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Ritratti di Santi, itinerario quaresimale alla Cattedrale di Palermo

AGGIORNAMENTO AL 6 MARZO 2020: Annullati i Ritratti di Santi 2020

L’annuale itinerario dei “Ritratti di Santi” –curato dal Movimento Ecclesiale Carmelitano con la collaborazione, a Palermo, dell’Associazione Il Giardino Onlus – è stato annullato in ossequio alle disposizioni in ordine all’emergenza del coronavirus emanate dall’Arcidiocesi di Palermo il 5 marzo 2020. La sequenza delle disposizioni per il contenimento della situazione emergenziale (valide fino al 3 aprile prossimo in tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Palermo) erano già state avviate il 4 marzo 2020 a seguito delle determinazioni assunte in sede civile dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Queste, oltre alle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana che dalla Conferenza Episcopale Siciliana hanno costretto gli organizzatori dei Ritratti di Santi ad annullare gli appuntamenti (patrocinati, tra l’altro, dall’Arcidiocesi di Palermo), nonostante il recente avvio – martedì 3 marzo – con la lettura del ritratto di San Girolamo in Cattedrale.

A seguire il comunicato dell’evento che descrive la manifestazione

Ritratti di Santi è oramai un appuntamento annuale che prevede un itinerario quaresimale, a cura del Movimento Ecclesiale Carmelitano con la collaborazione dell’Associazione Il Giardino Onlus.

L’edizione di quest’anno passerà in rassegna le figure di santi quali San Girolamo, il Servo di Dio Enrico Medi, la Serva di Dio Leonia Martin e Chiara Corbella Petrillo.

Anche quest’anno la quinta scenica dell’evento – patrocinato dall’Arcidiocesi di Palermo –sarà la Cattedrale di Palermo, gloriosa custode di santità, storia e bellezza.

Il programma degli appuntamenti – che avrà cadenza settimanale – prenderà l’avvio con la lettura del ritratto di San Girolamo martedì 3 marzo 2020 alle ore 20.45, svelando alla comunità ecclesiale della città di Palermo i profili di questi santi.

Un percorso, quello dei Ritratti di Santi, giunto quest’anno alla 34esima edizione. Era il 1986 quando ebbe inizio: profili di santità curati da Padre Antonio Maria Sicari. Un appuntamento ultra decennale che si è ripetuto, nel tempo, in diverse città d’Italia e d’Europa: Adro (BS), Alcamo, Arese (MI), Catania, Enna, Firenze, Lecco, Paderno (BS), Palermo, Roè Volciano (BS), Roma, Trento, Treviso, Verona, Bruxelles e Bucarest.

Nato nel 1943, sacerdote dal 1967, P. Antonio Maria Sicari appartiene alla Provincia Veneta dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, al cui servizio ha svolto l’ufficio di docente per alcuni corsi di teologia dogmatica e di spiritualità (presso lo Studio Teologico Carmelitano di Brescia), come pure il compito di maestro dei novizi e di superiore provinciale. Dal 1981 al 1989 è stato direttore della redazione italiana della rivista “Communio”, continuando anche negli anni successivi a scrivere articoli e saggi.

Nel 1993 P. Antonio Sicari ha fondato il Movimento Ecclesiale Carmelitano – un’esperienza di comunione tra religiosi e laici che, nel rispetto delle reciproche vocazioni, promuove la condivisione delle ricchezze dottrinali dell’antico carisma carmelitano – attualmente diffuso in varie città d’Italia e in nazioni come la Romania, il Belgio, il Libano, la Lettonia, gli Stati Uniti, la Colombia. Consultore della Congregazione per il Clero della Santa Sede dal 2003, P. Sicari ha pubblicato numerose opere di agiografia (quattordici volumi di “Ritratti di Santi”, per un totale di circa 140 profili) e di teologia spirituale ricevendo, nel 2011, il Premio Narducci – in occasione della Festa annuale del quotidiano “Avvenire”.

Il santo – afferma Carmelo Carollo, responsabile della Comunità palermitana del Movimento Ecclesiale Carmelitano – è l’uomo che docilmente si lascia guidare e trasformare dall’amore. Non resta chiuso nella sua ragione o intrappolato in una determinata esperienza, ha chiaro che tutto non dipende da Lui. Sa affidarsi a Gesù, che incarnandosi agisce concretamente nell’oggi, nella realtà. Il santo ama Gesù e tutto ciò che è suo.  E cos’è di Gesù? Tutto, il creato, ogni singolo uomo, ogni singolo dolore o sofferenza, ogni suo pensiero, desiderio e aspirazione. Cosa fa un santo in ogni circostanza della vita? Ama. Ama offrendo sé stesso.  Chiama Dio in suo soccorso.  Si affida e non si scoraggia.  Rompe gli schemi dello sconforto e della paura, perché sa che c’è un Amore più forte e più grande che concretamente lo protegge. I santi hanno vissuto così e ci invitano a fare lo stesso: a guardare al mistero di un Dio, che anche nelle circostanze più dure, è sempre pronto ad intervenire per portare il suo aiuto e il suo sostegno”.

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