
Presentati dunque 50 scatti del fotografo palermitano Nicola Scafidi per rivivere le atmosfere maestose e decadenti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e dell’adattamento cinematografico di Luchino Visconti.
L’esposizione vuole essere un affascinante percorso narrativo che celebra il romanzo storico dello scrittore siciliano e racconta i sopralluoghi, le curiosità sui protagonisti durante le riprese a Palermo, le scene, il backstage e l’anteprima del film di Visconti a Roma.
Le immagini richiamano alla memoria le vicende del Principe Fabrizio di Salina e della sua famiglia, che assistono con malinconia al tramonto dell’aristocrazia e all’ascesa della nuova borghesia, dopo lo sbarco di Garibaldi in Sicilia nel 1860.
Il film di Visconti è un dettagliato quadro storico di un mondo che cerca di cristallizzarsi, ma nella ben nota frase affinché “tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”, i cambiamenti sono consacrati con un grandioso ballo, immortalato in una scena tra le più raffinate della cinematografia mondiale.
Ingresso gratuito.
La mostra che, rimarrà aperta sino al 15 dicembre, è un’illustrazione splendida ed emozionale per ricordare non altro che il capolavoro vincitore del Premio Strega, in memoria della nostra Sicilia e di un’epoca vissuta.