Probabilmente non tutti sanno che le coste siciliane sono piene di postazioni militari fortificate a prova di bomba, dette anche casematte, molte delle quali furono costruite durante il secondo conflitto mondiale, quindi tra il 1940 e il 1943, allo scopo di fronteggiare possibili invasioni di nemici provenienti dal mare. Il gruppo Palermo Pillbox Finders, composto da ricercatori e storici impegnati nell’individuazione delle casematte, in collaborazione con BCsicilia, associazione dedita alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali, hanno dato vita al Progetto “C.E.R.CA.MI” (Censimento e Rilevamento Casematte Militari) con l’obiettivo di censire e rilevare i bunker della Seconda Guerra Mondiale del territorio siciliano.
In pratica, il censimento avviene attraverso la localizzazione territoriale delle postazioni, studiandone il grado di conservazione e l’interesse storico-architettonico che le stesse presentano, e via via i vari risultati vengono resi noti attraverso varie forme di divulgazione, compreso il coinvolgimento in veri e propri tour rivolti a cittadini e turisti che mostrano un interesse sempre più crescente all’argomento.
All’esigenza del censimento, nato per rilevare queste postazioni militari locali, si unisce l’importanza che le stesse stanno acquisendo in questi ultimi tempi nel contesto socioculturale. Pertanto, durante le ultime perlustrazioni, i ragazzi di Palermo Pillbox Finders hanno realizzato, a proprie spese, dei veri e propri cartelli informativi, posizionandoli (per poi rimuoverli subito) simbolicamente accanto alcune postazioni militari, tra cui quella di Mondello-Valdesi. L’utilizzo simbolico di questa cartellonistica è volto, oltre alla conoscenza per i cittadini e i turisti, anche a sensibilizzare le istituzioni ad una maggiore tutela delle casematte e, ove possibile, ad un riuso alternativo che possa rendere fruibile questi luoghi, molti dei quali regalano panorami mozzafiato.
«Il cartello che abbiamo preparato è il primo in Italia per la segnalazione turistica di postazioni militari – ha dichiarato al GCPress Michelangelo Marino di Palermo Pillbox Finders –. Il nostro gruppo nasce dall’unione di alcuni appassionati di storia militare che sperano in una riqualificazione delle postazioni militari, perché facenti parte, appunto, della nostra storia. Già da tempo, in alcuni paesi del nord Europa i cartelli già esistono, pertanto il nostro augurio è vederli davanti le postazioni, e che ciò venga realizzato dalle istituzioni, in quanto trattasi di indicazioni di beni storici».
Tra i fortini resi fruibili, vi è quello di Isola delle Femmine dove periodicamente vengono organizzate delle visite guidate con approfondimenti storici e dove, prossimamente, potrebbero anche approdare gli studenti per alcuni eventi realizzati con le scuole. «Auspichiamo – conclude Marino – che le segnaletiche, se apposte, divengano una prassi. Infine, stiamo preparando un vero e proprio itinerario storico culturale da proporre al comune, anche con l’uso di cartellonistica».