Si paventa un danno economico e sanitario
Dopo la seconda interruzione dell’erogazione dell’acqua nei rubinetti della Settima Circoscrizione, si sono levate alte le grida di protesta perchè, per come già si immaginava prima dell’interruzione e avvalorata subito dopo, qualcosa non è andata per come doveva andare. Ovvero non si sa se chi ha disposto la chiusura delle saracinesche che interrompevano il flusso dell’acqua, sia nel Quartiere di Partanna Mondello che di Sferracavallo, aveva fatto i conti con la stato di “salute” delle tubature pubbliche. Più di trent’anni fa era accaduta una cosa del genere, ma subito interrotta perchè il sottosuolo mostrava sorprese con tubazioni rotte e a volte con infiltrazioni di acqua non proprio pulita. Ciò portava che al ripristino dell’erogazione usciva dai rubinetti delle abitazioni e dentro i serbatoi di accumulo acqua color terra rossa.
Ora nel 2024 sembra che non sia cambiato nulla almeno per ciò che riguarda la fuoriuscita di fanghiglia dai rubinetti che ha sporcato scaldabagni, caldaie e serbatoi. Lamentele si sono avute in diverse parti dei Quartieri citati con pubblicazioni nei social di foto che ritraevano lavabi e wc con acqua “cioccolattosa”. Oggi rileviamo, a seguito dell’ultima chiusura e conseguente riapertura dell’acqua, la levata di scudi anche di componenti del Consiglio di Circoscrizione.
Così Vincenzo Raccampo, che ha raccolto le lamentele del Quartiere Mondello e in una nota inviataci:”Ritengo che l’interruzione del razionamento idrico durante il periodo natalizio sia una misura importante e necessaria, soprattutto considerando le esigenze dei cittadini, dei commercianti e delle tante strutture ricettive nelle borgate marinare e zone limitrofe. Molti di loro mi hanno manifestato preoccupazioni legate alla qualità dell’acqua al momento del rientro nel circuito, segnalando che spesso esce con un aspetto torbido e fangoso. Questo non solo crea disagi, ma anche potenziali rischi per la salute pubblica.
È fondamentale che si trovi un equilibrio tra la gestione delle risorse idriche e le necessità dei cittadini, garantendo al contempo una fornitura di acqua pulita e sicura”.
Anche Massimo Vescovo ha ritenuto che le lamentele che gli sono arrivate dal Quartiere di Sferracavallo sono degne di attenzione: “ Anche se è solo un giorno a settimana
Il disagio è enorme, visto i numerosi locali e strutture alberghiere ricadenti nella zona
Il disagio si estende anche agli abitanti che anche il giorno successivo devono aspettare diverse ore prima che il circuito vada in pressione.
Un disagio molto grave che va risolto nell’immediatezza”.
Stesse lamentele provengono, tramite Salvo D’Asta, da Vergine Maria.
Giuseppe Fiore che ha fatto sue le lamentele dei colleghi e dei cittadini anche per gli allarmi per la salute, ha scritto una nota al Sindaco e all’Amministratore Unico di Amap S.p.A.
Nella sua missiva Fiore puntualizza la rilevanza turistica del territorio e la presenza anche di numerosi operatori commerciali e turistici.
Inoltre:” nella considerazione che il periodo natalizio rappresenta un momento cruciale per il settore turistico e commerciale, con un notevole incremento di visitatori e attività che richiedono una fornitura continua e adeguata di acqua; stante, altresì, le segnalazioni pervenute dai cittadini residenti in alcuni quartieri circa la fuoriuscita di acqua torbida, assolutamente non fruibile, alla riapertura del circuito, si chiede, cortesemente, di valutare la possibilità di interrompere il razionamento idrico nel territorio della Settima Circoscrizione durante le festività natalizie.
L’interruzione del razionamento potrebbe infatti contribuire significativamente al benessere dei residenti e degli operatori economici locali, migliorando la qualità della vita e l’immagine del nostro territorio”.
Fiore per dare maggiore incisività alla richiesta si è raccordato con il proprio leader politico, Edy Tamajo che già ha “immediatamente contattato” l’Amministratore unico di Amap Giovanni Sciortino “per approntare un piano di razionamento che cerchi di risolvere un problema che sta a cuore a tutta la cittadinanza, ma che partendo dalla natura economica può rischiare di diventare sanitario”.