venerdì, 22 Novembre 2024
spot_img
HomePalermoPresentato il progetto di educazione civica "Facciamo squadra" rivolto ai bambini della...

Presentato il progetto di educazione civica “Facciamo squadra” rivolto ai bambini della scuola elementare

Si è tenuta oggi nella Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile, la conferenza stampa di presentazione del progetto di educazione civica sui servizi pubblici comunali “Facciamo squadra”, inserito tra le iniziative di Palermo Capitale della Cultura, destinato ai bambini della quarta e quinta elementare. Il progetto è stato avviato già nell’ottobre del 2017 dal Comune di Palermo in collaborazione con le società partecipate e con l’ l’A.I.D.C., l’Associazione Italiana Dottori e Commercialisti.

All’incontro erano presenti il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alla mobilità Iolanda Riolo, la responsabile del servizio delle attività rivolte alla scuola dell’infanzia Maria Rita Como, le aziende partecipate RAP, AMAT, AMAP, SISPI e il comandante della Polizia Municipale Gabriele Marchese.

Ad aprire l’incontro, l’assessore alla Mobilità Iolanda Riolo che ha presentato l’iniziativa,  attraverso slide, spiegando l’intento del progetto.

Da un paio di mesi la presentazione del progetto è stata condivisa in rete al link bit.do/servizipubblicipalermo. Le slide contengono un elenco organizzato di informazione sui servizi pubblici erogati.

Per l’assessore Riolo: «Oggi facciamo squadra deve essere il motto di tutta la città. Il Comune è come un grande albero i cui rami rappresentano i suoi servizi pubblici. La città – ha aggiunto – è come la nostra casa e le strade sono i corridoi. È importante trasmettere anche ai bambini l’amore per la città intesa come luogo da rispettare facendo in questo modo aumentare in loro la consapevolezza a tematiche molto importanti».

La Riolo ha, inoltre, sottolineato l’importanza della creazione di valori e l’accrescimento della cultura della collettività che porta ad un interconnessione tra tutti coloro che ne fanno parte.

Il progetto verrà svolto nelle classi quarte e quinte della scuole primarie, ogni volontario dovrà spiegare ai bambini, attraverso l’utilizzo di slide e giochi, cosa c’è dietro, a livello civico, ad ogni gesto della vita quotidiana.

Dopo l’intervento dell’assessore ha preso la parola Marina Lo Monaco, responsabile della comunicazione della Rap, la quale ha fatto una panoramica del lavoro che si dovrà attuare, attraverso il progetto che riguarderà sopratutto la raccolta differenziata.

A seguire l’intervento di Mariella Rosi, portavoce dell’AMAT, che ha parlato di bike e car sharing e di quanto sia importante la correttezza dei cittadini per il buon funzionamento dei servizi di trasporto pubblico.

Gabriele Marchese, comandante della Polizia Municipale, ha focalizzato il suo intervento sulla sicurezza stradale e di quanto la figura del vigile urbano sia da considerare in un ottica educativa. Infatti, proprio gli agenti di PM hanno il compito di aiutare il cittadino ad un corretto comportamento civico.

Il risparmio delle risorse idriche, argomento centrale nel progetto di educazione civica, è stato oggetto dell’intervento della biologa Antonella Cicala che, insieme alla collega, Raffaella Ferrara di AMAP stanno avviando alcune attività di sensibilizzazione rivolte agli studenti sui tempi dell’acqua e del risparmio della stessa.  Altro intervento che verte sul risparmio è stato quello di Marco Novare di AMG.

Prima della conclusione l’assessore Riolo ha ripreso la parola ricordando l’estensione della banda larga che ha messo in comunicazione l’intera città.

A chiudere la conferenza, il sindaco Leoluca Orlando, il quale ha manifestato il proprio entusiasmo per il progetto, in quanto questo tipo di attività rispecchiano a pieno il senso della comunità. Per il sindaco, Palermo Capitale della Cultura non significa solo prestare attenzione all’arte ma creare valori comuni, d’altronde il verbo cultura deriva dal latino “colĕre ” ovvero “coltivare” quindi creare valori e aver cura dei cittadini. «Palermo – ha dichiarato Orlando – è l’unica città d’Italia ad avere il car sharing elettrico per disabili, il nostro intento è unire anche nelle diversità fisiche e culturali, vogliamo promuove un turismo accessibile, bisogna uscire dall’individualismo esasperato a cui siamo stati da sempre abituati».

A margine della conferenza, abbiamo chiesto all’assessore Riolo, qual è il motivo per cui il progetto non è stato esteso anche ai ragazzi di scuola media inferiore: «In realtà – ha dichiarato in esclusiva al GCPress la Riolo – l’intento originario era questo, ma l’assessorato alla scuola ci ha consigliato di avviare il progetto con studenti più piccoli per poi, una volta avviato il programma, estenderlo anche a quelli più grandi. Comunque – conclude l’assessore -, il fine rimane quello di far acquisire ai giovani una consapevolezza civica.

CORRELATI

Ultimi inseriti