Vent’anni di ricerca e di lavoro: Andrea Cusumano non rinuncia a nessuno stimolo, tratto, disegno, supporto, di un percorso tematico permeabile che tenta di partecipare allo sguardo altrui, innumerevoli campi di interesse srotolati su linguaggi differenti. Non si tratta di voler a tutti i costi condensare, ma di una lettura complessa e ampia che non si limita solo all’esito formale ma include e lascia intravedere, con ampia generosità, il processo creativo, le fonti e lo sforzo interpretativo che sta alla base della pratica. Per Andrea Cusumano si tratta di un ritorno sociale, nella sua città: artista, drammaturgo, attore, dopo la parentesi da assessore alla Cultura di Palermo, è tornato in studio e sul palco. “Retablo” è, già nel titolo, la chiave per comprendere, e scarificare legandole in un percorso unitario, opere, elementi di studio e di scena che insieme sono la narrazione di una ricerca lunga vent’anni. La retrospettiva, curata da Agata Polizzi, anticipa l’apertura e fa parte del programma della Settimana delle Culture, e la mostra sarà ospitata dal 29 aprile al 26 giugno a Villa Zito [vernissage giovedì 28 aprile], ed è organizzata dall’Associazione Settimana delle Culture, con il sostegno di Fondazione Sicilia e il supporto di Elenk’Art.
Suddiviso secondo un percorso tematico che alterna opere di diversi periodi, differenti momenti di studio e linguaggi, il progetto espositivo propone elementi installativi, disegni, ceramiche, e opere fotografiche alternate alla narrazione. Il potere della parola e delle immagini sempre sullo sfondo, sono sentinelle del pensiero di Andrea Cusumano, che sorprende con esiti che, se nell’impianto scenico sanno essere immersivi e talora di brutale intensità, altrettanto sanno svelare di una grammatica delicata e intima nel dettaglio o nella nota grafica anche minima, equilibrio tra poli in opposizione apparente, ma insieme complici di una intensa attività di esplorazione dell’esperienza umana. [Agata Polizzi]
Era il 1996, il giovane ventitreenne Andrea Cusumano esponeva nella chiesa di San Nicolò Lo Gurgo alla Vucciria e questo fu il commento di Hermann Nitsch: “Qui non si sta parlando di un’arte che va di pari passo con le gallerie, che prima o poi può essere spazzata via dal mercato, qui si tratta d’immagini che non hanno padrone, ma che si devono apprendere, sentire, immagini che devono stupirci, ed attraverso questo stupore raggiungere in profondità il senso della nostra esistenza”. Un’amicizia lunga trent’anni, quella tra i due artisti, durata fino a pochi giorni fa. Il maestro dell’Azionismo viennese è scomparso nella notte di Pasqua e Cusumano oggi gli dedica Retablo, mostra che racchiude le immagini di un impianto scenico complesso quanto può essere una vita intera.
Andrea Cusumano
[Palermo, 1973] è artista, performer ed accademico di nazionalità italiana e britannica. E’ stato professore associato al Central Saint Martins, al Goldsmiths College ed al Rose Bruford College di Londra ed ha collaborato con importanti istituzioni di alta formazione, dalla Central School of Speech and Drama, all’University of Washington e alla Open University. Ha presentato sue opere in prestigiosi festival e venues internazionali: Angel Orensanz Centre (New York), Demarco Archive al Fringe (Edimburgo), Bharat Rang Mahotsav e l’India International Centre (New Delhi), Cricoteka (Cracovia), MAK (Vienna), MADRE (Napoli), Orestiadi (Gibellina-TP). PQ Quadriennial (Praga). Dal 1997 è direttore musicale dell’Orgien Mysterien Theater, per il quale ha diretto tutte le prime esecuzioni assolute di Hermann Nitsch. E’ ideatore e direttore artistico di BAM Biennale Arcipelago Mediterraneo; curatore artistico del Letterature Festival Internazionale di Roma per l’edizione 2020 e 2021. Tra settembre 2014 e febbraio 2019 è stato assessore alla Cultura della città di Palermo ed in questa carica ha anche promosso e gestito Manifesta 12 – Il Giardino Planetario e Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. E’ membro del Board of Directors della Fondazione Manifesta 14 Pristina e della Fondazione Orestiadi, è stato tra i fondatori della ESI-European Scenography Initiative e di recente del Laboratorio del Futuro su input del critico e curatore italiano Fabio Cavallucci.
Il percorso nelle sale di Villa Zito è stato impaginato come una sorta di “compendio visivo”, una selezione ampia di opere, documenti e appunti di lavoro che racchiudono il nucleo centrale dei Retablo, e condensano la narrazione del metodo di lavoro. Un percorso all’indietro alla ricerca delle ricerche, raccogliendo i semi poi germinati e quasi sempre, completati dalla messinscena. Teatrali al massimo, già in nuce, nascondono e rivelano, un gioco leggero di sotterfugi, simboli e rimandi visionari. Cusumano ha scelto sette spettacoli, dal suo repertorio di almeno 25 produzioni.
