lunedì, 31 Marzo 2025
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Per il ”Sicilia Jazz Festival”, Gregory Porter sul palco del Teatro di Verdura il 26 giugno 

Il 26 giugno anche il Village sarà caratterizzato da diversi appuntamenti in musica, tra le tante esibizioni la Brass Marching Street Band per le vie del centro storico. Ecco il Programma di domani

L’icona per eccellenza del mondo musicale internazionale, il Grammy Awards come “best jazz vocal” Gregory Porter sul palco del Sicilia Jazz Festival 2023 per la quarta giornata della rassegna. Quest’anno il Sicilia Jazz Festival verrà presentato da un noto personaggio d’eccezione, la storica voce di Radio Monte Carlo, oltre che musicista e cantante, Nick The Nightfly insieme alla cantante jazz Carmen Avellone. Il sipario del Teatro di Verdura si riaprirà quindi lunedì 26 giugno alle ore 21.30 con lo spettacolo di Gregory Porter accompagnato dall’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Domenico Riina.

Al successo ed alla popolarità c’è arrivato non più giovanissimo ma evidentemente era scritto nel cielo che Gregory Porter (classe 1971) prima o poi dovesse diventare comunque una stella: da ragazzo sembrava destinato a diventare campione di football, ma un brutto incidente gli aveva precluso questo sogno; poi è il successo dei manicaretti preparati nelle cucine di un celebre locale di New York a paventare la possibilità di farne uno chef di grido.

Ma il richiamo della musica, passione inestinguibile coltivata fin da bambino e sempre sostenuta dalla mamma, è troppo forte e così le prime timide ma calorose esperienze canore vissute “per pagare le bollette” (come lui stesso confessa) in breve lo impongono al pubblico dei vari jazz club in cui si esibisce (tra cui il mitico St. Nick’s Pub di Harlem) e dopo, per fortuna, lo segnalano ad un attento produttore discografico che di quell’imponente ragazzone quasi quarantenne intuisce l’enorme talento vocale e il potenziale ancora inespresso.

L’esordio discografico avviene nel 2010 con “Water” ed è subito nomination ai Grammy Awards come “best jazz vocal” (evento eccezionale per un disco d’esordio). E’ solo il primo gradino, ma importante, per la scalata al successo poiché alcuni singoli schizzano ai piani alti delle classifiche, negli Stati Uniti come in Europa, ed il New York Times si sbilancia affermando che “Gregory Porter ha tutto ciò che vorremmo in un cantante jazz e forse una o due cose che non sapevamo di volere”. Il successivo disco, “Be good”, oltre a confermarne il fascino vocale ne rivela eccellenti doti di scrittura ed anche questo secondo album viene baciato da nomination, stavolta come “best traditional rhythm’n blues performance”. La vittoria piena al Grammy Awards è però solo rimandata e giunge finalmente nel 2014 con “Liquid spirit”, giudicato “miglior album vocale di jazz”.

Da allora la popolarità dell’artista californiano è cresciuta esponenzialmente ed oggi Gregory Porter, grazie ad uno stile molto personale e ad una voce baritonale unica che sa essere calda, morbida e carezzevole come anche ruvida, impetuosa e passionale, è considerato in tutto il mondo come il miglior prosecutore di quella grande tradizione vocale neroamericana che ha in Nat King Cole, Stevie Wonder, Donnie Hathaway e Joe Williams le sue massime icone.

Il successo, però, non ne ha mutato il tratto umano, non gli ha fatto dimenticare i difficili trascorsi artistici ed esistenziali (tra cui quello di essere stato settimo di otto figli, tutti cresciuti dalla sola madre) e non ne ha scalfito ottimismo, pacatezza, semplicità e giovialità. Gregory Porter, insomma, oggi è una stella di prima grandezza ma è rimasto lo stesso, perfino nell’indossare sempre e comunque quegli strani e ingombranti copricapi che all’inizio pare servissero a coprire le cicatrici di un intervento chirurgico ma che poi sono diventati un suo peculiare tratto distintivo.

Il 26 giugno il Village sarà caratterizzato da diversi appuntamenti in musica, tra le tante esibizioni la Brass Marching Street Band per le vie del centro storico.

