Ieri, a Roma, Poste Italiane ha presentato il progetto “Polis –Casa dei Servizi digitali” e per l’occasione ha invitato 7.000 Sindaci da tutta Italia dei Comuni sotto i 15mila abitanti, di cui 74 dal Palermitano.
Oltre 40 i rappresentanti dei comuni della provincia che hanno aderito alla presentazione del progetto, che prevede tra gli altri la ristrutturazione degli uffici postali per offrire i servizi della Pubblica Amministrazione e migliorarne l’accoglienza, trasformandoli in Sportello Unico digitale di prossimità, attivo 24 ore su 24.
Il progetto di Poste Italiane vuole favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri.
I lavori di ristrutturazione sono già stati avviati nell’ufficio postale di Castelbuono che sarà il primo della provincia di Palermo ad essere interessato dal potenziamento dei servizi.
All’evento tenutosi ieri nella Capitali, erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’AD di Poste Italiane Matteo Del Fante, e tra i Primi cittadini, il Sindaco di Castelmola Orlando Russo, il Sindaco di Taormina Mario Bolognari, e il Sindaco di Marianopoli Salvatore Noto.
LE DICHIARAZIONI
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Poste ci ricorda che 16 milioni di persone vivono nei comuni con meno di 15mila abitanti: è un’Italia fondamentale, che copre l’80 per cento del nostro territorio e quindi una parte decisiva dell’Italia. Ecco perché risulta in tutta la sua importanza il valore del progetto Polis che intende offrire ai nostri concittadini, avvalendosi della sua rete digitale, di utilizzare servizi che rischiavano di essere impossibili, se non andando molto distanti”.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Polis è un modello di collaborazione a 360 gradi tra un’azienda strategica nazionale come Poste e l’amministrazione centrale e locale. Un modello di innovazione e di inclusione sociale per l’Italia e per l’Europa: questa nazione può ancora essere un esempio da seguire per gli altri, un modello che altri copiano”.
L’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante: “Il digital divide è purtroppo una realtà ancora estesa. Ebbene, per ridurre questo gap si può ricorrere anche a servizi proposti da entità private, che possono avere successo oppure no. Ma se lo Stato deve raggiungere tutti, ed è lo scopo di Polis, l’ottica cambia radicalmente perché come Stato non ti puoi permettere di lasciare indietro nessuno. Quindi devi avere un soggetto che ti consenta di raggiungere fisicamente tutti. E questo soggetto non può che essere Poste Italiane, perché richiede una interazione fisica che altri non sono in grado di offrire”.