Dopo la sua prima tappa siciliana a Piazza Armerina, Papa Francesco, sorvola in elicottero il cielo del Foro Umberto I a Palermo per giungere, a distanza di pochi minuti, tra la folla che da ore lo attendeva. Al suo arrivo con la Papa mobile, Francesco ha compiuto un primo giro, accompagnato dall’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, tra i corridoi delimitati dalle transenne e la gente che lo acclamava gioiosamente. Ad un certo punto, la vettura fa una brevissima sosta innanzi un piccolo bimbo, di soli 10 mesi, Vito Amari, i cui genitori lo hanno avvicinato al papa, e lui lo ha accarezzato sulla testa. Spinti da grande fede, la coppia oggi ha portato il loro figlioletto sin qui, sotto un sole cocente, per chiedere al Papa una piccola benedizione: il bimbo ha avuto diversi problemi di salute, e la grande attesa per lui è stata poi premiata.
Altrettanto puntuale è stato l’inizio della celebrazione eucaristica alla presenza dei circa 80 mila fedeli, mentre alla funzione hanno partecipato ben 40 vescovi, 700 tra sacerdoti e diaconi, 200 seminaristi e 250 cantori.
La Santa messa si è svolta con un calore speciale, oltre la temperatura piuttosto calda di questa mattina. Con sorrisi, parole e canti, ogni fedele ha espresso un profondo sentimento di orgoglio ed onore nel poter vedere ed ascoltare dal vivo il Pontefice. Papa Bergoglio, giunto nel capoluogo siciliano per commemorare l’anniversario dell’uccisione del beato Puglisi, dopo la solennità eucaristica, ha proseguito la sua tappa palermitana con un fitto programma facendo sosta alla Missione di Speranza e Carità, di Biagio Conte, dove ha anche pranzato con gli ospiti del centro, subito dopo la visita privata alla parrocchia di San Gaetano e alla casa di don Puglisi a Brancaccio. Nel primo pomeriggio ha poi proseguito con l’incontro in Cattedrale col Clero e, per finire, alle 17, sul palco allestito a piazza Ruggero Settimo per parlare ai tantissimi giovani riuniti a Palermo proprio per “L’incontro regionale dei giovani con Papa Francesco”.
“Oggi Dio ci parla di vittoria e sconfitta – ha detto Papa Francesco nella sua omelia – la vita va amata e va difesa, è il primo dono, e chi si dona trova il senso della vita, e vince. Quindi c’è da scegliere tra l’egoismo o l’amore, ed il fine degli egoisti è triste, si ritrovano soli e vuoti. Inoltre, il denaro e il potere non liberano l’uomo, ma lo rendono schiavo. La voce più forte è quindi la preghiera, e la gloria più grande è la propria testimonianza. Oggi, siamo chiamati a scegliere da che parte stare, don Pino non viveva per apparire, ma seminava tanto bene, ed era lui stesso a dire che la voce del denaro rende perdenti, più hai, più vuoi, e questa è una brutta dipendenza. Padre Pino trasmetteva una luce gentile, e noi abbiamo bisogno di tanti preti cosi, preti del sorriso e cristiani del sorriso, che credono nell’amore e vivono nel servire. Don Pino, poi, sapeva che rischiava, ma soprattutto che il pericolo vero è non rischiare. Non si può credere in Dio e odiare il fratello, non si può credere in Dio ed essere mafiosi, e non bisogna aspettare che sia la chieda o la società a fare qualcosa – conclude papa Bergoglio – è così che ha fatto don Puglisi, povero tra i poveri della sua terra, e dare la vita è stato il segno della sua vittoria”.
