Ha già preso il via il XXXVII Festival Organistico di San Martino delle Scale: il giovane, ma già con fama internazionale, organista tedesco Sebastian Heindl ha inaugurato la Rassegna che quest’anno conta sei serate. Nella Basilica Abbaziale l’organista berlinese si è cimentato in un programma che, partendo dalla tradizione vivaldiana, con la trascrizione bachiama del concerto in la minore per due violini, ha continuato con il Concerto italiano di J.S. Bach, per approdare all’intima cantabilità del Preludio fuga e variazioni di C. Franck e chiudere il programma con la monumentale prima Sonata di F.Mendelsshon B.
L’organista ha evidenziato una solida formazione tecnica e ha messo in evidenza le caratteristiche timbrico-foniche dell’Organo: brillante nel repertorio barocco, religioso ed accorto nell’Autore francese, deciso e lirico nella Sonata di Mendelsshonn.
Il bis di rito con la famosa Toccata dalla V Sinfonia di Widor. Presenti per l’Amministrazione comunale gli Assessori Romano (Turismo) e La Corte (Economia e Finanze).
Il Festival continua anche questo fine settimana con l’Organo ed il Coro Kemonia e con il Gruppo di Musica antica Il Disinganno.
I concerti saranno sempre nella Basilica Abbaziale con inizio alle ore 21,00.
Il Festival nasce negli anni Ottanta per valorizzare l’Organo elettrico presente nella Basilica Abbaziale. Con la costruzione del nuovo Organo sinfonico a tre tastiere con trasmissione meccanica, costruito dalla ditta Mascioni di Cuvio nel 2003, il Festival si rinnova nei contenuti e nella qualità sia nella programmazione artistica, sia nella scelta dei gruppi e dei musicisti impegnati. Il leit-motiv è stato sempre la presenza dell’Organo principalmente come strumento solista, ma anche come accompagnamento ad altri strumenti, voci, piccoli ensembles, sino a confrontarsi con le grandi sonorità dell’Orchestra Sinfonica: numerosi sono stati i brani per Grand’Organo ed Orchestra che si sono proposti nella programmazione artistica. Quella del Festival è l’occasione per presentare al pubblico una letteratura poco frequentata, in un luogo, come la Basilica Abbaziale benedettina di San Martino delle Scale, che favorisce l’ascolto e la riflessione con la sua ineguagliabile acustica.
Il Festival si pone, dunque, tra le principali manifestazioni turistico-culturali del territorio monrealese consolidandosi negli anni per il numero delle edizioni (XXXIV); esso ha avuto sempre una sua continuità, anche quando i concerti si sono spostati nel chiostro per i lavori di ristrutturazione e di restauro della Basilica. La presenza degli artisti internazionali non è mancata: organisti francesi, spagnoli, finlandesi, americani; Orchestre sinfoniche e da camera; Cori da camera, Gruppi di ottoni, Strumenti antichi, Solisti hanno arricchito sempre il Festival rendendolo un appuntamento turistico-culturale di spicco ed atteso.
Il sindaco Alberto Arcidiacono ha riconosciuto la manifestazione come rilevante tra quelle presenti nel territorio monrealese, inserendola nel piano di rilancio che l’Amministrazione sta mettendo in atto per la città normanna sostenendo e potenziando le attività che attraggono visitatori e nel contempo mantengono un rilievo culturale adeguato alla storia di Monreale.
Organizzazione: Monastero di San Martino delle Scale – Comune di Monreale. Direttore Artistico: Giovan Battista Vaglica.