lunedì, 23 Dicembre 2024
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Pit bull aggressivo? Non generalizziamo, il cane è lo specchio del suo padrone

Qualche giorno fa ha suscitato non poco scalpore la notizia del pit bull randagio, che, nel quartiere palermitano di Vergine Maria ha aggredito e ferito una ragazza ed un bambino. Sono stati attimi di panico e paura, di fronte ai quali alcuni, assistendo alla scena, sarebbero intervenuti, inseguendo il cane e malmenandolo, dopo averlo legato ad un cassonetto dell’immondizia. Nonostante questa ipotesi sia da verificare, repentino è stato l’arrivo dei volontari che hanno preso in consegna l’animale e l’hanno portato al canile. Il pit bull, maschio giovane dal mantello tigrato e di taglia piccola, non ha manifestato alcun segno di aggressività, mostrandosi tra l’altro docile e giocherellone. A seguito della drammatica, seppure non tanto chiara, vicenda sarebbero, inoltre, arrivate alcune richieste di adozione.

Non è la prima volta che si verificano nel territorio aggressioni da parte di cani ritenuti combattivi e violenti, come pitbull e rottweiler, la cui presenza in città sarebbe, nella maggior parte dei casi, conseguenza dei frequenti abbandoni e del randagismo.

«Non è il nome della razza che determina l’aggressività di un cane, ma il modo e il luogo dove è cresciuto. Qualsiasi animale, infatti, può attaccare l’uomo indipendentemente dal fatto che sia un pit bull. Sono tante le cose che possono infastidire e provocare l’animale. – ci dice Giuseppe Sanfilippo allevatore amatoriale di American Pit Bull Terrier – In tredici anni che mi sono occupato di questa razza, dei cani che ho venduto o di quelli che ho in allevamento, nessuno è mai stato violento e mordace verso l’uomo. Si tratta, certamente, di un tipo di cane molto reattivo, a cui piace tantissimo il movimento e, dunque, di fronte a qualcosa che si muove, può avere l’istinto e la reazione di prenderla. L’aspetto può forse incutere paura, ma, comunque sia, – ha aggiunto – sono dei cani buonissimi, molto sentimentosi e dall’indole pacifica».

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Nonostante gli animalisti abbiano denunciato l’aumento di pit bull randagi sul territorio, dovuti probabilmente all’abbandono da parte di privati e hanno, dunque, richiesto un maggiore controllo «in questi ultimi tempi – ci ha detto sempre  Sanfilippo – ho notato anche una forte crescita di quanti decidono di prendere con sé e acquistare cani di questa razza. Credo sia ormai una moda e spesso sono dei pit bull non puri, incrociati e senza pedigree. Al giorno d’oggi vengono fatti accoppiamenti senza cognizione di causa ed esclusivamente a scopo di lucro, senza tenere più conto dell’amore per la razza».

«L’American Pit Bull Terrier, conosciuto più comunemente come pit bull, nasce dall’incrocio tra molossoidi, cani dalla grande forza e resistenza e terrier, dal temperamento molto attivo. – ci ha detto – Anticamente si chiamava terrier da combattimento, poi, una volta importato in America, ha preso l’odierno nome American Pit bull Terrier. AMERICAN, perché la razza è stata riconosciuta in America, PIT, che indica il quadrato, lo spazio dei combattimenti e, infine BULL, per la discendenza dai molossi, e TERRIER».

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Probabilmente sia le caratteristiche fisiche, infatti è un cane ben formato e muscoloso, ma anche la sua origine hanno contribuito a creare il falso pregiudizio sulla sua aggressività e irruenza. Se la recente vicenda del pit bull randagio può dunque rafforzare questa convinzione, è bene ricordare che il proprio animale è lo specchio del suo padrone. Quando però  credere alle parole può essere difficile, un’immagine può dire molto di più. Ecco perché Giuseppe ha voluto inviarci una foto. Di fronte a questa, chi mai potrebbe dire che il pitbull è un cane aggressivo?

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