Poste Italiane comunica che oggi, lunedì 11 febbraio 2019, è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo del 90° anniversario della firma dei Patti Lateranensi (emissione congiunta con la Città del Vaticano), relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.
Tiratura: seicentomila esemplari
Fogli da ventotto esemplari
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura del Centro Filatelico della Direzione Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
La vignetta riproduce la Sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense dove l’11 febbraio 1929 vennero firmati i Patti Lateranensi tra lo Stato Italiano e la Santa Sede.
Completano il francobollo, le leggende ”Roma 11 febbraio 1929”, “Firma dei Patti Lateranensi”, “ Sala della Conciliazione”, la scritta “Italia” e l’indicazione della tariffa B.
L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso lo Spazio Filatelia Roma in piazza San Silvestro 20.
Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Testo bollettino
Il prossimo 11 febbraio 2019 si celebrerà l’importante ricorrenza dei novant’anni dalla Firma dei Patti Lateranensi (Trattato e Concordato) tra l’Italia e la Santa Sede, con i quali si chiuse una fase complessa nelle relazioni con la Sede Apostolica e venne sancita la definitiva composizione della c.d. “questione romana”. Con i Patti Lateranensi si realizzò l’auspicata Conciliazione tra Stato e Chiesa, al punto che la sala dove sono stati firmati, all’interno del Palazzo del Laterano, prese il nome di “Sala della conciliazione”. Tale Sala è raffigurata nel francobollo celebrativo, che viene emesso congiuntamente con lo Stato della Città del Vaticano.
Da allora le relazioni tra Italia e Santa Sede sono state caratterizzate da un costante spirito costruttivo e di eccellenza. Ogni anno in febbraio, con pochissime eccezioni, la ricorrenza viene celebrata a Palazzo Borromeo, che sin dal 1929 è sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e che ospita gli ormai tradizionali colloqui tra le più alte cariche dello Stato italiano e della Santa Sede.
Nel 2019 ricorre altresì il trentacinquesimo anniversario dell’Accordo di modifica del Concordato, avvenuto nel 1984, che ne ha attualizzato la disciplina, adattandola al regime repubblicano per l’Italia e alla fase post-conciliare per la Santa Sede.
Tali storiche Intese tuttora dispiegano la loro importanza e attualità, non solo sul piano delle relazioni bilaterali ma per l’intera comunità internazionale. Il quadro giuridico complessivo risultante dagli Accordi, suggellato dalla Carta costituzionale italiana, rappresenta la cornice, tuttora vitale, nella quale si colloca il particolare rapporto tra Italia e Santa Sede, nutrito di intensissime relazioni, nella consapevolezza che la reciproca autonomia non fa venir meno, ma esalta, la comune responsabilità per l’essere umano e per le esigenze spirituali e materiali della comunità.
La ricorrenza in passato era stata marcata da un francobollo commemorativo in occasione del 25mo e del 30mo anniversario, rispettivamente caduti nel 1954 e nel 1959.
L’emissione di un francobollo celebrativo per la commemorazione dell’importante traguardo del 90° anniversario contribuisce a segnare lo spirito che pervade gli intensissimi rapporti bilaterali, non solo politici, ma anche culturali, scientifici e di condivisione di secoli di storia, oltre che di naturale prossimità geografica.
In occasione della visita di Papa Francesco al Quirinale del 10 giugno 2017, il Presidente della Repubblica Mattarella ha definito le intese vigenti un “prezioso quadro di collaborazione” per un rapporto bilaterale unico e particolarmente significativo, “nella più ampia riaffermazione dei valori di giustizia, equità, apertura e tolleranza sui quali si fonda la Repubblica”.