venerdì, 22 Novembre 2024
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Promesse disilluse, zone abbandonate: un disco che ripete la stessa musica

Prosegue la mobilitazione dell'Associazione Comitati Civici, presieduta da Giovanni Moncada, nei confronti di una città "sola", quella Palermo della cultura, che si vede immersa in cumuli di rifiuti ed indifferenza

Palermo come città bella ma sporca, è un binomio caratteristico che va avanti da troppo tempo. Manifestazioni per la cura dell’ambiente, per il rispetto del senso civico e per azioni che tutelino la salute di un’intera comunità, sono rimaste teoriche; la realtà è quella che racconta Giovanni Moncada, presidente dell’Associazione Comitati Civici di Palermo: una città che in principio vuole cambiare, ma al momento di agire si tira indietro, posta anche di fronte all’indifferenza delle istituzioni.

Emblematico il tal senso l’esempio del progetto “Gallo Garden” : una sana iniziativa che ha visto nel maggio del 2018 la creazione di un orto urbano in vicolo Gallo a Ballarò per la gioia soprattutto dei più piccoli. Da quel momento in poi si sono susseguiti articoli sui giornali, foto di rito per l’inaugurazione di un’opera bella e meritoria che poteva dar lustro ad un quartiere da tempo trascurato.

A quasi un anno da quel momento, la situazione è ben diversa: il sito è abbandonato, è diventato un deposito di sfabbricidi e ingombranti, ricoperto da sterpaglie. Dell’orto nessuna traccia. La domanda sorge spontanea: cosa è successo? Possibile che tutto venga abbandonato appena si spengono i riflettori? 

A quanto pare i riflettori sono spenti da tempo anche in via Imera, nel tratto che costeggia la futura stazione della metro.
Il muro adiacente lo stretto marciapiede, impraticabile a causa dei rifiuti ingombranti perennemente scaricati lungo l’intero percorso, risulta visibilmente inclinato e deteriorato. Gli alberi piantati sulla stretta striscia di marciapiede sul livello superiore della strada, su cui si affaccia la scuola “Bonfiglio”, sembrano in procinto di abbattersi sulla strada sottostante.

Non stupisce neanche più la sporcizia, i frigoriferi abbandonati per la strada o i residui di una pratica “discutibile” come quella della vampa di S.Giuseppe, che ha contribuito a smantellare l’asfalto.

A questi scenari si sostituiscono quelli di quartieri abbandonati in cui la mancata raccolta di rifiuti provoca sporcizia e degrado. Un disservizio segnalato in via Tenente Ingrao, in cui il mancato ritiro della plastica mercoledì scorso, ha provocato grossi disagi ai residenti.

Stesso copione in via Catania, in cui si richiede il ripristino del servizio regolare di svuotamento dei cestini e di rimozione dei rifiuti illecitamente abbandonati da incivili.

Le tasse sui servizi pubblici aumentano, ma i servizi offerti ai cittadini sono pressoché inesistenti. Bisogna riflettere, cambiare ed agire prima che la situazione diventi insostenibile.

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