Palermo 29.06.2016 – NO MAFIA MEMORIAL, non solo memoria, ma anche futuro, una storia da scrivere assieme: così oggi, all’Auditorium Rai di Palermo, è stato presentato alla stampa il laboratorio memoriale della lotta alla mafia, istituito dal Comune di Palermo, su progetto del Centro Impastato. All’incontro erano presenti il Sindaco Leoluca Orlando, il Presidente del Centro Impastato Umberto Santino, i rappresentanti dei due partner del Memoriale, rispettivamente per la Rai Vincenzo Morgante e Salvatore Cusumano, per Banca Popolare Etica Claudia Ciccia.
Un museo, ma in realtà molto più: NO MAFIA MEMORIAL è uno spazio educativo, di informazione e comunicazione, documentazione e studio. «Vogliamo costruire qualcosa che sia a Palermo, ma che vada anche oltre Palermo. – ha detto Umberto Santino – Un progetto costruttivo e di ricerca, che si avvale del contributo di tanti studiosi e collaboratori e che promuova il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini».
L’intento, dunque, di NO MAFIA MEMORIAL, che verrà inaugurato probabilmente nella primavera del 2017 e che avrà sede a Palazzo Gulì, è quello di raccontare e far rivivere, attraverso documenti d’archivio, atti giudiziari e fotografie, la storia del fenomeno mafioso, dalle origini fino ai giorni nostri, offrendo una chiave di lettura del presente.
«La creazione di questo spazio è parte di un più ampio percorso, fatto in sinergia con tutti coloro che si sono sempre impegnati nella lotta alla mafia, attraverso iniziative concrete, ma anche attraverso la raccolta di materiali, documentazione e carteggi» – ha sottolineato il Sindaco Orlando.
L’idea del memoriale-laboratorio, lanciata undici anni fa, divenuta progetto con la delibera della Giunta Comunale del dicembre del 2015, adesso è una realtà, che avrà le sue radici nel territorio.
Il percorso museale, ospitato nelle sale al piano nobile di Palazzo Gulì, si articolerà in due tipologie: percorso espositivo/multimediale, con postazioni interattive e tecnologie digitali, e percorso storico, caratterizzato da tutte le ricerche del Centro Impastato, che al Gruppo di lavoro, fatto da soci e collaboratori, affiancherà un Gruppo di consulenza, formato da giornalisti specializzati. Un museo, quindi, smart e moderno, che mira a coinvolgere emotivamente i visitatori: le postazioni multimediali, infatti, saranno caratterizzate da un sistema di video proiezioni, in grado di reagire al movimento, proiettando sul pavimento o sulle pareti immagini, filmati di cronaca e inserti didascalici o di avvenimenti significativi.
Le altre sale del Palazzo, invece, saranno finalizzate allo studio individuale e di ricerca di gruppo, con una connotazione più didattica: biblioteca, emeroteca, cineteca e archivi.
«Sul versante dell’informazione e della comunicazione, la Rai non può che aderire a questa iniziativa mettendo a disposizione del progetto documenti e materiali» ha affermato nel corso della conferenza il direttore Tgr RAI Vincenzo Morgante.
Nasce, dunque, a Palermo, un nuovo spazio, che si propone di inserirsi attivamente all’interno della comunità, contribuendo, soprattutto a livello educativo, ad un maggiore sviluppo del senso civico e dei diritti nella lotta contro la mafia.