Sport, cinema, cultura e temi sociali, da ben 39 edizioni, sono il fulcro della manifestazione cinematografico-sportiva più antica del mondo, lo ‘Sport Film Festival‘, che si svolgerà dal 9 al 14 dicembre 2018 e prevederà la proiezione di film a tema sportivo e sociale.
La kermesse è stata presentata questa mattina a Villa Niscemi, a Palermo, alla presenza, tra gli altri, dell’ideatore e promotore del Festival, Vito Maggio, del direttore artistico della Rassegna, Roberto Marco Oddo, del consigliere comunale Giulio Cusumano, del Console Davide Farina, del presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) della provincia di Palermo, Stefano Saitta e del presidente AMSD-FMSI Palermo, Giuseppe Virzì.
A questa edizione dei record, hanno aderito 104 nazioni, provenienti dai cinque continenti con oltre 1700 film iscritti suddivisi in 4 sezioni (corti, lungometraggi, Paralympic e Football Film) e 13 categorie per ciascuna delle quali sono previste 4 nomination (vedi calendario della programmazione).
Il Festival si concluderà con l’assegnazione del Premio “Paladino D’oro 2018” nella serata del 9 dicembre in occasione del “Gran Galà del Paladino D’oro“ al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo. L’edizione 2018 coincide, inoltre, con il X anniversario del Paralympic Film Fest, ideato da Roberto Marco Oddo, e il IX anniversario del Football Film Fest.
Quest’anno, per la prima volta, è stata inserita la sezione anteprime “L’altro Cinema” che presenterà il film di prossima uscita “Franchitto – io non ho paura“ per la regia di Franco Arcoraci e con un cast d’eccezione: Rosario Petix, Nando Morra, Guia Jelo, Turi Giuffrida, Tony Sperandeo, Barbara Bacci, Francesca Rettondini, Mimmo Mignemi, Tony Gangitano, Marilena Più, Giusy Venuti, Loredana Scalia, Giuseppe Pollicina, Ivan Bertolami. Inoltre in occasione dell’evento “Capitale della Cultura 2018“, durante il Gran Galà saranno assegnati alcuni premi speciali alle nazioni protagoniste: Italia (Palermo), Malta (La Valletta) e Olanda (Leeuwarden).
Un’attenzione particolare ed esclusiva è stata rivolta proprio allo sport paralimpico, eccellenza italiana nel mondo, i cui risultati e medagliere superano di molto quelli ottenuti dagli atleti olimpici, ma che necessita di un maggiore impegno e supporto da parte delle istituzioni in vista di una 40^ edizione e di un 2019 sempre più protesi verso l’integrazione e l’accoglienza di tutte le diversità.
Al termine della conferenza sono stati premiati con il Paladino D’oro gli atleti Giovanni Maria Vaccaro, specialità tiro con l’arco non vedenti, e Giusy Barraco, campionessa italiana di nuoto paralimpico.
Supporto e impegno fermamente dimostrati dal consigliere comunale Giulio Cusumano che, in esclusiva al GCPress, ha dichiarato: «In questo mese di dicembre, volge al termine l’anno che ha visto Palermo quale Capitale della Cultura e, attraverso una quattro giorni di eventi che coinvolgono anche le Capitali Europee della Cultura Malta e Olanda, creeremo una sinergia tra privati e amministrazione pubblica per offrire e far conoscere il ‘prodotto Sicilia’ alla comunità tutta».
In merito alle condizioni delle strutture sportive, qual è la risposta della pubblica amministrazione a tale criticità? «Indubbiamente dobbiamo fare di più – ha affermato Giulio Cusumano -, con umiltà riconoscere che il problema c’è e auspicare che i tanto agognati fondi arrivino perché è chiaro che con il bilancio del Comune di Palermo, questo importante investimento, non si potrà mai fare».
Abbiamo chiesto Roberto Marco Oddo cosa rappresenta questo Festival per Palermo e cosa ancora le istituzioni possono fare per sostenere la manifestazione e i valori che esso promuove: «Per far crescere e far conoscere questo evento soprattutto a livello locale – ha spiegato Oddo – occorre sia l’intervento delle istituzioni che dei privati senza i quali saremo costretti, purtroppo, ad andare a cercare supporto altrove. L’obiettivo per la prossima edizione – ha proseguito Oddo – è di renderla ancora migliore di questa e, in anteprima, quasi sicuramente, prevederà un Festival riservato allo sport paralimpico indipendente, il primo al mondo in assoluto».
Abbiamo poi chiesto al patron del Festival, Vito Maggio, da dove sia nata l’idea del Festival e cosa si aspetta per il futuro di questa importante manifestazione: «L’idea è nata da una mia passione per il cinema e per lo sport ed è un riflesso per la città di Palermo che, sin da subito, ha risposto con grande partecipazione e accolto con grande calore l’evento. Purtroppo parte delle istituzioni – ha concluso Maggio rivolgendo loro un appello – non hanno mai preso in considerazione una manifestazione che, oggi, coinvolge tante Nazioni e attraverso la quale Palermo cerca di mantenersi all’avanguardia per uscire dalla sua difficile situazione e vorrei tanto che se ne rendessero conto».