Al termine della distribuzione dell’eucarestia, sul palco del Foro Italico ha preso la parola monsignor Lorefice, che ha ringraziato di cuore, in più momenti del suo discorso, il Pontefice oggi nostro speciale ospite. “Noi siamo qui stamattina come figli accanto a un padre desiderosi di ascoltarla, di raccontarci, di essere sostenuti ed incoraggiati – ha detto nel suo intervento don Corrado – da parte nostra le assicuriamo la nostra vicinanza, gratitudine e fedeltà. Riuniti in riva a questo mare, il ‘mare nostro’, sentiamo che l’abbraccio e il bacio di Dio raggiunge tutti, ed in questa Eucarestia le presentiamo il cammino della chiesa palermitana, il suo slancio, la sua fatica, quello che siamo e quello che vorremmo diventare guardando insieme a Lei, colui che da 25 anni, qui a Palermo, è stata ed è l’icona della testimonianza cristiana del nostro tempo. Stiamo camminando sulle orme del Beato Pino Puglisi e nella sua immagine si rispecchia la chiesa palermitana e siciliana. Da questo prete mite, schierato dalla parte degli ultimi, impariamo la gentilezza, la cordialità, e la mitezza che fanno intimamente parte della vita cristiana. Don Pino – conclude Lorefice – è per i giovani un modello poiché sapeva coniugare innocenza ed esperienza, e tanti cristiani seguono le sue orme”.
Purtroppo, stamani, probabilmente a causa della prolungata esposizione al sole, diverse persone, tra cui una signora disabile, hanno avuto dei malori e quindi sono state tempestivamente soccorse ed aiutate dal personale sanitario presente, che ha fronteggiato in loco questi piccoli “incidenti”.
In città è proceduta per tutta la giornata la macchina organizzativa, compreso il piano traffico, con chiusure e divieti, e tutti i sistemi di sicurezza, fino a cessate esigenze. Una macchina organizzativa che da più di un mese si è occupata di tutti i preparativi necessari affinché questa giornata si sia svolta nell’assoluta serenità e senza intoppi. Se la Regione Sicilia ha infatti stanziato oltre 400 mila euro per l’allestimento dei percorsi e per la mobilitazione degli agenti delle forze dell’ordine, la sicurezza, inoltre, è stata garantita dalla collaborazione dell’azienda privata Ksm Security. Il Comando della Polizia Municipale ha predisposto quattro pattuglie dotate di bodycam per effettuare le videoriprese mobili nelle strade attorno al perimetro interdetto al transito, in costante collegamento video con la centrale operativa. Il servizio è in aggiunta a quello già predisposto dal Comune ed utilizzato dalle forze dell’ordine.
Situazioni, insomma, che i palermitani, con non pochi disagi, sono costretti ad affrontare già dallo scorso giovedì, molti cittadini hanno scelto quindi di posare l’auto, e prendere i mezzi che spesso si ritrovano a fare percorsi più lunghi, e ad affollarsi più del previsto. L’Amat ha messo a disposizione bus navette gratuite dai parcheggi Forum, Basile ed Emiri. Mentre il biglietto di 1,40 euro convalidato oggi è valido per tutta la giornata.
“Con grande emozione e con grande onore accolgo Papa Francesco a Palermo, a nome di tutta la nostra comunità cittadina, dando a Lui il benvenuto e rivolgendo a Lui un filiale ringraziamento. Oggi, anche grazie alla Sua presenza nella nostra città, Palermo festeggia. Sì, Palermo festeggia anche se commemora la morte, per mano mafiosa, di un parroco, il piccolo-grande Beato Pino Puglisi, e con lui di tanti uomini e donne che hanno dato la propria vita perché il nostro futuro fosse libero. Oggi commemoriamo l’anniversario di una morte, che per don Pino Puglisi è stato tornare al Padre e rinascere alla vita eterna; oggi è per Palermo un giorno di festa, perché ricordiamo il Beato Pino Puglisi con la speranza, o meglio la certezza, che il suo martirio non è stato vano, e che il tributo, che egli come tanti ha donato per liberare Palermo e la Sicilia, è stato davvero un dono; un seme che ha dato, sta dando e darà i suoi frutti” – questo è invece quanto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, scrive nella sua lettera di benvenuto al Santo Padre.