lunedì, 25 Novembre 2024
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I pesci, “mozzati” di Nicolò Morales, da Bobez, con “Mediterranea” dal 1 dicembre, a Palermo

«Morales è il ceramista daltonico che non vede i colori ma li sente dentro». Separa le teste dalle code e dal corpo per la dicotomia tra l’apparire e il bisogno di nascondersi

Venerdì 1 dicembre alle 19 si inaugura da Bobez Arte Contemporanea, di Via Isidoro la Lumia 22 a Palermo, la mostra “Mediterranea”, dedicata alle opere dell’artista e scultore calatino Nicolò Morales. Visitabile fino all’8 gennaio, dal martedì al sabato, dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30. In esposizione opere raffiguranti pesci e volatili fantasiosi, conchiglie e pinne di Megattera, cioè la balena, teste umane e altre realtà appartenenti al mondo marino. Il cocktail di inaugurazione è realizzato in collaborazione con Max Mara di viale Strasburgo, 156, a Palermo, che porterà abiti ispirati ai colori delle opere di Morales. Sarà presente, oltre all’artista, la gallerista Monica Schiera. Ingresso gratuito.

La particolarità delle opere di Nicolò Morales è che sono tutte istallazioni a muro o a pavimento, perché l’artista fa entrare e uscire i suoi soggetti dalle superfici, separando la testa dalla coda per la dicotomia tra l’apparire e il bisogno di nascondersi. «La parte mancante è idealmente dentro la superfice – spiega Morales – perché in questa società tutti vogliamo emergere e, al tempo stesso, tutti sentiamo il bisogno di scappare in un universo che il più delle volte non è il nostro. Scelgo i soggetti marini – prosegue – perché è dal mare che viene la vita, lo stesso feto è immerso nel liquido amniotico e il corpo umano è nel 90% acqua».

Nicolò Morales, il ceramista daltonico che non poté fare il fruttivendolo

Il quarantenne Nicolò Morales, è un artista, artigiano, un maestro ceramista. A 17 anni ha debuttato con la sua prima personale. La sua consacrazione, alla Biennale di Venezia 2011, curata da Vittorio Sgarbi che delle sue opere ha detto: «Sono invenzioni di grande felicità». Morales non ha seguitole orme del padre fruttivendolo perché non distingueva i pomodori verdi da quelli rossi, non per mancanza d’impegno, ma perché daltonico. Ha trovato però rifugio in un mondo fatto di sfide cromatiche, sfumature mediterranee e delicate armonie. Ha frequentato le botteghe di Caltagirone e l’Istituto d’arte sviluppando una profonda allergia per gli insegnamenti standard, le geometrie sterili, gli stampi seriali, i calchi e le decalcomanie. «Nicolò Morales è il ceramista daltonico che non vede i colori ma li sente dentro e che si sta imponendo per la vitalità delle sue cromie e delle sue creazioni» ha detto Paola Lenti, architetto ed esperta di design internazionale, Compasso d’oro, l’oscar degli architetti e vincitrice del German Design Award 2018.

Bobez Arte Contemporanea nasce nel 2013 a Palermo come spazio espositivo in stile metropolitano dedicato all’Arte Contemporanea. Una galleria d’arte minimalista e neorealista di oltre 300 mq con sede in via Isidoro La Lumia 22. L’allestimento di mostre è associato a corsi di pittura e fotografia, presentazioni di libri.

Nella foto in copertina Nicolò Morales con Fish Maiolica 2015 Expoarteitaliana a cura di Vittorio Sgarbi

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