lunedì, 25 Novembre 2024
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R/G di Giuseppe Massa: il 15 e 16 giugno alla Sala Perriera. All’interno un omaggio a Scaldati

liberamente ispirato al Romeo e Giulietta di William Shakespeare traduzione in siciliano e adattamento Giuseppe Massa

Chi sono Romeo e Giulietta oggi? Quale altra rilettura di questo classico senza tempo possiamo offrire allo spettatore? È nelle contraddizioni del contemporaneo, nelle sue ferite, che la ricerca del regista e drammaturgo Giuseppe Massa affonda. Il 15 e 16 giugno alle ore 21:00 debutta alla Sala Perriera, Cantieri Culturali della Zisa (via Paolo Gili 4, Palermo), R/G adattamento con traduzione in siciliano di Giuseppe Massa, liberamente ispirato al ‘Romeo e Giulietta’ di William Shakespeare, una produzione Sutta Scupa. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, prenotazioni su eventbrite.

Confini e migrazioni, faide sociali, contaminazioni culturali sono le cifre di questo spettacolo multilingue come lo sono quelle delle attrici e degli attori non professionisti coinvolti a partire dal laboratorio teatrale avviato a maggio. Il lavoro di Giuseppe Massa prende vita, come sempre, da una ricerca sociale, da un lavoro sul territorio e dai suoi protagonisti per una riscrittura del vero, che porta sulla scena cortocircuiti e possibilità del nostro reale. «Omnia vincit amor: et nos cedamus amori» «L’amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all’amore»), proprio come suggerisce il verso virgiliano delle Bucoliche, Giuseppe Massa ricorre al tema dell’amore che non si arrende davanti a nessun ostacolo, neppure la morte, ne usa l’ineluttabile potenza che può riscattarci da un destino di informe solitudine
esistenziale, segnato da egoismo, prevaricazione e odio. Tradizione e contemporaneità si incontrano, scontrano e fondano in questa riscrittura che porta dentro l’arte del teatro delle ombre quanto il pop- elettronico del brano inedito ‘L’Usignolo’ di Dario Mangiaracina (La Rappresentante di Lista), un omaggio al grande Franco Scaldati, con un estratto di ‘Indovina Ventura’ che musica lo scambio amoroso di due singolari personaggi ispirati a Romeo e Giulietta.

Uno spettacolo che nasce da uno spazio di sperimentazione avviato all’interno del percorso laboratoriale, diretto dallo stesso regista con la collaborazione dell’attrice Simona Sciarabba, con giovani cittadini italiani migranti di seconda generazione, e persone in emergenza abitativa ospiti del Centro Diaconale La Noce – Valdese, partner del progetto: Leslie Assie Habibou Colley; Lucia Cusimano; Vincenzo Lo Nano, Dorcus Mantepa; Memory Mutanuka; Victory Obukata; Daouda Tourè; Martina Vella. Protagonisti attivi
con le voci delle proprie geografie territoriali e umane, nella messa in scena convivranno difatti l’inglese arcaico, il siciliano, l’italiano e le lingue africane. Una compagnia ‘temporanea’, transgenerazionale e transculturale che reciterà al fianco di professionisti come: Aurora Quattrocchi e Serena Barone nel ruolo dei due protagonisti; Paolo Di Piazza; Simona Sciarabba e Nancy Trabona. Direzione del suono e maestro d’ombre, Aurelio Ciaperoni. Luci a cura di Gabriele Giannetto; Gian Matteo Marie, aiuto scenografo; Lia Ceravolo, assistente alla regia; Elena Amato, assistente alla produzione; Rossella
Puccio, ufficio stampa e comunicazione / foto e video di scena.

R/G è stato realizzato con il sostegno dei fondi OttoxMille Valdesi, con il contributo dell’assessorato Turismo Sport Spettacolo Regione Siciliana; il supporto del Centro Diaconale La Noce Valdese di Palermo e di Curva Minore. Media partner: VediPalermo. Per informazioni e prenotazioni si può visitare la pagina della compagnia Sutta Scupa e i canali social (facebook e instagram) @suttascupa; telefono: 328.1994475.

NOTE DI REGIA | GIUSEPPE MASSA
Chi sono Romeo e Giulietta oggi? Quali attori possono dare (nuova) vita a queste due icone del teatro e, più in generale, della cultura occidentale? Che significato hanno ancora per noi
(materialisti, cinici, piccolo borghesi, post-ideologici, disillusi…) le parole del Bardo in una civiltà al tramonto? Possono assumere nuovo senso e significato le liriche di Shakespeare? Come rappresentare il dramma dei drammi? Come esplicarne la trama, spesso ridondante, quasi cinematografica, agli occhi di un contemporaneo? Attaccati alla vita, a una finta gioventù, impegnati a renderla infinita, con avidità, riusciamo ancora a credere nell’amore? Ho scelto di far coincidere questa ricerca teatrale con un percorso dal forte carattere sociale. A una compagnia multiculturale e transgenerazionale formata da attori, immigrati e cittadini in emergenza abitativa, affido il compito di portare in scena questo primo confronto con Romeo e Giulietta. Il conflitto generazionale alle sue estreme conseguenze. Attraverso il multilinguismo la volontà di dare nuova linfa sonora e significante alle parole seicentesche. Nella messa in scena convivranno l’inglese arcaico, il siciliano, l’italiano, le lingue dell’Africa. Ho cercato di far collimare gli stilemi della contemporaneità con la tradizione. L’idea di R/G nasce durante il periodo pandemico, dopo aver attraversato per due anni, in lungo e largo, il buio, l’assenza di luce. L’incontro con Aurelio Ciaperoni mi ha dato la possibilità di confrontarmi con la tradizione del teatro delle ombre e di
portar alla luce questa particolare rilettura del ‘Romeo e Giulietta’. In una società occidentale dove trionfa l’individualismo più becero, l’amore è l’unico atto politico e rivoluzionario possibile.
Al di sopra di tutto, più forte del potere, dei soldi e della morte stessa.

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