Poco distante dalle monumentali statue dei Mori che adornano la facciata di Porta Nuova, su cui capeggia la cupola di maioliche con l’aquila simbolo della città, sorge Danisinni. L’antico quartiere, la cui storia si mescola alla leggenda, è oggi scenario di una rivoluzione artistica e sociale che prende il nome di Rambla Papireto. Il progetto di rigenerazione urbana e inclusione sociale in chiave artistica è stato ideato dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, e realizzato con il sostegno del Comune di Palermo nell’ambito della valorizzazione del percorso arabo-normanno (patrimonio Unesco) in cui Danisinni rientra, e delle iniziative ‘Palermo Capitale dei Giovani 2017’.
A collaborare al progetto tre associazioni, tra le più attive in campo sociale e artistico a Palermo: CaravanSerai, Circ’All e NEU, a cui è stata affidata la conduzione di laboratori di street art e circo sociale destinati ai giovani del quartiere e agli studenti dell’ABA. Ai soli allievi dell’Accademia sono invece rivolti i laboratori di comunicazione diretti da NEU, finalizzati alla promozione dell’intero progetto attraverso i nuovi canali di comunicazione e una campagna crowdfunding.
Martedì 9 maggio, il primo laboratorio di street art ha dato il via al progetto. I bambini del quartiere hanno incontrato gli studenti dell’Accademia che, guidati dagli artisti muralisti di Caravanserai, hanno dipinto a quattro mani su grandi fogli di carta, dando vita alle prime colorate creazioni. Un inizio dal forte impatto emotivo che si appresta a tratteggiare la storia di un quartiere deciso a cambiare. Complessivamente gli incontri saranno 16, otto per ciascun laboratorio, della singola durata di due ore, e si concluderanno il prossimo giugno.
Sulla pagina Facebook di Rambla Papireto e DanisinniLab sarà possibile consultare il calendario degli incontri e seguire passo dopo passo le evoluzioni di questo spettacolare progetto.
L’obiettivo è portare bellezza in un quartiere altamente disagiato che paga lo scotto di un’emarginazione sociale in atto da anni, causata da condizioni di deprivazione e di svantaggio economico, bassa scolarizzazione e alto tasso di disoccupazione. Il coinvolgimento degli abitanti, soprattutto dei giovani, mira a risvegliare in loro il senso del bene comune e dell’appartenenza attraverso l’arte. Riscoprendo la propria bellezza Danisinni potrà riscattare una storia personale antica e dimenticata, da condividere poi con il resto della città che poco conosce questo piccolo atollo verde sorto secoli fa sul letto del fiume Papireto. «Sarà una grande opera d’arte collettiva – spiegano i professori Valentina Console ed Enzo Patti, docenti dell’Accademia e ideatori del progetto
– a cui prenderanno parte allievi, docenti, artisti che hanno dato la propria disponibilità, in collaborazione con ragazzi delle scuole cittadine e del territorio di Danisinni. E’ necessario infatti, non soltanto rendere bello e interessante per i turisti questo luogo, ma lanciare un forte segnale di rinascita e di apertura di uno scambio cittadino intorno a questa piazza».
Rambla Papireto è l’evoluzione di un processo visionario avviato nel 2015 con DanisinniLab dall’Accademia di Belle Arti di Palermo. Il progetto, ideato dalla professoressa Valentina Console con gli allievi del corso di Scenografia, è riuscito a trasformare in orti sociali e fattoria a uso della comunità la naturale depressione della piazza, con i suoi terreni abbandonati circondati da case costruite intorno. Un polmone verde, restituito alla sua antica vocazione, di ben diecimila ettari di terreno donati, in comodato d’uso alla Parrocchia Sant’Agnese, dalla professoressa Angela La Ciura, docente dell’Accademia e storica dell’arte.
A distanza di due anni, il progetto Rambla Papireto, ideato dai professori Valentina Console ed Enzo Patti, riavvia il processo di rigenerazione urbana ai Danisinni, grazie al sostegno del Comune di Palermo e del direttore dell’Accademia di Belle Arti, il professore Mario Zito.
Il quartiere si avvia a essere un incubatore sociale, culturale e artistico unico in cui gli abitanti diventano protagonisti, imparando a confrontarsi e a progettare con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, i suoi docenti e gli artisti che hanno sposato l’iniziativa. Un percorso pensato e costruito in accordo con la parrocchia Sant’Agnese e la Confraternita dei Danisinni, punti di riferimento della comunità, che vedono in queste iniziative una possibilità di riscatto collettivo, ma anche un’opportunità lavorativa per i giovani del quartiere e gli studenti.
«L’arte non è uno specchio cui riflettere il mondo, ma un martello con cui scolpirlo», così diceva Vladimir Majakovskij.
Rambla Papireto è infatti l’incipit di un processo virtuoso e creativo che mira alla trasformazione del quartiere, con la sua piccola piazza e le case a grappolo, in galleria d’arte a cielo aperto; residenza d’artista che possa ospitare giovani studenti dell’Erasmus e artisti stranieri; laboratorio culturale e luogo di eventi che coinvolga la città; ma anche percorso turistico-artistico, quando sarà completata l’opera di recupero e ripristino dello storico collegamento arabo-normanno tra Palazzo Reale e lo splendido Castello della Zisa, che passa proprio per Grotta Danisinni