Palermo. Ieri, al Parco Uditore è stata piantumata una quercia in memoria di tutte le vittime del Covid. Alla cerimonia promossa dalla Cisl, dall’associazione Italia Nostra Palermo e dal Comune di Palermo erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Sergio Marino e Mons Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù.
“Ricordare tutte le vittime del Covid è un dovere civile – ha detto Orlando -. Piantumare una quercia per onorare la memoria delle tante vittime della pandemia, specialmente le più anziane, è un inno alla vita ma anche un atto d’impegno costante. Esprimo un sentito ringraziamento alla Fnp Cisl per questa iniziativa”.
La memoria di ciò che è stato, è fondamentale per affrontare il futuro difficile a causa della lotta alla pandemia. Ed è in memoria di tutte gli anziani vittime del Covid, la Fnp Cisl Sicilia, la Federazione Pensionati della Cisl, ha inaugurato ieri, durante una cerimonia che si è svolta al Parco Uditore a Palermo, una quercia piantumata durante l’iniziativa. Presenti il segretario generale Fnp Cisl Sicilia Alfio Giulio, la responsabile coordinamento Donne della Federazione Giovanna Badalamenti, il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore al Verde Sergio Marino, Geri Presti responsabile Parco Uditore, Paolo Sole promotore progetto “Un albero al mese” di Italia Nostra e Monsignor Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù delegato Cesi per l’Ufficio Regionale per i Problemi Sociali, il Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Salvaguardia del Creato, che ha benedetto la quercia.
“Una iniziativa per noi che ha una grande rilevanza – ha spiegato Alfio Giulio segretario generale Fnp Cisl Sicilia – e non solo dal valore simbolico perché da sempre la Cisl mette al centro della sua azione la persona, con tutte le sue esigenze. Abbiamo pagato un prezzo caro, perdendo tanti anziani a causa del Covid. A loro, alle loro famiglie, dedichiamo questa quercia, albero secolare con importanti radici senza le quali, non si può guardare avanti in modo fiducioso per le giovani generazioni, alle quali vogliamo consegnare una società migliore”.
“L’Albero è un inno al Creatore, al ciclo della vita: le radici sono gli anziani, il tronco sono gli adulti, la chioma sono i giovani, le nuove generazioni che devono portare frutti – ha commentato Monsignor Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù-. Papa Francesco usa l’immagine dell’albero per indicare l’alleanza tra le generazioni. La pandemia ha messo in rilievo tutte le fragilità, tra queste gli anziani molti dei quali morti da soli senza il conforto dei familiari. Piantare un albero per ricordare la solitudine degli anziani ha un grande significato sociale perché si pone l’attenzione sui nostri anziani, ma anche ecologico, contribuendo così all’equilibrio dell’ecosistema”.
“Gli anziani sono una risorsa inestimabile della società – ha affermato Giovanna Badalamenti coordinatrice Donne Fnp Cisl Sicilia, per questo ancor di più le perdite subite sono state inestimabili. Noi abbiamo il dovere di ricordare attraverso questo gesto simbolico quanto la pandemia è costata cara alla nostra società”.
A concludere il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio, “la giornata di oggi assume tante valenze, prima di tutto quella legata al tema del verde perché popolare questo giardino di alberi è un gesto di grande importanza per il futuro eco-sostenibile; poi, per la memoria che questi alberi portano con sé alcuni dedicati a persone che si sono impegnate per l’evoluzione e la crescita della nostra terra. Infine per il messaggio che come Cisl lanciamo oggi: davanti a una pandemia che ha reso minimali le nostre condizioni di vita, dobbiamo stringere tutti una grande alleanza sana, che miri a un futuro diverso che può solo partire con un serio contrasto al Covid 19. Oggi si sta ridisegnando un nuovo assetto sociale ed economico della società ed è ora che bisogna puntare l’attenzione, in particolare di chi governa, verso una sanità migliore e più efficace nel contrasto al Covid, e verso tutte quelle risorse attese che se utilizzate al meglio possono davvero fare la differenza rispetto alla crisi nera sociale ed economica dell’ultimo anno e mezzo”, ha concluso Cappuccio.