Oltre un centinaio di docenti sta partecipando a un in sit-in davanti alla sede della Prefettura di Palermo contro il piano di immissioni in ruolo della ‘Buona scuola’. Gli insegnanti chiedono al governo di aprire un tavolo interistituzionale per fermare ‘l’esodo’ di docenti dalle scuole del Sud a quelle del Nord.
I manifestanti hanno striscioni con scritto “Mobilità farsa è esodo di massa” e cartelli con indicate le destinazioni delle scuole del Nord dove sono stati assunti a tempo indeterminato. La protesta è stata indetta dal ‘Comitato 8 mila esiliati Fase B Gae’, nato pochi mesi fa, per denunciare ‘l’anomalia di una riforma, quella della Buona Scuola, che ha spedito al Nord gli insegnanti del Sud con i punteggi più alti e iperspecializzati pur in presenza di posti disponibili nelle scuole del Mezzogiorno”.
Secondo i manifestanti su 8 mila docenti immessi in ruolo nelle scuole del Nord, 5 mila sono siciliani e fino a due anni fa hanno insegnato negli istituti dell’Isola.
“Siamo allarmati per le modalità con cui si stanno svolgendo le procedure di individuazione delle sedi di titolarità di migliaia di insegnanti neoassunti con la cosiddetta ‘Buona Scuola’”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Scuola, Barbara Evola che, questa mattina, in rappresentanza del Comune di Palermo e di Anci Sicilia, ha partecipato alla mobilitazione del personale docente che si è tenuta in via Cavour, davanti alla sede della Prefettura.
“Sono circa 7 mila i docenti, in prevalenza ultra quarantenni e cinquantenni, che saranno sradicati dalla loro terra e costretti ad andare al Nord per ricominciare, lontano dai propri cari. Questo esodo forzato – ha continuato l’assessore Evola – avrà ripercussioni gravissime sulle loro vite e per tutta l’Isola che dovrà dire addio a una preziosissima risorsa umana ed economica”.