Lo studio PREVASC si propone di esaminare lo stato di salute cardiovascolare di un
campione di 2.000 italiani di età superiore a 65 anni, mediante visita cardiologica,
elettrocardiogramma ed ecocardiografia
La rilevazione, prevista in 10 Regioni, arriva in Sicilia grazie alla collaborazione tra
ISMETT, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione,
Associazione Avicenna, SICGe – Società Italiana di Cardiologia Geriatrica e Italian
Alliance for Cardiovascular Rehabilitation and Prevention – ITACARE-P, con il
sostegno di Edwards Lifesciences Italia, General Electric Healthcare e Mortara
Ed ha preso il via a Isnello (Palermo) la terza tappa, dopo Montoro (Avellino) e San’Arcangelo (Potenza), dello studio nazionale PREVASC (PREvalenza delle
malattie cardioVASColari), che si propone di esaminare lo stato di salute cardiovascolare degli Italiani over 65, attraverso una rilevazione su un campione di duemila concittadini in questa fascia d’età.
La tappa, battezzata “Il Cuore di Isnello”, è in corso presso l’Aula Centro Sociale, grazie
all’impegno dell’Associazione Avicenna e degli specialisti cardiologi dell’ISMETT e di altre
Istituzioni sanitarie, che prestano collaborazione a SICGe e Italian Alliance for Cardiovascular Rehabilitation and Prevention – ITACARE-P, promotori dello studio PREVASC, con il sostegno di Edwards Lifesciences Italia, General Electric Healthcare e Mortara.
«Le malattie cardiovascolari sono un problema importante per la salute della popolazione
occidentale, ad esse sono associate un’elevata morbilità, un’alta mortalità e costi sanitari
considerevoli», dichiara Francesco Clemenza, consulente presso l’Unità di Cardiologia Clinica, ISMETT, Palermo e Presidente Associazione Avicenna. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), infatti, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 44 percento di tutti i decessi. In particolare, la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte per malattia in Italia, rendendo conto del 28 percento di tutti i decessi, mentre gli eventi cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13 percento, dopo i tumori.
Ancora l’Iss sottolinea come chi sopravvive a un attacco cardiaco diventi un malato cronico; la malattia modifica la qualità della vita e comporta notevoli costi economici e sociali: in Italia la prevalenza di cittadini con invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e circa un quarto della spesa farmaceutica nazionale è destinata a prodotti per il sistema cardiovascolare.
«La prevalenza delle malattie cardiovascolari aumenta significativamente a partire dai 60 anni; tuttavia, dati puntuali sulla loro prevalenza scarseggiano in Italia», continua Caterina Gandolfo, Direttore dell’Unità di Cardiologia interventistica, ISMETT, Palermo «Stiamo parlando delle malattie ischemiche, come l’infarto acuto del miocardio e l’angina pectoris, e delle cosiddette malattie strutturali del cuore, come quelle delle valvole cardiache, tra cui la stenosi aortica e l’insufficienza mitralica. Se infarto e angina sono conosciuti dalla maggior parte dei cittadini, altrettanto non si può dire delle malattie valvolari».
In base ai dati dell’associazione di pazienti Cuore Italia, le malattie delle valvole cardiache interessano un milione di persone nel nostro Paese, circa il 10 percento della popolazione con più di 65 anni, la fascia più colpita, con un impatto sulla salute e sulla qualità di vita importante, perché soprattutto nelle persone in età avanzata, queste malattie sono più spesso gravi e invalidanti. Generalmente, inoltre, queste malattie sono poco conosciute e “trascurate”: solo il 6,2 percento degli Italiani over 60 se ne preoccupa, rispetto al 41,5 percento dei tumori o al 28,7 percento della malattia di Alzheimer, nonostante le forme più gravi abbiano una prognosi fortemente negativa, simile a quella di molti tumori.
“Ritengo l’iniziativa promossa da SICGe e ISMETT molto significativa. La prevenzione è lo
strumento più importante per monitorare l’incidenza delle malattie cardiovascolari, che
rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese. Tenere sotto controllo i fattori di rischio di certe cardiopatie contribuisce al miglioramento degli stili di vita e all’adozione di quelle buone prassi necessarie per la tutela della salute. Ringrazio tutti gli organizzatori, e in particolare il Dott. Clemenza, per aver incluso la popolazione di Isnello come campione di studio in questa iniziativa che consentirà di sottoporsi gratuitamente a delle visite medico-specialistiche importanti” conclude Marcello Catanzaro, Sindaco di Isnello.
LO STUDIO
«Si tratta di uno studio trasversale, basato sulla popolazione, uno dei più ampi mai effettuati nel nostro Paese, che sarà condotto in 10 comuni di altrettante regioni italiane, scelti per dimensioni e popolazione, intorno ai 2-3mila abitanti, onde permettere una più efficace prevenzione di comunità.
I partecipanti sono sottoposti gratuitamente a visita cardiologica, elettrocardiogramma ed
ecocardiografia», spiega Alessandro Boccanelli, Vicepresidente SICGe – Società italiana di
cardiologia geriatrica e coordinatore dello studio.
Lo studio PREVASC durerà fino alla fine del 2022.