Programma Jazz Village 26 giugno

Real Teatro Santa Cecilia

Ore 18.00

Simona Trentacoste Quintet

Il quintetto è un progetto musicale composto da Simona Trentacoste alla voce, Giovanni Conte al pianoforte, Diego Tarantino al basso elettrico, Luca Trentacoste alla batteria e Carla Restivo al sax alto e soprano. La loro collaborazione, prima sporadica, ha inizio durante gli anni di studio in conservatorio. Si intensifica in occasione di svariati festival jazz del panorama siciliano in cui il gruppo si distingue per la forte personalità musicale con cui riarrangia standard della tradizione jazz. Oggi il gruppo approda ad un progetto di musica inedita realizzando il primo disco dal titolo “Lentamente”. Dieci canzoni che raccontano storie di vita vissuta con un approccio fotografico, quasi fossero delle scene vissute a rallentatore e con la pienezza di ciò che passa dallo sguardo quando ciò che si vede può penetrare fino in fondo all’anima. La musica è intensa, melodie poco scontate ma orecchiabili al contempo, armonie che sono il frutto di una formazione jazzistica e una voglia di ritorno alla canzone italiana. Gli arrangiamenti sono frutto di un lavoro di squadra e di una stima professionale e umana profonda che lega i componenti del gruppo. La fruizione mediante l’ascolto di questo progetto suscita l’alternarsi di emozioni che spaziano dalla commozione alla voglia irrefrenabile di ballare. Il concerto è un viaggio dentro le facce del sentire in cui talvolta ci si può prendere sul serio oppure lasciarsi andare nella simpatia delle cose.

Simona Trentacoste – voce | Giovanni Conte – pianoforte | Diego Tarantino – basso | Luca Trentacoste – batteria | Carla Restivo – sax

Ore 20.00

The Teachers Play “La Musica di Duke Ellington & Billy Strayhirn

Conservatorio Antonio Scontrino di Trapani

La musica di Ellington e Strayhorn, figure fondamentali e sempre attuali della storia del jazz, si contraddistingue per la sua eleganza stilistica e ricchezza armonica. I docenti del Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani presenteranno nuovi arrangiamenti e reinterpretazioni dei grandi compositori americani.

Francesco Fratini – tromba; Nicola Giammarinaro – clarinetto; Fabrizio Brusca – chitarra; Paolo Passalacqua – pianoforte; Stefano Olivato – basso elettrico; Giuseppe La Pusata – batteria

Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo

Ore 18.00

Roberto Gervasi & Nicola Giammarinaro “Due Anime, Due Talenti”

Il progetto artistico “due anime due talenti” nasce dalla collaborazione tra due esponenti di spicco del panorama musicale internazionale: il clarinettista Nicola Giammarinaro e il fisarmonicista Roberto Gervasi. L’idea del duo nasce principalmente dall’amicizia che lega i due musicisti e dall’amore di entrambi per la musica jazz, lo choro ed il tango. La sonorità di clarinetto e fisarmonica fa parte della storia siciliana ma anche della storia di tutta la nazione, dove un tempo, non molto lontano, ogni evento popolare, privato o pubblico era scandito dal suono inconfondibile dei mantici dei legni e delle ance. Da questa consapevolezza nasce l’idea del duo che vuole partire dalle radici musicali popolari fino ad arrivare ai giorni nostri attraversando l’esperienza comune ad entrambi del jazz, dell’improvvisazione, del choro brasiliano e del tango.

Roberto Gervasi – fisarmonica  e Nicola Giammarinaro – clarinetto

Ore 20.00

Francesco Cusa – FCT Trio “Minimal Works”

Il nuovo trio di Francesco Cusa esplora i territori delle composizioni originali e della poliritmia. Una riproposizione in chiave acustica delle esperienze progettuali del passato dell’artista siciliano con uno sguardo alla musica di tradizione e agli standards rivisitati. FCT TRIO “La mia idea per questo lavoro nasce da una prospettiva opposta rispetto a quella dei normali processi che determinano la prassi musicale. Si parte da materiali improvvisati con lo scopo di costruire strutture poliritmiche, melodie, che soltanto in futuro determineranno (semmai) un processo compositivo che potrà essere fermato sulla carta. Troppo spesso viviamo nell’urgenza di produzioni contingenti, di idee musicali anche nobili che necessiterebbero però di ben altre sedimentazioni, di tempo, di maturazione. Per queste ragioni ho tentato di invertire il processo, ovvero di creare un trio con il quale esercitare un’idea quasi minimalista di composizione istantanea, con cui prestare ascolto alla scintilla creativa dell’istante e sviluppare le cellule sonore frutto delle influenze ambientali, degli umori del momento, delle suggestioni del viaggio, dei cibi assaporati, ecc. Ma sarebbe delittuoso parlare di “musica improvvisata”: la definirei piuttosto una centratura subliminale atta a determinare l’edificarsi di architetture sonore. Un processo “inevitabile” che col tempo determinerà la necessità espressiva del trio, in modo che, nel suo inesorabile farsi, ogni nota, ogni colpo inferto allo strumento, saranno quelle scaturite dall’ineluttabile. Nessuna scelta” (Francesco Cusa)

