Valditara: “Eccellente intervento di Gratteri”
Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, intervenendo nel capoluogo campano alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Sport e cultura per contrastare la povertà educativa e prevenire la criminalità”, ha sottolineato il ruolo fondamentale della scuola nel contrastare la malavita e nel formare i cittadini di domani.
“La malavita è attraente per i ragazzi” ha detto Gratteri, specificando il basilare ruolo della scuole, ma ha precisato che risulta altrettanto fondamentale che “Noi abbiamo bisogno di stare più vicini ai giovani, non dobbiamo lasciare soli i ragazzi, dobbiamo renderli più forti.”
Il Procuratore ha poi puntato il dito contro alcuni genitori che, a suo avviso, assumono dei comportamenti sbagliati: “Io sono d’accordo sulla fusione tra scuola e famiglia – ha aggiunto – se i genitori sono persone normali, ma purtroppo per la mia conoscenza della scuola ci sono genitori di 55 anni ignoranti, che vogliono fare i 25enni e che trascurano i figli”.
Il Magistrato ha poi rincasato la dose: “Sanno scrivere oggi perché c’è il T9 sul cellulare, ma interferiscono nella scuola quando il figlio torna a casa col broncio per aver avuto un voto basso. A quel punto intervengono per recuperare dal figlio l’affetto che hanno perso, ma così si sbaglia”.
Secondo Gratteri: “I genitori dovrebbero invece lasciare gli insegnanti fare il loro lavoro, dovrebbero impegnarsi solo sull’eventuale ignoranza o pedofilia degli insegnanti. Tu ragazzo se hai avuto un voto basso è solo un’opportunità per fortificarti.”
Il Procuratore ha poi evidenziato la necessità di una scuola più forte e attrezzata: “Purtroppo, carichiamo sulla scuola un peso enorme, perché la famiglia c’è molto meno oggi rispetto a 30-40 anni fa. Oggi avremmo bisogno di una scuola più attrezzata e a tempo pieno, insegnanti pagati meglio e per fare questo bisogna finanziare le scuole perché è lì che noi possiamo togliere dalla strada i ragazzi, visto che molte famiglie già sono assenti o poco presenti.”
Le parole di Gratteri hanno trovato il sostegno del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che su X ha scritto: “Eccellente intervento di Gratteri: sbagliano i genitori che contestano i brutti voti. Rispettiamo tutti il lavoro degli insegnanti.”
A tal proposito abbiamo voluto ascoltare la Prof. Rosanna Rizzo, docente di Lettere dell’I.S. Duca Abruzzi – Libero Grassi di Palermo che ci ha detto: ”Penso che il fenomeno vada inquadrato in relazione al contesto sociale e culturale di provenienza. Se l’istruzione del proprio figlio è frutto di sacrificio , investimento in un progetto che è anche speranza di progresso familiare , ciò che ho riscontrato è la totale collaborazione tra famiglia e docenti”.
Per la Docente “Talvolta succede, che il genitore proietti sul figlio le proprie ambizioni, spesso senza tenere conto delle reali attitudini del figlio stesso. Allora sì, che ogni ostacolo o possibili piccoli insuccessi diventino vere e proprie ‘offese’.
Forse dovremmo chiederci come mai troviamo sempre più spesso straordinarie eccellenze in contesti sociali modesti, forse lì niente è dato per scontato o dovuto e il progetto educativo diventa davvero un obiettivo comune”.
*le foto del Procuratore Gratteri e del Ministro Valditara sono state prese da Facebook.