Oggi il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella, e l’ex residente, Nino Bevilacqua, si sono incontrati per il rituale passaggio delle consegne nella sede dell’Autorità portuale di Palermo. Un necessario scambio di idee ed esperienze:
“Quanto ha realizzato il mio predecessore è sotto gli occhi di tutti”, ha detto l’ingegner Cannatella . “Il porto possiede un valore iconografico essenziale nel contesto del centro storico di Palermo. Nel mondo sono tempi questi in cui quella formidabile frontiera che è il waterfront, per non appiattirsi su soluzioni convenzionali, deve re-interpretare la sua identità sfaccettata, i suoi caratteri diversi, la compresenza di locale e globale, l’economia portuale. In questi anni il porto di Palermo s’è dato un ordine e io, dal giorno della mia nomina, sto studiando il complesso sistema portuale: di sicuro lavorerò per il bene della città. Ammodernamento e riqualificazione delle infrastrutture sono importanti ma voglio che anche la mia gestione si ispiri a criteri di trasparenza ed efficacia di azione, indispensabili per raggiungere concreti obiettivi che permettano all’Ente di continuare sulla via del rilancio, sia in termini infrastrutturali e di investimenti, che di appeal economico-commerciale”.
L’ex presidente: “Sono certo che il nuovo commissario lavorerà bene nell’interesse del porto di Palermo e dell’economia che gli ruota attorno. Dal punto di vista personale per me si è completato in modo positivo un ciclo in cui, mettendo a disposizione dell’Autorità portuale di Palermo le mie competenze, ho cercato di rendere un servizio alla città, attraverso il recupero e la riappropriazione del porto e di una parte di mare. All’ingegner Cannatella va il mio augurio di un buon proseguimento verso una meta che sta a cuore a tutti: rendere Palermo all’altezza delle tante città che, in Europa e nel mondo, sono rinate attorno al loro waterfront”.