“I cani non mentono su ciò che provano, perché non possono mentire sulle emozioni. Nessuno ha mai visto un cane triste che fingesse di essere felice”. Su quanto scritto da J. Masson, per la maggior parte di coloro che hanno un cane come amico, pare che non ci siano i dubbi: i cani, infatti, riescono a comunicare in maniera diretta le proprie emozioni e per loro, inoltre, dissimulare il proprio stato d’animo risulta pressoché impossibile. Nonostante non dispongano della parola, attraverso anche un piccolo movimento della testa, mettendosi in una determinata posizione o con il più usuale abbaio, nella maggior parte dei casi, il loro messaggio arriva in maniera chiara all’uomo. Ecco il nostro amico a quattro zampe con le orecchie all’indietro, quasi appiattite sulla testa, per avere una carezza. È felice se scodinzola la coda, spesso ulula quando vuole attirare l’attenzione. Ma fido riesce a comprendere le nostre emozioni? Secondo una ricerca dell’Università di Helsinki, pubblicata sulla rivista Plos One, i cani capirebbero perfettamente il nostro stato d’animo, attraverso le espressioni facciali e, nello specifico, osservando i nostri occhi. Per loro, dunque, sarebbe valido al cento per cento il detto “gli occhi sono lo specchio dell’anima”.
Guardando attentamente tutto il nostro volto e concentrandosi in particolare sugli occhi, piuttosto che su naso e bocca, i nostri amici a quattro zampe riconoscerebbero, dunque, gioia, rabbia, tristezza e paura. Questa capacità è stata acquisita nel corso del tempo: dopo migliaia di anni a fianco dell’uomo, il cane avrebbe, infatti, imparato a comprendere il volto umano, distinguendo perfino gli sguardi minacciosi.
L’esperimento, condotto dall’Università di Helsinki, ha coinvolto trentuno cani di tredici razze differenti, ai quali, di fronte ad uno schermo, venivano mostrati volti umani e musi di cani, caratterizzati da emozioni positive, negative e neutre. I ricercatori hanno evidenziato che i cani, quando si sono trovati davanti l’immagine di una persona, hanno compreso le sue emozioni dalla faccia, valutando più a lungo la zona degli occhi. I risultati della ricerca, inoltre, hanno dimostrato che l’attenzione degli animali presenti è stata rivolta, in particolare, ai volti e agli sguardi più minacciosi: probabilmente è l’istinto di sopravvivenza a metterli in guardia davanti a potenziali pericoli.
Lo studio effettuato ha potuto anche mettere in luce che i cani, quando sono minacciati da un uomo, sono soliti assumere un comportamento più docile. ”La domesticazione – ha spiegato, infatti, la ricercatrice Sanni Somppi – potrebbe aver indotto nei cani una maggiore sensibilità per riconoscere i segnali minacciosi degli umani e reagire con segnali evidenti di riappacificazione”. Non sorprende allora che i nostri amici quattro zampe siano degli ottimi osservatori e che diano, data la loro ricettività, particolare importanza allo sguardo. E se talvolta preferiamo, quando per un qualsiasi motivo ci adiriamo o siamo tristi, non parlare e celare le nostre emozioni, provate a nasconderlo al fedele amico: per lui il vostro sguardo vale più di mille parole.