Tonino Miano – pianoforte-keyb | Riccardo Grosso – basso | Francesco Cusa – batteria e composizioni

Ore 22.00

Eleonora Tomasino “Jazz Combo”

Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera

Fedeli alla tradizione jazzistica afroamericana, il combo affronta una selezione di capisaldi: dal blues allo swing, dalla bossanova al bebop con un spirito Soulful evidente e marcato. Un viaggio musicale versatile, innovativo, arricchito da un’alternanza di linguaggi moderni e contemporanei.

Eleonora Tomasino – voce; Alessandro Scibetta – sax tenore; Michele Costa – pianoforte; Giorgio Di Benedetto – basso elettrico; Francesco Cavallino – batteria

Palazzo Steri

Ore 19.00

Pierpaolo Petta Trio “Jazz Accordion”

Il trio nasce per iniziativa del fisarmonicista Pierpaolo Petta (ha compiuto studi classici diplomandosi in Contrabbasso ed in Musica Jazz con il massimo dei voti) e vuole divulgare l’animo jazzistico dello strumento ed esplorare le possibilità di un genere fortemente introspettivo. Sulle orme dei Grandi, il gruppo ripercorre i maggiori filoni espressivi caratterizzati dallo strumento, ossia quello americano, francese e brasiliano. In molte occasioni il linguaggio è caratterizzato fortemente dalle origini Arbëreshe (Albanesi d’Italia) del Petta che appartiene alla comunità albanofona di Piana degli Albanesi. Completano il gruppo gli artisti Massimiliano Barbera al Contrabbasso ed Alessandro Bazan alla Batteria. 

Pierpaolo Petta – fisarmonica  | Massimiliano Barbera – contrabbasso  | Alessandro Bazan – batteria

Ore 21.15

Francesco Guaiana “Heagon Ensemble”

Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo

Il progetto di Francesco Guaiana Hexagon Ensemble prevede composizioni originali e standards americani.

Francesco Guaiana – chitarra | I 5 studenti: Filippo Schifano – tromba; Francesco Patti – sax tenore; Andrea Sampino – pianoforte; Arabella Rustico – contrabbasso; Riccardo Salvatore – batteria; Maestro Francesco Guaiana – chitarra

Palazzo Butera

Ore 20.00

Serena Ganci “Come una preghiera”

Serena Ganci è un’artista che da sempre si muove fra la musica, il teatro e la performance in un percorso di ricerca e creazione costante.Negli ultimi anni la sua ricerca verte sull’indagine del sacro, da qui nasce “come una preghiera”un lavoro in cui il canto torna alla sua funzione primigenia, alla sua matrice essenziale. Lo sguardo rivolto verso il cielo e i piedi ben piantati dentro le viscere della terra, il corpo e lo spirito urlano, piangono e cantano. Come una preghiera: sacra, rituale, pagana. L’universo musicale di Serena è denso di suggestioni jazz, contemporanee e di tradizione popolare. Al suo fianco quattro musicisti d’eccezione: un giovane e talentuoso jazzista Valerio Rizzo (piano), il versatile e polivalente Francesco Incandela (violino) , Gabrio Bevilacqua (contrabbasso) da sempre vicino alla poetica dell’artista grazie alla sua spiccata creatività ed infine ai fiati Gianni Gebbia da sempre punto di riferimento della musica d’avanguardia internazionale.

Serena Ganci – voce ; Gabrio Bevilacqua – contrabbasso; Valerio Rizzo – piano; Francesco Incandela – violino; Gianni Gebbia – sax

Info programma e biglietteria www.siciliajazzfestival.com, www.blueticket.it.

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