“Un’omaggio alla città in cui lavoriamo con passione dal 1860, per celebrare l’anno che viene che vedrà Palermo Capitale della Cultura. Abbiamo sempre fatto calendari con i nostri prodotti, quest’anno abbiamo scelto di cambiare completamente rotta”.
Così Mario Spinnato, patron della storica realtà palermitana, riassume il senso di “Pennellate fotografiche”, il calendario 2018 di “Spinnato dal 1860” presentato sabato 16 dicembre al Teatro Massimo di Palermo.
Un progetto curato dal fotografo Guido Giuttari, che per la prima volta non vede al centro fotografie di cibo ma scatti artistici, immagini semi astratte con colori saturi, che raccontano la vita di ogni giorno da un punto di vista molto particolare. A fare da sfondo alcuni dei monumenti più rappresentativi di Palermo. Una tecnica fotografica quasi pittorica, che richiama lo studio “Moving Lights” che Giuttari porta avanti dal 2011.
Il calendario sarà disponibile presso i punti vendita Spinnato con un’offerta libera, che sarà destinata interamente all’Ospedale dei Bambini di Palermo.
La presentazione del calendario di oggi è stata l’occasione per festeggiare anche gli importanti premi ottenuti quest’anno da Spinnato da parte del Gambero Rosso, l’ultimo dei quali è quello delle “Tre Torte”, il massimo riconoscimento attribuito pochi giorni fa dalla guida “Pasticceri&Pasticcerie 2018” a uno dei locali di “Spinnato dal 1860”, l’Antico Caffè Spinnato di via Principe di Belmonte.
Un premio che si va ad aggiungere a quelli attribuiti ad ottobre dalla Guida Bar d’Italia 2018 del Gambero Rosso: i “Tre Chicchi e Tre Tazzine”, il premio speciale per “Le migliori colazioni d’Italia” e “Le Stelle”, che spettano soltanto ai locali che per almeno dieci anni hanno conquistato “Tre Tazzine e Tre Chicchi”.
“Da alcuni anni puntavamo ad ottenere le “Tre Torte” del Gambero Rosso, sono solo una ventina in tutta Italia le pasticcerie che possono vantare questo prestigioso riconoscimento – spiega Riccardo Spinnato – di sicuro è stato premiato il nuovo percorso d’eccellenza che abbiamo intrapreso con Maurizio Santin, tra i migliori pasticceri italiani, che ha contribuito a implementare la nostra offerta, coniugando nelle sue creazioni la tradizione siciliana e l’innovazione di stampo milanese”.
“Da milanese, inizialmente non è stato facile confrontarsi con una pasticceria come quella siciliana, con una tradizione molto profonda alle spalle – aggiunge Maurizio Santin – abbiamo cambiato, contaminando passato e futuro, ed è stata una scelta che è stata premiata”.