Se c’è una cosa che la pandemia non è riuscita a bloccare è l’immaginazione e la creatività. Elementi semplici ma vitali per chi fa teatro. E così, mentre l’Italia intera non mette piede in un teatro da più di un anno, il Patafisico di Palermo decide di investire i contributi, ricevuti dal MIBACT per lo stato di emergenza, dando la possibilità a tre compagnie di creare nuovi spettacoli, dando loro un contributo economico per la produzione e offrendo i propri spazi come residenza artistica.
In una veste completamente nuova, il Minimo Teatro Festival ospiterà i tre spettacoli prodotti, che costituiranno la sua decima edizione. Titolo di questa edizione è “Patapùm” ed è dedicato al Teatro per l’Infanzia.
Sono tre le compagnie selezionate che già dal mese di marzo, a rotazione, sono e saranno ospitate sul palco del teatro di via Gaetano la Loggia in residenza artistica per creare i nuovi spettacoli.
Il Piccolo Teatro Patafisico ha avuto, sin dalla sua nascita, due grandi aspirazioni che hanno dato forma alla sua storia e alla sua attività: da un lato dare spazio e supporto agli artisti per sostenere la creazione e la produzione di nuovi spettacoli, in grado di esplorare linguaggi teatrali nuovi e storie da raccontare e, dall’altro, fare arrivare la gioia immensa, la forza travolgente e la poesia del teatro a un pubblico sempre più ampio, con un’attenzione particolare ai bambini e alle loro famiglie.
Le tre compagnie scelte sono due palermitane e una catanese, rispettivamente la Compagnia Vicari/Aloisio, la Compagnia Quintoequilibrio e il Collettivo Asini e Punte di Spillo.
A settembre per tre giorni, da venerdì 10 a domenica 12, gli spettacoli saranno messi in scena nel Complesso Pisani di via La Loggia, dove il Minimo Teatro Festival presenterà – covid permettendo – la sua decima edizione: un “Patapùm” di colori, “Patapùm” di sorrisi, “Patapùm” di storie.
Il Festival è un progetto realizzato con la collaborazione di alcune delle realtà più importanti, in termini di distribuzione e produzione di teatro per l’infanzia sul territorio, lavorando perché alla fase di creazione ne segua una più lunga e altrettanto entusiasmante di distribuzione e circuitazione.
«In questo 2020/2021, che ci ha messo alla prova e ci costringe a fare scelte ancora più di campo, dedichiamo il Minimo Teatro Festival al teatro per le nuove generazioni» dicono Rossella Pizzuto e Laura Scavuzzo, fondatrici del PTP e del MTF.
«In un momento così complesso – dice Vito Bartucca, del Teatro Patafisico – offrire alle compagnie un periodo di residenza e di creazione artistica, è acqua fresca per le tavole arse del nostro palcoscenico, una capriola dopo tanto tempo di immobilità, sarà un Patapùm».
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