Il Principe
L’ambientazione della stanza Il Principe racconta lo spettacolo omonimo realizzato da Andrea Cusumano a Palermo nel 2014 al Teatro Garibaldi/Unione dei Teatri d’Europa, riscrittura ispirata a Le Baccanti di Euripide e alle performance Theyyam del Nord del Kerala. La narrazione avviene attraverso un Retablo, alcune partiture drammaturgiche, bozzetti dei costumi, topografie e oggetti di scena, fotografie dello spettacolo (di Valerio Bellone).
TRAGÖDIA – La Regina
Installazione sullo spettacolo TRAGÖDIA – La Regina realizzato a Villa Nitti a Maratea nel 2021. Riscrittura della Medea di Euripide, ispirata al teatro delle ombre Tholpavakoothu. Voci: Giuditta Perriera, Valerio Strati, Elisa Parrinello. Musiche di Andrea Cusumano
Le ali della Farfalla
L’ambientazione della stanza Le ali della Farfalla racconta la performance realizzata da Andrea Cusumano nel 2007 all’interno della rassegna Corpus Arte in azione al Museo Madre di Napoli a cura di Eugenio Viola e Adriana Rispoli. La performance era ispirata alla storia di Carl Tanzler (von Kosel) e Elena Hoyos, eclatante caso storico di necrofilia, reinterpretato da Cusumano come metafora del narcisismo e poi trasformato in fiaba. La narrazione sull’immagine e l’elaborazione dell’artista mostrano disegni, oggetti, appunti di scena e “l’oggetto feticcio” da cui è tratto il Retablo.
Retablo
I Retablo sono opere di foto-pittura, con uso di materiali diversi su un supporto narrativo, esito finale della ricerca di Andrea Cusumano sull’immagine a partire dalle performance. I Retablo in questa stanza sono tre, a sinistra Retablo L’amaro credo del mago Cotrone; di fronte Retablo Wigliemo Suite e a destra Retablo Clover’s lost petal.
Ostrakon e Neri
Opere in terracotta e vetro fuso; disegni a pastello su cartoncino nero.
Opere in foto pittura, narrazione delle diverse variazioni intorno al Retablo ispirato alla performance Terre…forme…terre realizzata da Andrea Cusumano nel 2013 all’interno di Incontri/Fes Festival – Fondazione Ducci, Fondacion Esprit de Fes. [Il termine ostrakon indica in greco antico le tavolette e frammenti di ceramica o pietra usati nell’antichità come scheda elettorale, nelle procedure di ostracismo].
SCHEDA MOSTRA
Andrea Cusumano
Retablo
a cura di Agata Polizzi
29 aprile | 26 giugno 2022
[vernissage 28 aprile alle 18]
PALERMO | Fondazione Sicilia | Villa Zito
Via Libertà
Orari: lunedì – domenica 9,30 – 19,30. Chiuso il martedì
Biglietti: 5 euro, ridotto 3 euro
Gratuito per scuole e minori di 18 anni | Visite guidate su prenotazione.
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La personale “Retablo” di Andrea Cusumano, dal 29 aprile in corso a Villa Zito a Palermo, si arricchisce di un capitolo diverso e particolare, che sarà inaugurato giovedì (19 maggio) alle 18,30: alcune opere di Cusumano vengono “nascoste” all’interno della collezione archeologica della Fondazione Sicilia a Palazzo Branciforte, una commistione che innerva un’ulteriore possibilità di dialogo tra presente e passato, una “fantarcheologia” che rinnova la riflessione sul tempo.
Andrea Cusumano
Fantarcheologia
19 maggio | 26 giugno 2022
PALERMO | Fondazione Sicilia
Palazzo Branciforte | via Bara all’Olivella 2
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Presentazione del catalogo della mostra “RETABLO”
La retrospettiva, curata da Agata Polizzi, si arricchisce di un libro/catalogo che è un ulteriore viaggio dentro gli spettacoli: inserito nella collana Cataloghi d’Arte dell’Editoriale Giorgio Mondadori, è dedicato – come l’intera mostra – a Hermann Nitsch, maestro di Andrea Cusumano, scomparso pochi giorni prima dell’inaugurazione. Il catalogo [144 pagine, 25 euro] sarà presentato venerdì 24 giugno alle 18 al Grand Hotel et Des Palmes. Con Andrea Cusumano ne parleranno la curatrice della mostra, Agata Polizzi e lo storico dell’arte Fabio Cavallucci, autore di uno dei testi. Saluti di Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia, e di Benedetto Viola, presidente di Settimana delle Culture. Sarà presente la moglie di Hermann Nitsch, Rita.