L’umorismo è la soluzione ai nostri mali. Lo sa bene Nino Martinez, una vita dedicata al giornalismo e alla risata, autore del libro satirico “Così, per gioco” edito da Spazio Cultura e presentato ieri a Villa Magnisi insieme all’attore Sergio Vespertino.
Il sorriso, per Nino Martinez, è “l’aristocrazia del riso e della risata”, la chiave di lettura della realtà: aiuta a comprenderla col necessario distacco e ha una funzione terapeutica. Il suo unico fine è muovere le persone al riso «la cosa più bella che dio abbia dato agli uomini, privandosene egli stesso. Infatti in tutti i vangeli che ho letto non ho mai incontrato una frase che dica “e Gesù sorrise”. Sapere ridere è una dote meravigliosa, una persona che sa sorridere alla vita senza drammi, è una persona che non vive nell’odio. E’ pulito dentro e fuori».
In “Così, per gioco” Martinez tratta la politica, «una cosa che non ho mai sopportato», raccogliendo una serie di interviste “non autorizzate” ai nostri politici. Incontri tutti finti eppure verissimi in un vortice di parole che si accompagnano ai pensieri dell’autore, ordinati in un valzer di quartine che prendono in giro i governanti: «Sugli amministratori della nostra città posso solo dire che la loro cattiva gestione provoca la nostra cattiva digestione – sorride Martinez, del resto – l’Italia ha governanti che fanno “pena”, e ora come non mai la nostra è una “penisola”»
Martinez lascia spazio anche a un velo di poetica malinconia nel suo Bazar, racconta dei piccoli piaceri e dispiaceri quotidiani e rivela una smisurata passione per Palermo, la sua città, un amore per «una bellissima donna vestita di stracci» così come appare al suo sguardo.
Nino Martinez ha 94 anni di cui 40 vissuti nel giornalismo, molti come cronista di nera. Il “dovere di giornalista” lo ha eseguito in modo impeccabile, a volte rischiando la vita per portarlo a termine. Negli anni di attività lavorativa, di tragedie e miseria ne ha viste tante. Forse per questo si è rifugiato nel sorriso, per sfuggire alla drammaticità della vita e regalare un po’ di serenità.
Sa far ridere ma anche riflettere Martinez, conosce le difficoltà di questo Paese, in particolare dei giovani e come unica arma di difesa ha il sorriso. L’umanità è per lui un mondo che precipita e allora «non ci resta che ridere per salvarci anche perché sennò ci mettiamo a “chianciri“. L’unica soluzione è che dobbiamo ridere fino alle lacrime».